Dopo aver analizzato le avversarie italiane, arriviamo ad osservare la nostra amatissima Nazionale guidata dal Mister Antonio Cabrini e dal suo Assistente Rosario Amendola.
Inserita dal sorteggio nel “girone di ferro” si troverà di fronte avversarie del calibro della Germania (1° in ranking UEFA), Svezia (5° in ranking UEFA) e la Russia (unica Nazionale sotto l’Italia come ranking UEFA). Indubbiamente, come affermato dallo stesso Mister Antonio Cabrini sarà un girone difficile con partite importanti.
La Nazionale italiana arriva con un bagaglio di 8 gol fatti e 16 subiti nelle partite disputate nel pre-europeo dall’inizio del 2017. Statisticamente non un ottimo dato, ma arrivano forti di un pareggio con l’Inghilterra (2° in ranking UEFA) ed un 6-2 con la Repubblica Ceca. Nelle due precedenti edizioni l’Italia ha raggiunto i quarti di finale; nelle edizioni del 1993 e 1997 ha ottenuto il 2°posto, sconfitta rispettivamente da Norvegia e Germania in finale; mentre nelle edizioni intermedie si è fermata al girone eliminatorio.

Nonostante i tanti gol subiti che appaiono nelle statistiche e nei risultati delle gare, la Nazionale italiana si affida molto al proprio reparto difensivo grazie ad un sistema organizzato e funzionale. Spesso si ritrovano troppo basse con le linee schiacciate dalla pressione offensiva avversaria e pertanto faticano a trovare sviluppi offensivi.
Infatti non propongono molte costruzioni offensive organizzate e manovrate, ma in fase offensiva si affidano quasi esclusivamente alle transizioni al momento del recupero palla, cercando di sfruttare la velocità sulle fasce. Questo si evince anche dal seguente grafico nel quale si può vedere che la realizzazione gol della Nazionale avviene quasi esclusivamente in transizione offensiva. Mentre si osserva che i gol subiti in transizione difensiva sono bassi, sintomo dell’organizzazione e del controllo difensivo attuato dalla nostra Nazionale (dati InStat).

In fase realizzativa l’Italia predilige un attacco nella fase finale portato dal centro, derivato dagli sviluppi sulle fasce che portano ai cross e traversoni per le attaccanti centrali in mezzo all’area, le quali arrivano alla conclusione prevalentemente dalla distanza del dischetto.

In fase difensiva vengono subiti gol prevalentemente dalla zona centrale, con un maggior numero di azioni pericolose avversarie provenienti sul lato sinistro della difesa.


ANALIZZIAMO NEL DETTAGLIO LE FASI DI GIOCO DELLA NAZIONALE ITALIANA:
DIFESA
Il modulo di gioco di base della squadra italiana è impostato su un 4-4-2, ma è molto versatile nelle varie fasi di gioco. In fase difensiva si assiste ad una prima linea di pressione formata dalle due attaccanti, con le esterne di centrocampo (usualmente Guagni e Bonansea) che si alzano per portare pressione quando la costruzione avversaria si sposta verso le fasce. Si abbassano invece quando la palla è centrale, formando una linea con le centrocampiste centrali, la quale va a pressare quando l’azione avversaria avanza. In questo modo chiudono le soluzioni verticali e lasciano soltanto pochi sbocchi orizzontali che diventano più facili da controllare e intercettare. Alle loro spalle la linea difensiva a 4, guidata dalla Capitana Gama, copre a zona l’area di rigore e marca stretto a uomo le giocatrici avversarie più avanzate verso l’area di rigore. Con l’azione sviluppata sulla fascia vediamo che il terzino esce a pressare il portatore mentre sul lato opposto si abbassa l’esterna di centrocampo andando così a formare una linea a 5. In questo modo riescono a marcare ogni attaccante avversario (anche in caso di attacco a 3) e disporre comunque di una copertura al terzino che esce in pressing. In situazioni con una forte spinta offensiva avversaria, assistiamo ad uno schiacciamento delle linee di difesa e centrocampo con quest’ultimo che si abbassa molto fino a formare un blocco unico di 8 giocatrici. Così facendo limitano le soluzioni offensive, si chiudono verso il centro e lasciano come soluzioni facili lo scarico sulle fasce, le quali sono sorvegliate comunque delle esterne e dai terzini che sono pronte ad intercettare e pressare. Con questo schieramento si predispongono a ripartenze veloci con catene centrali o passaggi lunghi verso le fasce in profondità.

ATTACCO
La Nazionale italiana si affida molto di più alle transizioni offensive piuttosto che ad una costruzione organizzata e manovrata. Trasformando il proprio modulo di gioco in un 4-2-4, facendo avanzare molto le esterne di centrocampo, preferisce affidarsi a passaggi lunghi del proprio portiere o della linea difensiva volti a trovare le esterne di centrocampo o le attaccanti che si allargano. In questo modo superano la linea di centrocampo avversaria che pressa la costruzione, dato che le centrocampiste centrali sono rimaste in inferiorità numerica, visto l’avanzamento delle esterne. Quando i passaggi lunghi hanno buon esito si assiste ad uno sviluppo rapido dell’azione in verticale, preferendo le fasce esterne per arrivare al cross o al traversone in area per le attaccanti. Nel caso in cui riescano ad impostare un’azione di costruzione manovrata, spesso dai piedi della Capitana Gama, viene comunque ricercato lo sviluppo sulla fascia utilizzando le centrocampiste che si allargano ed effettuano passaggi in profondità per le esterne avanzate, oppure avanzano loro stesse palla al piede nella ricerca del cross in area. Difficilmente raggiungono il limite dell’area centralmente nella zona di rifinitura, ma sono quasi sempre le due esterne a portare i pericoli in area con cross verso le attaccanti che si spingono verso la porta avversaria.

Un’ottima arma offensiva in possesso della Nazionale italiana è il calcio d’angolo, sul quale dispone di buone giocatrici (sia attaccanti ma anche difensori) sia per il gioco aereo che per il gioco d’area, capaci di smarcarsi per la conclusione di testa o di piede.

TRANSIZIONI

Quando la transizioni difensiva si avvia nella zona offensiva, l’Italia tenta il recupero immediato portando raddoppi e pressing in zona sul portatore. Favoriscono così l’arretramento della linea difensiva che si va a riposizionare nelle proprie zone, specialmente sull’esterno dove l’Italia avanza molto. Nel caso che la transizione difensiva inizi già nella metà campo italiana, la linea di centrocampo si abbassa velocemente cercando il recupero e la chiusura degli spazi, mentre la difesa si posiziona correttamente e stringe le marcature sulle attaccanti, abbassando anche talvolta le esterne per portare la linea difensiva a 5.

La transizione offensiva è la fase più prolifica di gol e maggiormente utilizzata tra le fasi offensive. La Nazionale italiana sfrutta in questa fase la buona tecnica delle centrocampisti di recupero e impostazione, utilizzando la velocità e i dribbling delle esterne di centrocampo. Allargano quindi rapidamente il gioco sulle fasce, dove le esterne avanzate italiane cercano la linea di fondo per il cross o più frequentemente lo effettuano direttamente dalla trequarti, cercando le attaccanti centrali che si smarcano con passanti sulle dirette marcatrici e cercano la profondità in area.

CONCLUSIONI
Compito della Nazionale italiana sarà quello di affrontare ogni gara non dando niente per scontato. Consapevole del fatto che avrà di fronte formazioni importanti, ma forti della propria fase difensiva pronta a bloccare le avversarie e alle transizioni offensive capaci di sorprendere e concludere a gol in velocità. La prima sfida con la Russia sarà fondamentale per iniziare bene il girone e arrivare alle seguenti sfide con Germania e Svezia forti di un buon risultato. Non dovranno farsi ingabbiare dalla capacità di costruzione offensiva della Germania andando a limitare le giocatrici di maggiore importanza nello sviluppo come Maroszan e Dabritz, bloccare le azioni rapide sulle fasce delle giocatrici svedesi. Principalmente dovranno condurre il gioco contro la Russia riuscendo ad ottenere libertà di gioco a centrocampo per poter sviluppare le proprie azioni offensive, spingendo indietro così l’avversaria e limitandone la pericolosità.

Appuntamento con la prima partita del girone lunedì 17 luglio a Rotterdam per la prima partita dell’Italia e a seguire venerdì 21 luglio a Tilburg contro la Germania per finire il girone martedì 25 luglio a Doetinchem contro la Svezia. Obiettivo dell’Italia sarà il passaggio del turno, superando così una delle Nazionali più forti d’Europa.

Forza Azzurre, il momento per dimostrare all’Europa il vostro valore è arrivato!