Conosciamo oggi Erika Santoro, esterno basso del Pink Bari, squadra che attualmente occupa la 10 posizione nella classifica di Serie A del massimo campionato di Serie A.Classe 1999, la Santoro ha iniziato la sua carriera nel San Zaccaria, squadra di quartiere della sua città, Ravenna, centrando a soli 14 anni una storica promozione in Serie A.Ancora l’anno successivo, nel 2015, sempre con la stessa squadra, contribuisce al raggiungimento del sesto posto in Serie A e gli ottavi di Coppa Italia.Nel 2016-2017 Santoro viene chiamata nella Nazionale U19 del tecnico Enrico Sbardella. Passa poi al Pink Bari, squadra nella quale gioca tuttora.La nostra testata giornalistica dà ampio spazio al calcio femminile e grazie alle interviste alle calciatrici cerchiamo di dare il nostro contributo affinché questo Sport attiri l’attenzione che merita.
Come è nata la sua avventura nel calcio e soprattutto perché ha scelto proprio di giocare a calcio?
E’ nata quando ero piccolina. Ho iniziato a giocare a calcio e ho iniziato ad andare a vederlo;  da lì mi sono appassionata e dall’età di 7 anni non ho più smesso.
Come è cambiato questo Sport a livello femminile negli ultimi anni?
Molto, basta pensare che da quest’anno si sono affiliate molte squadre maschili professionistici ai club femminili.Ci stiamo avvicinando piano piano ad una realtà sempre più competitiva e da qui inizieranno ad investire sempre di più su di noi, perchè anche a livello visivo il calcio è sempre bello da vedere.Pensa sia un bene per tutto il movimento l’ingresso di tante squadre maschili di alto livello?Si, anche perchè le squadre maschili sono di livello professionistico e quindi più si va avanti e più si alza il livello. Questo non può che essere un bene.
Ci può descrivere sinteticamente la giornata tipo di una calciatrice ?
Io mi sveglio alle 6 per andare a scuola, sto finendo il quinto anno, poi torno a casa verso le 14, pranzo e ho un paio di ore per fare le faccende di casa perchè vivo da sola e alle 16 parto per andare agli allenamenti; mi alleno dalle 17 alle 19, poi ceno e verso le 23 vado a dormire.
Lei gioca nel Pink Bari che è in zona retrocessione e lotta per la permanenza nella massima categoria: quale pensa che sia la principale concorrente e quella più pericolosa?
Io penso che non c’è  una  squadra che negli scontri diretti ci impensierisce, penso che ci siano buone squadre, perchè la serie A è la massima seria, quindi chi è dentro vuol dire che ha un valore.E noi siamo tutte più o meno dello stesso valore, poi c’è chi è leggermente superiore e chi leggermente inferiore.La differenza la fa chi è più costante nelle prestazioni e chi ha un atteggiamento sempre umile.Dopo una vittoria il morale è alto, dopo una sconfitta bisogna avere la forza per rialzarsi.Una squadra che lotta per la salvezza deve avere questa forza.
Come giudica il suo campionato finora?
A livello personale sono soddisfatta, per ora ho sempre giocato dall’inizio tutte le partite. La società e il Mister hanno molta fiducia in me. E’ importante avere sempre più presenze perché accresce la propria esperienza su ogni campo.In questo modo posso migliorare sempre di più.La squadra punta a salvarsi quindi è normale che non sempre siamo stati costanti. Adesso abbiamo acquistato due nuove calciatrici e magari riusciamo a dare di più nel proseguo del campionato.
A livello di squadra secondo lei si poteva far meglio oppure Juventus, Milan, Fiorentina, sono ancora fuori dalla portata di tanti club in Italia?
Queste tre squadre hanno calciatrici di un livello molto alto, molte di loro sono anche nel giro della Nazionale. C’è tanta qualità in campo e quando si affrontano le squadre più forti in classifica contro quelle che occupano una posizione inferiore, queste ultime subiscono maggiormente la loro forza e alla fine vincono loro perché sono più forti.
Lei ha giocato anche in Nazionale: a che punto è, secondo lei, il nostro calcio a livello di nazionale? Troppo distanti ancora i top club mondiali?
Io penso che la Nazionale ha fatto passi da gigante, soprattutto negli ultimi anni; il calcio femminile in Italia è seguito da pochi e se il numero delle calciatrici non aumenta si fa fatica a crescere e a far sbocciare nuovi talenti.Oggi la percentuale delle tesserate sta aumentando sempre di più e in questo modo anche i risultati.La Nazionale Maggiore sta convocando sempre più calciatrici nuove e si sta alzando il livello di competitività.Hanno conquistato il Mondiale in Francia e quindi sta andando molto meglio.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Io devo continuare a lavorare e migliorare sempre di più. La voglia di arrivare in alto è molta: c’è in me tanta ambizione e impegno.Il mio obiettivo principale è la permanenza in Serie A della mia squadra e poi a fine stagione apriremo un nuovo capitolo e guarderemo il da farsi.
Pensa di poter riuscire un giorno a giocare in un top club ed eventualmente in quale squadra?
Mi piacerebbe arrivare nei top club in Italia: sono già nel giro della Nazionale e sanno che tipo di calciatrice sono. Quindi è tutto nelle mie mani.Non ho un nome particolare da fare e quindi non mi voglio sbilanciare.

 Credit Photo:Vanni Caputo

FONTEmomentidicalcio.com
Raffaele La Russa
Nasce a Roma il 5 Febbraio 1996. Appassionato di calcio in generale sin dall'infanzia. Laureando in Giurisprudenza all'Università Roma Tre, è editore responsabile della Testata Giornalistica Momenti Di Calcio. Ha deciso di integrare la sua passione di Giornalista Sportivo aderendo a questo progetto, per raccontare a tutti i lettori l'evoluzione del calcio femminile.