Salvatore Serges, dopo aver allenato la squadra primavera lo scorso anno, è approdato in prima squadra come secondo allenatore di Marianna Marini. Un valido supporto per il lavoro di squadra al fine degli obbiettivi societari.
Abbiamo scambiato qualche parola con lui in questo difficile inizio di stagione per vari motivi.

Ciao Salvatore e grazie per la disponibilità. Prima di tutto tanti auguri di buon compleanno anche a nome di tutta la società e speriamo sia di buon auspicio.Parliamo dell’arrivo in prima squadra: quali sono secondo te le differenze tra allenare la squadra primavera e una squadra di serie B comunque di giovane età?
Ciao Antonio, colgo con piacere questa domanda perché mi permette di ringraziare la società che ha voluto assegnarmi questo ruolo e salutare con affetto anche tutte le mie ex calciatrici della primavera, non avendo avuto modo di farlo ufficialmente dato che la situazione di cui tutti siamo a conoscenza ha interrotto tutto così bruscamente. A mio avviso le differenze più sostanziali stanno negli obiettivi: una primavera la si allena con quello di portare quante più giocatrici possibili in prima squadra, la vittoria deve essere solo consequenziale alla bontà del lavoro, meticolosamente programmato; mentre in prima squadra conta solo il risultato, a prescindere da tutto. Fermo restando che la nostra è una squadra che va allenata in funzione di una prospettiva, perché come sottolineavi è una rosa molto giovane, ma sono sicuro ne parleremo fra poco”.

Quali sono le difficoltà di allenare una squadra di calcio in questo periodo di pandemia?
Non vorrei cadere nella retorica e nel banale, ma è d’obbligo dire che non è un periodo semplice sotto tutti i punti di vista. Sono abituato a trovare sempre un lato positivo nelle cose, quindi al momento credo dobbiamo ritenerci molto fortunati nell’avere la possibilità di allenarci e giocare, fino a prova contraria, rientrando fra le categorie d’interesse nazionale”.

L’Orobica non ha iniziato bene ma ultimamente con le vittorie di Cesena in Coppa Italia, quella con la Riozzese Como ed il pareggio col Ravenna ha mostrato un certo miglioramento sia fisico che di gioco. Pensi che con il grande rinnovamento avvenuto quest’anno la squadra abbia bisogno di tempo per ambire in alto oppure nonostante ciò sia già pronta per grandi traguardi?
Ecco era esattamente quello che intendevo nella prima domanda. Credo che la nostra sia non solo una rosa molto giovane, ma anche quasi completamente rinnovata, quindi credo sia abbastanza naturale che passi del tempo prima che i meccanismi diventino fluidi e ampiamente consolidati. A questo va aggiunto il fatto di aver disputato solamente un’amichevole pre-campionato, e la partita è in assoluto la migliore forma di allenamento dal mio punto di vista. Quindi credo che siamo sulla strada giusta per iniziare a toglierci le nostre soddisfazioni, partita dopo partita”.

L’Orobica comunque unisce sia agonismo che tecnica, cosa pensi abbia bisogno per essere una squadra completa?
Di tempo, solo di questo. Abbiamo un mix perfetto di giovani molto interessanti e calciatrici d’esperienza con parecchi anni di Serie A alle spalle e dal mio punto di vista sono molto contento del materiale umano che la società ci ha messo a disposizione”.

In quali aspetti pensi di poter dare il tuo grande contributo alla squadra come completamento del lavoro di coach Marini?
Con Marianna e tutto il resto dello staff c’è molto feeling e non lo dico per circostanza, ci confrontiamo costantemente e a differenza mia, lei ascolta molto, anche se ovviamente l’ultima parola spetta a lei. Il mio contributo più grande è quello di tenerla “lucida” durante i 90 minuti perché in quegli attimi viene fuori tutta la sua passione per questo sport e per questa società”.

Domanda finale di rito: quali sono i tuoi obbiettivi personali e di squadra?
Quello di tornare insieme in serie A è in cima agli obiettivi, non sarà semplice ma ce la metteremo tutta e cercheremo di dare sempre il massimo affinché ciò accada. Personalmente oggi non riesco a guardare troppo in là, sono molteplici le incognite. Sicuramente voglio ancora dare e ricevere tanto dal calcio femminile e ad oggi sto bene qui in rossoblù“.

E con le parole ben auspicanti di Salvatore diamo appuntamento a tutti a domenica 8 novembre a Rodengo Sariano per la partita con il Brescia alle ore 14:30.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo