Credit photo: Andrea Amato

La Juventus esce dal campo del Sassuolo con un solo punto, e come affermato dal tecnico Montemurro la sua squadra avrebbe merito i tre punti. L’analisi della “Panini Digital” evidenzia un Indice di Valutazione di Squadra (IVS) molto evidente: 67 per la Juventus contro i 33 delle padrone di casa del Sassuolo dove, nei 96’ minuti di gioco, si nota la superiorità delle bianco-nere.

Lo score dei dati generali del campo identifica un possesso di palla a favore della Juventus per oltre 36 minuti (contro i 21’ del Sassuolo) con un numero di palle giocate (767) contro (455) delle avversarie. Un atteggiamento nel rettangolo di gioco per le ragazze di Piovani che le ha viste essere molto fallose ( in fase difensiva del primo tempo) più a difendere la porta che ha produrre azioni offensive.

Le ospiti sono riuscite, oltre a creare di più, a trovare la profondità (291 passaggi nell’area oltre la metà campo del Sassuolo) utilizzando molto la fascia destra (58.3 rispetto al 41.7 % della sinistra). Inoltre sono state molto più pericolose: 55 palle giocate in zona d’area, contro le sole 16 delle padrone di casa.

Ciò non toglie il merito al Sassuolo di aver portato a casa un punto prezioso, il primo su 4 gare, proprio di fronte al suo pubblico.

La disposizione tattica del Sassuolo, ad inizio gara, ha evidenziato un 3-5-2 con Filangeri molto vicina alle compagne di centro campo (Jane e Nagy) e con le centrali molto chiuse (Bellucci e Mella) a creare un vero e proprio muro. In attacco Piovani ha mantenuto solamente Popadinova e Clelland in fascia destra (a rientrare nella metà campo).

Le undici campionesse d’Italia hanno risposto con un 4-2-3-1 con Nilden e Lundorf (in fascia) che avanzano al centro campo, lasciando Sembrant e Salvai uniche estreme difensori. Al centro Cernoia con le ali Rosucci e Pedersen pronte a lanciarsi in area avversaria. La 18 Beerensteyn e la 33 Duijan, con Cristiana Girelli sempre in centro, a creato un tridente d’attacco molto efficiente. Una delle migliori in campo è Cecilia Salvai che con le sue 95 palle giocate, 82 passaggi riusciti e 23 giocate utili per la squadra è stata la vera regina del centrocampo.

Questo modulo ha creato un Flusso di Gioco molto fluido ed aggressivo con oltre 82 palle giocate ai piedi di Salvai, una delle migliori in campo, che ha fluttuato i palloni a Nilden (14) ed a Rosucci (11) avanzando il ritmo di gioco su ogni ripartenza. Anche la stessa Peyraud Magin, nei suoi lanci, trova la numero 23 (per ben 15 volte) per riprendere il ritmo palla e flussare il pallone in avanti.

Nel Sassuolo la migliore è Kresche, il portierone nr. 22, che oltre ad essere la giocatrice con più passaggi riusciti (ben 40 su 56 palloni giocati) ha parato sei tiri su venti che potevano cambiare notevolmente il risultato finale.

La Juventus ha effettuato 15 tiri pericolosi verso la porta avversaria: 4 di Beerensteyn e Girelli (di cui una rete), 4 della Pedersen ed 2 di Boattin e Cantore.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.