La Juventus supera l’ Inter, a Sesto San Giovanni di Milano, per 2 reti a 0 e rientra a soffiare sulla capolista Roma. Le due reti generate nella ripresa nei 3 minuti ( dal 51’ al 53’) con Barbara Bonansea ed Arianna Caruso è la forza del gruppo: un indice di valutazione squadra (IVS) che dice, per la Panini Digital, 68 per le bianconere, contro, 32 delle neroazzurre.

Nei dati generali della gara troviamo un numero di palle giocate per le ospiti, di poco superiore, 633 (per un 58%) per la Juve contro le 460 dell’ Inter (il 42%).Ma se analizziamo le giocate utili le percentuali sono molto più equivalenti : 17,9 per le ragazze di Montemurro e 17,2 per quelle di Rita Guarino.

A fare la differenza è stato, oltre ad altri fattori di gioco, la posizione sul campo per le bianconere posizionate a 56,4 mt, contro il baricentro nero azzurro stabile sui 50,7, che hanno dettato una supremazia territoriale di 61% contro un misero 39%.

L’ atteggiamento sul campo delle padrone di casa, in fase difensiva, è stato molto laborioso: un 53% a protezione della propria area evidenzia un gioco chiuso a cercare di difendere più che attaccare, le palle giocate in area di porta (55) contro le 36 delle avversarie completa l’analisi.

La Juventus ha attaccato molto la porta di Durante, costretta a parate anche fondamentali, con 11 (di cui 7 in uscita) contro le sole 5 di Pauline Peyraud-Magnin.

Il flusso di gioco delle Campionesse d’Italia in carica si sono concentrati nei piedi di Lisa Boattin. Il difensore bianconero con i suoi 63 palloni girati per le compagne è la più prolifera del gruppo (il 75% di passaggi riusciti) allo stesso passo troviamo i 16 tocchi su Julia Grosso (che completa e caratterizza il flusso per le ripartenze della Juve) con i suoi 65 palloni fluttuanti nei suoi piedi.

Le spinte di Julia, aggiunte alle sue cavalcate nell’area avversaria, hanno visto lanci per Girelli, Beerensteyn e Caruso per un gioco molto veloce e pungente.

L’Inter evidenzia un flusso meno costante, partente quasi sempre dalle mani di Durante (il 44% dei passaggi riusciti per la numero 22) per poi dare gioco a Santi che genera 34 tocchi per le sue compagne (pari al 61% di passaggi andati a buon fine).

L’attacco della Juve ha ritrovato Barbara Bonansea ad essere la numero uno per aggressività verso i pali (6 tiri per la numero 11) contro i 4 delle compagne Beerensteyn e Grosso. Caruso e Girelli, portatrici di palla, restano a 3 tiri a testa.

L’Inter della ripresa evidenzia un calo fisico e mentale con più palle perse che recuperate (29 contro 20) con un grande lavoro di Van der Gragt (sue le 29 palle recuperate) ma troppi errori per Karchouni (20 palloni persi) nonostante l’attaccante porta ben 3 tiri verso la porta della Juventus.

Dati tecnici che tralasciando il primo tempo, con alti valori tecnici in entrambe le formazioni, stabilizzava il giusto 0 a 0, ma che il risultato finale in favore della Juve è la giusta espressione finale di un match giocato meglio e vinto sul campo pesante di Sesto San Giovanni.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.