La Triestina, dopo aver vinto lo scorso anno il girone friulano di Eccellenza, ha fatto una buona partenza, visto che dopo cinque giornate si trova al sesto posto del Girone B di Serie C con sette punti. Il gruppo può contare quest’anno su un importante elemento: si tratta si Sofia Del Stabile, attaccante classe ’98, e punto di forza dell’attacco alabardato.

Sofia cosa vuol dire essere attaccante?
«Per come la vedo io non sono un’attaccante che segna tanti gol, io sono una che cerca di far segnare alle mie compagne».

Chi è il tuo giocatore o giocatrice di riferimento?
«Io sono rimasta negli anni d’oro dell’Udinese in cui ammiravo Di Natale e Sanchez, ora il mio punto di ispirazione è Cristiana Girelli».

Il tuo percorso calcistico è legato col Tavagnacco: cosa ha significato per te indossare quella maglia?
«Ho cominciato il mio percorso dalle Giovanissime, poi ho fatto il mio passo importante quando sono arrivata in A. Per me è stato importante indossare una maglia che è sempre stata in ottime posizioni».

Qual è il ricordo più bello che hai con la divisa gialloblù?
«Forse il mio primo anno, perché c’era la voglia di dimostrare e di arrivare: alla fine ha dato i suoi frutti».

Quest’anno decidi di andare alla Triestina: cosa ti ha spinto ad accettare questo nuovo progetto?
«Io ero ferma circa due anni, perché l’ambiente non mi faceva stare bene, così mi sono concentrata sugli studi universitari. Il calcio però è importante per me, così ho deciso di ripartire da una categoria sì inferiore ma che poteva farmi ancora divertire».

Come hai visto la squadra al tuo arrivo?
«La squadra mi ha sorpreso. Per me è stato un impatto positivo».

Come giudichi il piazzamento attuale della Triestina?
«Abbiamo espresso un gioco abbastanza buono, purtroppo abbiamo perso punti per strada. Abbiamo creato una striscia positiva, quindi bene così».

Giusto fermare la Serie C?
«Noi non facciamo del calcio il mestiere principale, perché molte di noi lavorano o studiamo, quindi secondo me è stata una scelta giusta fermare la Serie C».

Qual è la tua opinione sul Girone B di Serie C?
«Molto equilibrato, sarà una bella battaglia per chi salirà in Serie B».

Cosa pensi del calcio femminile in Friuli Venezia-Giulia?
«Negli anni ha perso qualche pedina importante che lo faceva risaltare di più, siamo passati da avere alcune squadre a non avere nessuna in Serie A. Spero nel progetto della Triestina, perché vuole riportare il calcio femminile ad alti livelli».

Giusta la scelta di portare il professionismo nel calcio femminile dal 2022?
«Per fare un progetto decente ci vorranno anni, servono delle basi per lanciarlo. Il problema è che sono passati tanti anni, forse il 2022 è un anno eccessivo per qualcosa che stiamo lottando da tempo, ma se ha un percorso adatto magari sarebbe l’anno giusto».

Che persona sei fuori dal campo?
«Studio all’università di Udine per diventare architetto, spero di laurearmi in tempo».

Come sarà il tuo futuro?
«Spero di ottenere l’abilitazione nell’architettura e lavorare in uno studio. Il calcio sicuramente farà ancora parte della mia vita, lo vedo come un modo per svagarsi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Triestina 1918 e Sofia Del Stabile per la disponibilità.

Photo Credit: US Triestina 1918

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.