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Nel Team Talk di questa settimana, l’attaccante svedese classe 1994 Karin Lundin ha parlato della propria esperienza nella Fiorentina.
La calciatrice ha raccontato di come l’ambiente sia molto positivo e di come si trovi a suo agio nel giocare come tesserata del club Viola.
In un raffronto tra il modo di giocare a calcio dei Paesi Nordici, in cui lei ha mosso i primi passi con il pallone tra i piedi, e quello italiano la più grande differenza sta nell’approccio al gioco. Se, infatti, i Paesi Nordici fanno del fisico un punto di forza, l’Italia predilige le doti tecniche: l’unione delle due componenti crea un bel mix di abilità.
Il Calcio femminile è in crescita in Italia, come in tutta Europa, e i passi avanti sono evidenti quanto tempestivi:

“Mi piace giocare nella Fiorentina, amo lo spirito che si respira qui e conosco tutte le persone che lavorano per il club e che trovo straordinarie. Sono veramente felice di far parte di questa squadra. Se penso al modo di giocare nordico e a quello italiano, lo considero un mix davvero interessante. Le calciatrici dei Paesi Nordici come me, hanno un modo di giocare più fisico mentre le giocatrici italiane hanno molte doti tecniche. 
Non sono stata qui per un anno e, in questo mio anno di assenza, ho visto che il movimento è migliorato molto. Il calcio femminile sta crescendo in tutta Europa e penso che anche qui in Italia abbia compiuto in poco tempo molti passi avanti”.

Riguardo i propri obiettivi personali, Lundin ha raccontato di concentrarsi tanto sul miglioramento della sua abilità nel dribbling aiutata anche dalle doti fisiche che favoriscono quel tipo di lavoro:

“Sono qui per migliorare: quello che posso realmente migliorare qui in Italia, in modo significativo, è la mia capacità di dribblare. Voglio davvero riuscirci perchè so di avere le doti fisiche per farlo, posso davvero crescere sotto questo aspetto e sto facendo passi avanti ogni settimana. Sono felice di poter migliorare questo fondamentale”.

Il suo pensiero è poi andato all’andamento della sua squadra che sebbene abbia portato a termine un’ottima prima parte di Campionato, in questa poule scudetto ha perso tre delle quattro partite d’andata.
In riferimento alla squadra, oltre l’ovvia delusione di non aver portato a casa i punti, c’è comunque la consapevolezza di quanto fatto: il terzo posto in classifica dietro Roma e Juventus e la finale di Coppa Italia (che la Fiorentina giocherà contro la Roma):

“Ovviamente sono delusa perché vogliamo sempre portare a casa dei punti ma, come squadra, sappiamo anche che fino ad ora, prima di queste ultime partite la stagione è stata un’esperienza molto positiva. Sappiamo cosa può fare questa squadra e dobbiamo sempre tenerlo a mente. Credo che questa sosta per le Nazionali sia arrivata al momento giusto perché abbiamo avuto modo di pensare a quello che si è fatto prima e non alle ultime partite e guardare avanti. Dobbiamo riuscirci come squadra. 
Certo, crediamo in noi stesse e sappiamo cosa abbiamo fatto prima e nell’ultima gara contro la Roma al Viola Park in cui abbiamo giocato bene. Dobbiamo ricordarcelo, è una partita in cui tutto può succedere. La Roma è un’ottima squadra ma anche noi sappiamo di esserlo. Sappiamo anche come batterle per cui non vedo l’ora di giocare questa partita”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.