Photo Credit: Real Meda

Il Real Meda sta per tornare a calcare i campi del Girone A di Serie C, ospitando in casa il Vittuone per la tredicesima giornata di campionato.
Le pantere, che attualmente sono ottave con sedici punti, hanno annunciato nella sessione di mercato invernale l’attaccante bulgara Viktoria Cvetkova e Sara Reggio. Quest’ultima è nata nel 2001, e di ruolo vari ruoli in campo, dalla posizione di punta centrale a quella di seconda punta e trequartista, con la possibilità di adattarsi anche come esterno destro o sinistro.
Ed è proprio Sara, che in passato ha giocato in squadre come Luserna, Torino CF, Moncalieri e Crotone e che sui social ha 8500 followers su Instagram e più di 52mila seguaci su TikTok, la protagonista della nostra intervista di oggi.

Sara cosa significa per te giocare a calcio?
«Ho provato tanti sport da piccolina, ma quello che mi ha trasmesso il calcio non me lo ha dato nessun’altra attività. Ho iniziato a giocare in mezzo alla strada con mio papà, fuori dalla nostra Trattoria. Non appena vedevo che finiva di cucinare, lo chiamavo per fare “due passaggi” fuori all’incrocio della strada. Quando ho il pallone tra i piedi, non penso ad altro, mi concentro solo su quello».

Tu giochi come punta centrale, ma all’occorrenza sei anche una seconda punta o trequartista. Quali di questi tre ruoli è il tuo preferito?
«Il ruolo preferito tra quelli indicati è sicuramente quello con in cui ho iniziato, ovvero l’esterno alto poiché avendo una bella corsa riesco a trovare più spazio anche per poter servire generosamente le mie compagne».

Da pochi giorni sei al Real Meda. Perché hai scelto questa società?
«Ho scelto Real Meda perché è una delle poche squadre che mi ha dato fiducia nonostante il brutto infortunio. Inoltre, mi trovo vicino a casa, fattore che non è da sottovalutare in questo periodo visto l’infortunio; per di più ci sono ragazze più grandi, con più esperienza così che io possa imparare e crescere».

Che idea ti sei fatta della tua nuova squadra?
«Devo dire che non mi aspettavo così tante ragazze, sono un bel gruppo. Mi sento come fossi a casa, eppure sono passati pochissimi giorni; penso che potremmo fare molto in questo periodo».

Purtroppo, un infortunio ti ha tenuto fuori dal rettangolo di gioco per molto tempo, ma il tuo rientro al campo sembra ormai imminente…
«Si, non è stata facile la ripresa, ma per fortuna dopo l’intervento ho avuto persone al mio fianco che mi hanno aiutato nella ripresa. Ho avuto un’agenzia che mi è stata dietro passo dopo passo, la Mapa Sports Agency. Non vedo l’ora di recuperare e tra qualche mese tornare a giocare, me lo merito».

Il Meda si trova all’ottavo posto dopo dodici gare del Girone A di Serie C. Secondo te, può trattarsi di un buon piazzamento?
«Ho avuto modo di seguire diverse partite e di vedere alcune squadre giocare; siamo forti e un po’ sfortunate. Il calcio è così. Son convinta che per la seconda parte della stagione si farà sicuramente meglio. Io ci credo, bisogna farlo fino all’ultima partita».

Il campionato sta per ripartire, e il Meda ospiterà il Vittuone, dove l’obiettivo è quello di conquistare la prima vittoria nel nuovo anno.
«Incontreremo una squadra sicuramente competitiva, noi dobbiamo dare il massimo, e conquistare questa prima vittoria del 2024».

Da “spettatrice” cosa pensi della Serie C di quest’anno?
«Da spettatrice posso dire poco, il campo lo vivono le giocatrici, ed è proprio lì che si mostrano le proprie qualità».

In passato, hai fatto parte di club come Luserna, Torino CF, Moncalieri e Crotone. Qual è quello che ti ha dato più emozioni?
«Sicuramente il Torino, sono cresciuta lì, con ragazze molto più grandi di me, con esperienza. Ho imparato tanto da loro e alcune ora si trovano in Serie A».

Che opinione hai sul calcio femminile italiano di oggi?
«Siamo ancora troppo sottovalutate, ma sicuramente meglio di quando ho iniziato io a giocare. Sono contenta che le bambine di oggi, possono intraprendere questo sport in una società di calcio femminile».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Fuori dal campo conduco una vita lavorativa, non mi piace perdere tempo e “cazzeggiare”, cerco di impegnarmi al cento percento le giornate facendo ciò che più mi piace».

Inoltre, sei conosciuta anche sui social, come Instagram e Tik Tok. Secondo te, quanto è importante l’uso di questi strumenti di comunicazione?
«Non mi sento conosciuta, sono una ragazza come le altre. Non è un social a fare la differenza, posso dire che al giorno d’oggi purtroppo o per fortuna i social sono mezzi anche di comunicazione e di pubblicità».

Quali sono i tuoi propositi per il 2024?
«Sicuramente riprendermi il posto che merito dimostrando la mia passione e lavorativamente parlando trovare un buon impiego qui in Lombardia».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Real Meda in vista della ripartenza del campionato?
«Vorrei poter essere compagna su cui far affidamento, anche se al momento sarò spettatrice, incentivarle dagli spalti e ricordarle che siamo qui per un obiettivo e si deve spingere fino all’ultimo secondo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Real Meda e Sara Reggio per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.