E’ stato un anno indimenticabile, forse irripetibile.
Non ci sono altre parole per descrivere quello che è stato il 2016 per il Brescia. Dodici mesi intensissimi, iniziati con un freddissimo -5 in classifica che è stato il principio di tutto: vittorie, trionfi, ma anche lacrime.

Abbiamo vinto ogni competizione potessimo vincere in Italia nell’anno solare, dando
vita prima a “La stagione della Tripletta” e poi all’”Anno della Tripletta” visto che è giunta anche la Supercoppa Italiana, la terza consecutiva, nel mese di settembre.
Non scorderemo mai i brividi che ha regalato giocare per la prima volta nella storia i quarti di finale di Champions League, l’entrata nell’Aok Stadium di Wolfsburg dopo che tutta Italia si era schierata al fianco delle Leonesse incitando con videomessaggi sui social all’impresa. E non scorderemo mai i quattro derby del Garda vinti su quattro disputati, la partita al cardiopalma contro il Bari alla penultima giornata, i quattromila del Rigamonti che hanno accompagnato con un lunghissimo tributo la squadra nell’uscita dal campo dopo l’eliminazione contro il Wolfsburg in Champions; le tre coppe alzate al cielo da capitan Cernoia; l’infinita notte contro il Medyk Konin, lo stadio di Travagliato gremito di tifosi per la presentazione della squadra a fine agosto; il primo allenamento congiunto della storia e piazza Arnaldo gremita dopo la vittoria dello scudetto.

Non scorderemo neanche le lacrime: quelle di Cernoia e Rosucci al momento dei loro infortuni, quelle di Marchitelli al rientro in campo ad aprile dopo il lungo stop, i pianti di gioia dopo i successi, quelle di commozione per il video a sorpresa dei genitori trasmesso in teatro prima del ritorno contro il Wolfsburg e quelle dolorose dopo l’eliminazione in Champions contro il Fortuna Hjorring di novembre o la rabbia dopo la sconfitta contro la Fiorentina.

Il 2016 è stato tutto questo, condito dai nostri infiniti e immancabili sorrisi che hanno accompagnato ogni giorno del nostro lavoro sul campo e fuori.
Custodiremo quest’anno nei nostri cuori, tutte le sue emozioni ed i brividi che ci ha regalato.
Ora è il momento di guardare avanti, c’è un 2017 da rendere altrettanto entusiasmante partendo da un freddo, seppur meno freddo rispetto a dodici mesi fa, -3.
Ripetersi è sempre la cosa più difficile, ma insieme, noi tutti, possiamo farcela.