Il Minerva Milano è un club lombardo che partecipa al torneo di Eccellenza regionale. La società cara alla presidentessa Francesca Babusci è allenata da Ulla Bastrup, mentre vede come capitano Nicol Florio. Abbiamo raggiunto la classe 1989 originaria di Milano, capitano e terzino sinistro della squadra, che da 8 anni veste la casacca nero-verde delle lombarde.
Nicol come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Mi sono avvicinata al mondo del calcio grazie a mio padre, che è un interista sfegatato. Quando ero piccola non c’erano tante bimbe interessate al calcio, eravamo forse in 2, ma questo non è mai stato un vincolo anzi non ha fatto altro che spingermi sempre di più a frequentare i miei cugini, compagni e amici maschietti. Io sono stata una di quelle bambine che oggi può raccontare di quando si giocava in mezzo alla strada e che per non colpire le auto che passavano, farci investire o peggio ancora bucare la palla urlava “macchinaaa” Ho giocato da piccola nella squadra del mio paese la Fulgor Segrate e poi più grande nell’ Acf Milan per 5 anni circa. Ecco quel poco che so fare lo ho imparato li, non giocavo molto ma posso dire di essere stata allenata dai più forti allenatori, come Nazarena Grilli, Antonio Cincotta e Anna Mega per citarne alcuni”.
Come eravate ripartite in questa stagione?
“Allora a dire il vero quest’anno dopo i mesi di lockdown eravamo carichissime, complice secondo il fatto di non aver mai mai smesso. Noi non ci siamo mai fermate del tutto perchè grazie all’aiuto della nostra psicologa dello sport Alessandra, messa a disposizione dalla società e preziosissima per la sua professionalità, siamo riuscite a fare un percorso di team building, a mio avviso fondamentale alla ripresa sia come atlete ma soprattutto come gruppo. Ad ogni allenamento non vedevamo l’ora di tornare in campo infatti eravamo partite davvero bene ed è davvero un peccato ritrovarsi ancora ferme a non sapere nemmeno se riusciremo a riprendere il campionato”.
I tornei dilettantistici sono nuovamente fermi come state vivendo questo momento?
“La notizia dei campionati sospesi non la abbiamo presa sicuramente bene, piu che altro per tutta la fatica che abbiamo fatto per ritrovare la forma fisica dopo quei 2 mesi di stop completo. Ci rendiamo anche conto che non potendo essere controllate, come nelle serie maggiori, il rischio poteva essere davvero troppo alto. Per questo oggi nonostante si debba rinunciare a partitelle o tutto ciò che implichi il contatto, siamo già contente di poterci allenare individualmente”.
Rispetto alla passata stagione avevate rinnovato il parco calciatrici?
“Il nostro gruppo è stato riconfermato in buona parte, ripartendo da quanto di buono fatto nelle passate stagioni. Allo zoccolo duro è sono state aggiunte un paio di ragazze giunte in squadra in estate, che hanno allungato la rosa dando una ventata di novità a questa stagione”.
Come reputi il torneo di Eccellenza lombardo?
“Il nostro campionato di Eccellenza è sicuramente uno dei campionati più difficili sia come squadre che vi partecipano sia come livello generale. Sono tanti gli elementi singoli che vantano esperienze nelle categorie superiori che portano questo campionato a poter essere paragonato alla vecchia Serie C.”
Come sta crescendo a tuo avviso il calcio in Lombardia?
“Nella mia regione, ma fortunatamente in tutta Italia, il calcio femminile grazie all’ingresso del maschile nelle società e ai Mondiali, che ci hanno viste sicuramente protagoniste lo scorso anno, ha avuto molta più visibilità per non parlare del fatto che finalmente le partite vengono riprese e trasmesse in tv. Non siamo ancora al livello degli altri paesi ma piano piano ci arriveremo. Le bambine di oggi che saranno le nostre calciatrici di domani sono e saranno sicuramente più fortunate e avvantaggiate rispetto a noi”.
Quale ricordi leghi in particolar modo a questo sport?
“Ho moltissimi bei ricordi legati al calcio, che vanno dalle soddisfazioni di vittorie più recenti, come quella contro la super favorita Brescia di 2 anni fa o il Cortefranca vincitrice del campionato ma anche contro il Vittuone di quest’anno. Anche se la gioia che ho provato, ormai parecchi anni fa, quando abbiamo vinto il campionato nazionale con la Primavera del Milan contro il Torino li batte tutti”.