Nel panorama umbro una delle squadre pronte a scendere in campo è l’Orvieto club che stava preparando il debutto stagionale. L’undici guidato dal tecnico Riccardo Pettinelli, e dal presidente Roberto Lorenzotti, è capitanato da Valentina Binnella. Nella rosa delle rossoblù presenti sono anche le giovani Erica Quattrone, ala classe 2003 originaria di Lubriano al terzo anno con l’Orvieto, e Matilde Rossi, centrocampista classe 2001 di Giove al secondo anno in rossoblù. Abbiamo raggiunto le due giovani calciatrici per qualche battuta sulla realtà umbra.

Ragazze come vi siete avvicinate a questo sport?
Matilde: “Gioco a calcio da quando ho 8 anni. Inizialmente giocavo con i maschi poi si è formata la squadra di calcio femminile a 11 nel mio paese Giove. Prima di andare all’Orvieto, ho inoltre giocato a calcio a 5 per un anno sempre a Giove ed ora sono in prestito dalla Ternana fino a dicembre”.
Erica: “Mi sono avvicinata a questo sport da quando sono nata, da ormai 13 anni non ho mai lasciato la palla. I primi anni però non ho mai giocato in una vera squadra, ho giocato sotto casa. Con tutti i bambini ci si ritrovava li e cominciavano queste partite del pomeriggio come se fossero finali di Champions ogni volta. Successivamente ho giocato con una squadra di calcetto a Celleno per 3 anni, senza fare campionati ma allenandoci con lo spirito di divertirci”.

Erika come è andata la passata stagione in campionato e come avete vissuto lo stop della passata primavera?
La passata stagione, in campionato, è iniziata male perché siamo partite con tre pareggi consecutivi. Poi man mano la situazione stava migliorando, eravamo quarte in classifica, a sei punti dalla prima, ma il girone di andata è stato stoppato causa Covid. Lo stop lo abbiamo vissuto male poiché ci siamo viste fermare nel nostro momento migliore, soprattutto dal punto di vista mentale e fisico. Venivamo da tre risultati positivi consecutivi e dovevamo giocare una finale di coppa Italia regionale, un tassello del nostro percorso per noi fondamentale. Quindi quest’anno cercheremo di fare meglio rispetto allo scorso, determinate a non lasciare niente di quello che avevamo cumulato con fatica e impegno, cercando anzi di aggiungere continuità e tanta forza di volontà, per riprenderci ciò che stavamo ottenendo con tanto merito, e prima di tutto, unite anche se separatamente, cercheremo di sconfiggere la partita più difficile che è quella del virus”.

Matilde il vostro gruppo si è è rinnovato rispetto allo scorso anno?
Rispetto all’anno passato sono entrate a far parte della nostra squadra quattro nuove ragazze che sicuramente daranno il loro contributo per poter fare meglio della passata stagione. Gli animi sono buoni anche perché al rientro, poter calciare il pallone, è stato come ricevere di nuovo ossigeno visto il lungo stop. Dico buoni perché la situazione che ci circonda non può darci la la continuità di cui noi sportivi abbiamo bisogno per non andare incontro a infortuni e per poter creare ancora più legame all’interno del rettangolo di gioco. Sarà un’annata calcistica molto strana ma speriamo che ci porti gioie sotto l’aspetto competitivo”.

Erika con quali obiettivi affronterete questa annata? Come avete metabolizzato il nuovo stop?
Il nostro obiettivo è di fare ancora meglio dell’annata precedente, anche se è stata interrotta a febbraio privandoci di giocare la finale di Coppa Italia regionale. Lo stop si spera possa essere solamente una sospensione, e non una chiusura totale come l’anno passato, anche perché lo sport a livello regionale così rischierebbe di avere un forte tracollo. Le nostre compagne continuano ad allenarsi individualmente con schede di allenamento periodiche date dal nostro mister, mentre noi cerchiamo di prendere questa esperienza come un importante bagaglio personale che sicuramente potrà solo che arricchirci sotto l’aspetto calcistico e formativo”.

Matilde quale gara ricordate in particolare di questa squadra nelle ultime stagioni?
“Ci sono due gare che ricordo in particolar modo. Il mio primo esordio con la maglia dell’Orvieto contro il Ducato Spoleto, dove segnai il primo goal della stagione, e la semifinale di coppa, sempre contro la stessa squadra, che vincemmo ai rigori”.

Erika come sta crescendo il movimento femminile nella vostra regione?
“Il calcio femminile negli ultimi anni si sta sviluppando tantissimo. Nel campionato di Eccellenza in Umbria, però, non siamo tante squadre, fattore che ci limita un po’. In generale nella nostra regione si ha movimento che sta aumentando per le squadre femminili di calcio e calcetto”.

Matilde di che livello reputi il campionato di Eccellenza umbra?
Il campionato di Eccellenza, vista anche la crisi che sta colpendo noi e lo sport dilettantistico, quest’anno sembra essersi abbassato. Con il ripescaggio della Ternana in C e l’arrivo del Ducato Spoleto nella medesima categoria sono venute a mancare due squadre dal nostro campionato facendo venir fuori un organico di solo 4 squadre ad oggi. Sarà un anno strano come già detto ma l’impegno, il cuore e la cattiveria, nel senso buono del termine, da parte nostra non mancherà e speriamo possa portarci nel raggiungere qualche traguardo importante che ci meritiamo molto”.