Photo Credit: Paolo Pizzini

Il Sassuolo ha di nuovo riassaporato il gusto dei tre punti, battendo per 2-0 il Como Women nella diciassettesima giornata della prima fase di Serie A. La squadra di Gianpiero Piovani, che ora è sesta con quattrodici punti, vuole trovarsi preparata in vista della poule salvezza, soprattutto a livello difensivo, dove contro il Como ha tenuto, per la seconda volta in campionato, la difesa inviolata. Per questo abbiamo sentito il difensore Tamar Dongus, calciatrice nata in Germania nel 1994 ed è al secondo anno con la maglia del Sassuolo, dopo l’esperienza alla Florentia San Gimignano, cominciata nel 2016, e con Hoffenheim e Sindelfingen nel paese teutonico. Inoltre, ha anche una sorella gemella di nome Fabienne, e con lei ha condiviso buona parte del suo percorso calcistico. La nostra Redazione ha raggiunto Tamar, che purtroppo è fuori da alcune settimane per un infortunio, per risponderci ad alcune domande.

Tamar come hai scoperto la passione per il calcio?
«L’ho scoperto abbastanza presto, quando avevo cinque anni. Io e Fabienne abbiamo sempre giocato a calcio, non caso la prima parola che abbiamo detto è stata “palla”».

Dato che giochi in difesa, cosa vuol dire per te essere un difensore?
«A me piace vedere il gioco e leggere le situazioni, ma anche ad aiutare la squadra. Mi piace essere una guerriera».

In Germania hai indossato le divise del Sindelfingen e dell’Hoffenheim. Cosa ti hanno dato queste due squadre?
«Al Sindelfingen ho vissuto anni importanti nella mia carriera, ho vinto tanto con questa squadra a livello giovanile, ma ho anche avuto la possibilità di conquistare la promozione in Bundesliga. Tra l’altro era una squadra esclusivamente femminile e i soldi erano quelli che erano: mi ricordo che una volta ci siamo allenate sulle scale della stazione di Sindelfingen. Invece all’Hoffenheim, ho lavorato un po’ di più a livello tecnico e mi ha reso più una calciatrice sul campo».

Il tuo percorso con Sindelfingen e Hoffenheim è stato condiviso anche con tua sorella Fabienne che, anche lei, fa la calciatrice. Quanto è stato importante per te avere anche lei in queste due squadre?
«Con Fabienne ho un rapporto speciale, perché con lei condiviso tutto sia dentro che fuori dal campo. Ho tifato sempre per lei, anche quando non giocava».

Tu sei in Italia dal 2018, anno in cui hai scelto di approdare alla Florentia, dove hai militato fino al 2021. Che anni sono stati per te?
«Lì ho trovato me stessa, perché volevo essere Tamar. Poi, la città di Firenze è bellissima. Sono stati anni felici, dove ho lasciato dei bei ricordi. Una cosa inspiegabile, perché con la Florentia ho lasciato il cuore».

Da due stagioni sei al Sassuolo. Cosa ti ha convinto a rimanere in questo club?
«Perché il Sassuolo ha un bel progetto, poi perché mi piace molto il modo di giocare che vuole proporre il mister».

Parliamo dell’attuale annata che sta affrontando il Sassuolo, e per il momento parla di sesta posizione. Secondo te, si poteva andare oltre questo piazzamento?
«Ovviamente c’è stato un cambio quest’estate, dove sono andate via tante giocatrici, e in alcune partite abbiamo perso punti per sfortuna e anche per inesperienza. Per cui è giusto il sesto posto».

Anche se manca una partita alla conclusione della prima fase della Serie A, c’è una partita del Sassuolo che vorresti rigiocare?
«Sicuramente contro Roma e Inter all’andata, dove eravamo vicine a prendere alcuni punti. Anche quelle contro il Parma avrei voluto giocare, perché purtroppo ero fuori per infortunio».

Affrontiamo la gara vinta domenica contro il Como. Quanto conta questo successo?
«Conta molto per la classifica e per il morale della nostra squadra. La partita contro il Como ci ha portato nella direzione giusta per le prossime partite».

Nel match vinto contro le lariane c’è un dato molto importante: la difesa, per la seconda volta in questa stagione, non ha subito gol.
«Come difensore è chiaro che non vorresti subire gol, ma non è sempre facile non prendere una rete. Quindi a me va bene il fatto di essere rimaste contro il Como con la porta inviolata, perché abbiamo capito dove abbiamo sbagliato nelle gare precedenti. Spero di non ricevere altri gol nei prossimi incontri».

Purtroppo, non hai avuto la possibilità di scendere in campo contro il Como, perché un infortunio ti ha tenuto fuori per alcune settimane…
«Mi ha fatto male, perché mi è mancato molto il campo, ma ora sono pronta a scendere di nuovo».

Ora c’è la pausa delle Nazionali. Come si sta comportando la squadra durante questa sosta?
«Lo staff ci fa tenere sul pezzo, anche se in questo momento siamo un gruppo più ristretto».

Alla ripresa del campionato il Sassuolo andrà in casa del Pomigliano e, ovviamente, l’obiettivo sarà quello di prendersi tre punti e presentarsi nelle migliori condizioni in vista della poule salvezza.
«Contro il Pomigliano dovremo essere preparate per vincere, in modo da non faticare avanti».

Come giudichi il nuovo format che è stato adottato quest’anno per la Serie A?
«Il format di quest’anno mi piace, ma un giudizio lo vorrei dare a stagione conclusa».

Chi può vincere, secondo te, lo scudetto?
«Secondo me la Roma perché ha molta qualità, poi mi piace anche il gioco che ha la squadra. Penso sia l’anno giusto».

Tu hai fatto parte della Germania, giocando principalmente nelle giovanili. Cosa è stato per te giocare per la tua nazione?
«Indossare la maglia della Germania è qualcosa di speciale, perché è sempre un piacere rappresentare la propria nazione».

Rimaniamo ancora sulla Germania, perché al Mondiale che si terrà tra pochi mesi in Australia e Nuova Zelanda, avrà sulla sua strada, nel Girone H, il Marocco, la Colombia e la Corea del Sud. Credi che la Mannschaft possa recitare un ruolo da protagonista?
«La Germania è sempre stata una delle squadre forti, spero possa fare bene e arrivare fino in fondo come all’Europeo dello scorso anno».

E l’Italia invece?
«Mi auguro faccia meglio degli Europei di un anno fa. Le ragazze sono cresciute. Speriamo in bene».

Com’è Tamar Dongus fuori dal campo?
«Ho studiato Economia in Germania, ma ora che sono in Italia mi godo la vita, posso fare calcio, e avere tempo libero».

Che sogni vorresti realizzare nel 2023?
«Prima vorrei tornare in campo, e poi tornare titolare, ma soprattutto tenere in alto il Sassuolo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo Calcio e Tamar Dongus per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.