L’inizio del nuovo anno ha offerto ai dirigenti del San Zaccaria la possibilità di tracciare un primo bilancio di questo scorcio di stagione. Il direttore sportivo biancorosso Fausto Lorenzini, in particolare, prende in esame il momento della squadra dopo queste prime partite di campionato e nelle sue parole traspare la fiducia per il futuro della squadra, ma anche la voglia di riscatto in questo particolare momento della stagione.

Nel corso di questa prima fase del campionato la squadra solo contro la Fiorentina ha subito una sconfitta netta. Nelle restanti partite ed in particolar modo contro corazzate come Brescia e Verona, invece, la squadra ha dimostrato carattere e volontà, ma senza riuscire a conquistare un risultato positivo. Possiamo tracciare un primo bilancio di questo inizio di stagione e focalizzarsi su cosa occorrerà migliorare nel 2017?
“La squadra con sei punti è al di sotto delle aspettative. È vero che dobbiamo ancora affrontare tre gare non impossibili prima della fine del girone d’andata, ma le nostre aspettative erano diverse. Le difficoltà di questo campionato si sono sicuramente alzate, ma doveva crescere anche la qualità della nostra squadra per superare le difficoltà. Purtroppo non siamo cresciuti di pari passo alle avversarie e questo determina la classifica deficitaria nonostante in sede di mercato estivo abbiamo aggiunto a ragazze giovani e talentuose elementi di grande esperienza e valore come ad esempio Colasuonno e Pastore. Il nostro 2017? Non ci sono carenze specifiche, ma è un insieme di insicurezze che mette in difficoltà l’intera squadra. Il fatto di aver subito molti gol potrebbe far pensare che il punto debole sia il reparto difensivo – prosegue il diesse -, ma è tutto l’insieme ad avere il freno a mano tirato. Quindi bisognerà lavorare tutti quanti su questo punto, vale a dire far ritrovare alla squadra sicurezza per permetterle di togliere il cartello “lavori in corso”, perché siamo già a metà campionato e ci sono quattro squadre che retrocedono”.

La squadra ha subito alcune sconfitte forse immeritate sotto l’aspetto di quanto prodotto, perdendo in modo netto solo contro la Fiorentina, come interpreta questo segnale?
“È vero che solo contro la Fiorentina abbiamo perso nettamente, ma anche questo non è accettabile per una squadra come la nostra che ha come obiettivo quello di esprimere il proprio gioco e migliorarsi. Non si può negare che la squadra si impegni e lotti, ma dobbiamo anche valorizzare il talento delle ragazze giovani che abbiamo in organico. L’esempio a mio parere è la Res Roma di quest’anno – prosegue – e quel percorso dobbiamo percorrerlo anche noi e penso che il terreno sia stato preparato e che questo obiettivo sia assolutamente alla nostra portata. Vedere quello che è riuscita a fare la squadra giallorossa e constatare la nostra mancata crescita mi fa male”.

Sembra un discorso molto pessimista, eppure c’è ancora più di un girone per riprendersi.
“È vero: sappiamo tutti cosa fare e non deve prevalere il pessimismo perché non ho dubbi sulla qualità del nostro organico. Il mio compito nel 2017 sarà quello di stare più vicino al gruppo e infondere a staff tecnico e atlete questa mia convinzione. Sotto questo aspetto penso che la partita di Mozzanica rivestirà un’importanza chiave e dopo quei novanta minuti sarà davvero tutto molto più chiaro”.

Tra le note positive del 2016 c’è indubbiamente l’assoluzione di Amanda Tampieri dall’accusa di doping. Come hai vissuto tutta questa vicenda? 
“La ritengo l’inizio dei nostri problemi perché l’incertezza che abbiamo vissuto ha distolto la nostra attenzione da altre problematica che andavano affrontate a livello tecnico. Chiaramente sia io sia la società siamo molto soddisfatti per questo epilogo che chiude una negligenza lievissima commessa da parte dell’atleta e che ha poi convinto il collegio giudicante ad assolverla. Anche la società – precisa Lorenzini – si è assunta le proprie responsabilità interne ed anche questo ha convinto il collegio giudicante assieme al lavoro dell’avvocato Ilaria Pasqui del Foro di Roma e legale dell’Associazione Calciatori. Resta il fatto che storie come questa a San Zaccaria non dovranno più ripetersi e tutto questo sarà anche d’esempio per le nostre atlete in futuro”.

Un altro innegabile punto di forza di un 2016 positivo è dato sicuramente da un settore giovanile in grande crescita e che sta regalando tante soddisfazioni. Parliamo della formazione Primavera giunta alla seconda fase del campionato, ma anche delle Giovanissime che stanno iniziando quest’anno a disputare il loro primo campionato.
“Per noi in particolare  il settore giovanile deve essere il motore per crescere. Se penso che sei anni fa non avevamo settore giovanile credo che il lavoro fatto sia stato importante, abbiamo diverse squadre, ma anche una nostra istruttrice (Marinella Piolanti) che segue i processi motori per le scuole di Ravenna e  del comprensorio. Questo ci permette anche di continuare a cercare di arruolare le ragazze con la passione per il calcio da tutto il territorio romagnolo e anche oltre. In quest’ottica nella prossima primavera stiamo lavorando per organizzare un open day su più giornate nelle quali promuoveremo l’adesione di giovani calciatrici facendole incontrare con le nostre atlete ed il nostro staff tecnico. L’obiettivo che vogliamo conseguire è quello di avere un centinaio di giovani calciatrici tra scuola calcio, giovanissime e  primavera”.

Sotto questo aspetto il fatto di essere l’unica squadra a rappresentare la Romagna nella massima serie calcistica può essere un grande vantaggio.
“Siamo la squadra della città di Ravenna e dell’intera riviera romagnola e questa è sia una grossa responsabilità, ma anche una grossa opportunità. Abbiamo già gettato le basi per un futuro importante che possa proiettare il calcio femminile ravennate e romagnolo ai vertici del movimento nazionale. In questo percorso abbiamo ottenuto l’appoggio istituzionale e politico del Comune di Ravenna nella persona dell’assessore Fagnani e del Sindaco stesso. Oltre a loro anche le istituzioni bancarie con i rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ci hanno mostrato la loro sensibilità. Non manca nemmeno, infine, una sinergia che stiamo progettando con il Ravenna Calcio maschile nella persona del presidente Brunelli, al quale tra l’altro voglio augurare una rapida salita in Lega Pro e in Serie B per portare la città di Ravenna ai ruoli calcistici che merita. Avremo poi la possibilità di farci conoscere anche ai tifosi giallorossi disputando alcune partite al Benelli”.

Ravenna diventerà anche una parte importante nel modo di conoscere la società, vuole spiegarci come?
“Abbiamo deciso di utilizzare per la Serie A femminile il “marchio” Ravenna Women Football Club ed abbiamo già attivato le procedure appropriate presso la Lega Nazionale Dilettanti, pur mantenendo la denominazione societaria che ricordo resta San Zaccaria Ravenna. Tutto questo però passa dalla necessità che la squadra mantenga la Serie A e dobbiamo essere ottimisti in questo senso perché rischieremmo di vanificare il lavoro di sette anni”.

Mai come quest’anno a San Zaccaria hanno militato così tante giocatrici straniere. Anche questo è sintomo di una società che sta iniziando a farsi conoscere all’estero e soprattutto ad allargare i propri orizzonti. È così?
“Assolutamente sì. La presenza di giocatrici straniere in squadra deve servire a far crescere la nostra conoscenza all’estero oltre ad arricchirci tecnicamente. Acquisire queste esperienze è importante per far sapere che il Ravenna Women Football Club vuole trainare il movimento verso traguardi sempre più importanti”.

Chiudiamo parlando di presente ed in particolare di mercato. In questa prima fase sono partite alcune giocatrici. Sono previsti nuovi innesti?
“Dispiace aver perso alcune giocatrici, lo abbiamo fatto a malincuore, ma non si poteva fare diversamente anche perché eravamo in soprannumero. Allo stesso tempo lo spirito della società è quello di puntare sulle giovani di valore che abbiamo come Francesca Barbaresi e Linda Casadio che hanno le qualità per diventare giocatrici importanti e questo mi fa pensare che la squadra abbia comunque mantenuto inalterato il suo potenziale di crescita ed anzi forse abbiamo eliminato alcuni dualismi che potevano minare la crescita di alcune ragazze che ora dovranno giocoforza responsabilizzarsi”.