Lo sport ha una grande funzione sociale: è terapeutico.

Ha il potere di riconnetterci con il nostro corpo, con la nostra anima, con i nostri sogni.
Ha il potere di legarci con altri corpi, con altre anime, con altre comunità.
E’ uno strumento di meditazione, di liberazione e di formazione.
Tutte le donne e gli uomini di sport devono essere consapevoli di rivestire un ruolo indispensabile nella comunità.

Per queste ragioni, la responsabilità delle sportive e degli sportivi sarà quella di essere pronti a ripartire con rinnovato slancio quando nella vita delle comunità sarà vitale che lo sport riparta. E il momento arriverà, speriamo presto.

MA NON E’ QUESTO IL MOMENTO.

Ora ci sembra sia il momento della RESPONSABILITA’, ossia la necessità di difendere i più vulnerabili dal sovraccarico del sistema sanitario. L’indicazione è limpida: solo limitando i contagi daremo il tempo necessario agli ospedali per svolgere le loro indispensabili funzioni.

Lo sport ha la capacità di attrarre tanti sguardi e di rivestire un posto centrale nella comunicazione.
Per mille comprensibili motivi le istituzioni sportive e governative stanno riflettendo a fondo prima di prendere una decisione su cosa fare: la complessità della situazione non determina ancora chiarezza sulla sospensione dei campionati, sul blocco degli allenamenti, sul comportamento da tenere con gli addetti ai lavori e sulle comunicazioni da fornire alle vaste comunità che ci seguono.

Da parte nostra, come Club di calcio femminile sentiamo nostra responsabilità lanciare un messaggio e un esempio chiaro.
Anche senza sapere tra quanto riprenderà il campionato, abbiamo deciso di INTERROMPERE GLI ALLENAMENTI fino a quando la situazione sarà meno critica.
In questo momento la necessità è diffondere il più possibile la consapevolezza di quanto sia decisivo minimizzare il rischio di contagi: per questo dobbiamo fare un passo indietro e rinunciare a cose preziose per qualche tempo. In questo caso, correremo il rischio di trovarci un po’ più indietro nella condizione atletica, che è ben poca cosa rispetto alla posta in palio.
Crediamo che l’esempio dello sport abbia buone possibilità di essere efficace per testimoniare umanità e solidarietà.

Facciamoci forza, insieme.

Credit Photo: Alessio Boschi