Agnese Bonfantini è stata la protagonista di una nuova intervista in diretta sul profilo Instagram di Roma TV.

“Quando si riprenderà a giocare credo che torneremo più forti di prima”, ha dichiarato la numero 22 giallorossa. “Io sto curando i dettagli e lo staranno facendo anche le mie compagne. Sarà molto combattuto e ci sarà  tanta voglia di vincere”.

Ecco le sue parole.

Come stai? Come stai passando questo periodo di isolamento?

“È sicuramente un momento difficile, ma sono fortunata perché ho un giardino e posso allenarmi anche a casa. La mia routine? Mi sveglio, studio e poi nel pomeriggio mi alleno e sto con la mia famiglia, non si può fare molto altro. A cucinare non ci provo neanche, mi diverto molto con mio fratello e passiamo il tempo così, facendo varie challenge”.

Anche tu hai iniziato a giocare a calcio seguendo le orme di tuo fratello?
“No, mio fratello ha iniziato a giocare a calcio dopo di me, dopo circa due anni e sono stata proprio io a trasmettergli la passione per il calcio, anche se adesso gioca a pallavolo. Io invece ho iniziato a giocare a calcio con i miei amici a scuola”.

“Ho iniziato a giocare a calcio a sei anni, anche grazie ai miei genitori che non mi hanno mai ostacolato. Mia madre era convinta non mi sarebbe piaciuto e invece mi sono subito iscritta con la squadra vicino a casa mia. I miei genitori mi hanno sempre supportato, anche quando giocavo con l’Inter Milano e la situazione non era comoda a causa della distanza, mi allenavo tre volte a settimana e mia madre mi accompagnava sempre, 100 km ad andare e altrettanti a tornare. Hanno fatto tanti sacrifici per me. Ora è un sogno giocare ora in Serie A, non so neanche spiegare le emozioni. Siamo fortunate perché ora il movimento si sta sviluppando e sta crescendo”.

Chi erano i tuoi idoli calcistici?
“Ero tifosa del Milan e il mio idolo era Kakà. Mi piacevano anche Ronaldinho, Pato ed El Shaarawy. Li guardavo tantissimo quando ero più piccola. Tra le giocatrici internazionali invece la mia preferita è Alex Morgan, ammiro la capacità che ha di coniugare la sua femminilità con le sue doti calcistiche. Credo sia una grandissima donna”.

Ci racconti del tuo arrivo alla Roma?
“Quando ho saputo dell’interessamento della Roma ho detto che subito pensato che ci sarei andata. Mi ispirava il progetto. È stato subito molto bello, quando sono entrata nella nuova casa ho trovato tutto, dalle chiavi con lo scudetto della Roma al mio kit con il numero 22. È stata una stagione speciale”.

Che rapporto hai con Andressa?
“Lei mi chiama ‘bambina’ perché abbiamo tanti anni di differenza, mi ispiro a lei ed è davvero un punto di riferimento all’interno della squadra. Per me è un onore giocare con una top player come lei”.

Quanto ti mancano le tue compagne?
“Tanto. Il nostro è uno spogliatoio molto unito. Mi mancano le compagne ma facciamo le videochiamate e ci mandiamo video e foto. Ci divertiamo. C’è chi fa le challenge, chi cucina e chi sta dando il meglio durante questa quarantena. Thomas per esempio, che vive con me a Roma, è veramente brava a cucinare”.

Quali sono gli aspetti del tuo gioco che dovresti migliorare?
“Devo sicuramente migliorare in tante cose, ma soprattutto dal punto di vista della costanza nelle partite, sia in fase di possesso che non”.

Nella partita con il Verona hai segnato una tripletta e il 100° gol ufficiale della Squadra Femminile della Roma. Che emozioni hai provato?
“Sinceramente lì per lì non sapevo di aver fatto il centesimo gol, ma è stato bellissimo. Poi ho portato a casa il pallone firmato da tutte le mie compagne. Ora è qui a casa a dei miei”.

Un’altra partita emozionante in cui sei stata protagonista è Roma-Sassuolo dello scorso campionato…
“Quella partita è stata una delle più belle, eravamo in dieci e abbiamo rimontato la partita con una mia doppietta. È stata una della più emozionanti”.

E quest’anno quale partita ti ha emozionato di più?
“Una delle gare che abbiamo sentito di più quest’anno è stata Roma-Fiorentina, con il pareggio su rigore di Andressa al 94’ e prima il rigore parato di Ceasar. È sempre bello giocare contro questa squadra perché sappiamo di dover sempre fare il massimo. All’andata abbiamo vinto 2-0 e Camelia ha parato un rigore anche in casa loro, poi c’è stato il gol straordinario di Serturini e il raddoppio di Hegerberg. Anche quella è stata una bellissima partita”.

Qual è stato il tuo gol più bello finora?
“Quello di tacco che ho realizzato quando ero con la Nazionale Under19 contro la Scozia, ma anche il secondo gol in contropiede contro il Verona. Quando vedo un pallone corro, vedo solo la porta e corro”.

Ora sei a Verbania, ma a Roma come ti trovi?
“Non ti puoi trovare male a Roma. Non vedo l’ora di tornare a girare nel centro di Roma. Con i tifosi ogni partita è veramente bellissima, esultare con loro è una cosa che mi manca molto. Vedere un tifoso con la mia maglia poi è bellissimo. Ogni volta che giochiamo al Tre Fontane ci sono due ragazzi con il mio stendardo, con l’immagine in cui mando un bacio ai tifosi. Mi dà una carica incredibile. Non credevo di entrare nel cuore dei tifosi, ma sapevo che i tifosi romanisti hanno qualcosa di diverso. Sono passionali e calorosi, mi piacciono”.

Rispetto alla tua prima stagione a Roma, come ti senti ora?
“Rispetto allo scorso anno mi sento più consapevole di me stessa, anche se mi dicono che dovrei esserlo anche di più. Sono migliorata tanto grazie al lavoro della coach e dello staff. L’anno scorso ho segnato 4 gol e quest’anno 8, chissà il prossimo anno”.

Qual è il tuo sogno più grande nel calcio?
“Spero di giocare un Mondiale, sarebbe il massimo sfidare Alex Morgan”.

C’è qualche canzone particolare che ascolti prima di una partita?
“Prima della partita ascolto la mia playlist ma non c’è una canzone in particolare. Prima di una gara per concentrarmi metto le cuffie, mi faccio un bel giro in campo e cerco di stare tranquilla perché ho sempre molto ansia. La musica mi tranquillizza. Delle volte mi sento più pronta ma magari non faccio benissimo in campo. Contro il Verona per esempio ero meno concentrata ma poi ho fatto una tripletta. Le gambe andavano da sole, non lo so spiegare”.

In questo momento di stop, la Roma non si è fermata fuori dal campo, mettendo su tante iniziative sotto il progetto Assieme…
“La Roma sta facendo tante cose bellissime, avere la possibilità aiutare con beni di prima necessità ci fa capire che non siamo solo una squadra di calcio ma siamo tanto altro e ci preoccupiamo per il bene degli altri. È una grande società”.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva