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Nel match casalingo contro il Como, valevole per il 14° turno di Serie A, l’Inter non va oltre il pareggio per 1-1, risultato maturato grazie al botta e risposta Pavan – Polli nei primi 45 minuti di gioco: è al minuto 21 che Matilde Pavan porta in avanti la formazione lacustre grazie al tap-in sottomisura su assist al bacio di Vlada Kubassova, ma 2 minuti più tardi ci pensa Elisa Polli a riportare in equilibrio il punteggio, di esterno destro dall’interno dell’area di rigore, raccogliendo il passaggio dalla sinistra di un’incontenibile Tabitha Chawinga. Nei 97 minuti effettivi di gioco dettati da 2 minuti di recupero nel primo tempo e 5 nella seconda frazione, si contano 26 tiri complessivi verso le porte protette da Francesca Durante e Maria Korenciova, di cui però solo 10 hanno raggiunto lo specchio, nello specifico 6 di marca nerazzurra e 4 di fattura comasca.

Analizzando i dati messi a disposizione da Panini Digital emerge come l’Inter abbia attaccato di più rispetto al Como, totalizzando 16 tiri contro i 10 delle rivali: la maggiore propulsione offensiva è dettata anche dai numeri della pericolosità offensiva che registrano 52 palle giocate in zona area per le nerazzurre, circa il doppio rispetto a quanto creato dalla formazione allenata da Sebastian De La Fuente che ha creato una sola occasione da gol, mentre le ragazze di Rita Guarino ne hanno fatte registrare 3. Lo studio delle finalizzazioni ci porta ad affermare che la differenzia sostanziale tra i due schieramenti, in termini di tiri in porta, l’hanno fatta i calci piazzati su cui l’Inter, direttamente o indirettamente in seconda battuta, è riuscita ad andare al tiro 9 volte. Sono 7 le volte in cui l’Inter ha concluso su azione verso la porta, una sola in più del Como che, però, ha trovato appena 4 volte il tiro partendo da un calcio da fermo. Così come 14 tiri nerazzurri su 16 sono arrivati di piede e due soli di testa, il 90% delle conclusioni ospiti è arrivato di piede con palla bassa, una sola di testa e il 60% di esse è arrivato da fuori area. Metà delle conclusioni delle padrone di casa sono giunte da fuori area e metà da dentro: tra le 8 arrivate dall’interno dell’area di rigore avversaria, non se ne registra alcuna pervenuta da dentro l’area piccola.