In vista della gara di Coppa Italia tra Empoli Ladies e Juventus Women, il sito JuventusNews24.com ha intervistato la nostra Paola Boglioni…

Domenica scenderete in campo per la Coppa Italia contro la Juventus Women: quali sono le sensazioni del gruppo e che gara vi aspettate?

Domenica avremo un’altra importante sfida contro la Juventus, siamo consapevoli della forza della squadra, della determinazione con cui arriveranno per aggiudicarsi, seppur in modo parziale, il passaggio del turno. Il gruppo si sta preparando al meglio, ci stiamo organizzando per fare una prestazione simile a quella del ritorno.

Lo scorso anno, ad alzare la Coppa Italia, è stata proprio la Juve. Cosa significa affrontare le vincitrici di questa competizione? È un peso in più o uno stimolo?
 
Più che un peso, lo definirei uno stimolo. Tutte le giocatrici aspettano queste partite e noi che ne abbiamo la possibilità non vogliamo farcela scappare.
Avete affrontato la squadra bianconera solo poche settimane fa in campionato: nonostante la vittoria della Juve, avete giocato un’ottima gara, dimostrando di poter competere con loro. Cosa vi ha insegnato quel match?

In quell’occasione abbiamo perso e nel finale sofferto, ma queste partite, affiancate da un’ottima prestazione, servono a capire i propri errori e cercare di limare quei particolari che ci permetterebbero di fare un passo avanti nella direzione delle ‘grandi’.

In campionato avete giocato al Castellani di Empoli: che emozione hai provato solcando un campo così importante, che ha visto anche tante sfide di Serie A maschile?

Che dire, la partita al Castellani è stata un’emozione; come ben si sa nel calcio femminile è molto difficile giocare in stadi simili, dove pochi giorni prima una partita di Serie A o B si è disputata. Soprattutto per me, a soli 18 anni, è stato veramente emozionante vedere un numero ingente di persone venire ad assistere alla nostra partita, bambini, genitori, anziani, tutti accumunati da un’unica cosa: l’amore per questo sport andando oltre i colori.

La scorsa estate la Juve ha acquistato il tuo cartellino: cosa hai provato quando hai saputo della chiamata del club bianconero?
 
Ricevere una chiamata simile non è una cosa che capita tutti i giorni, insomma, ero e sono tutt’ora molto felice ed onorata di fare parte di questa grande squadra.
Pensi che rimanere ad Empoli per un’altra stagione sia stata la cosa migliore per la tua crescita?
 
L’anno scorso ho giocato la Serie B ad Empoli ed è stata una stagione molto importante per la mia crescita. Anche quest’anno ho deciso di restare in prestito in modo d’avere la possibilità di crescere in un ambiente più familiare, che già conoscevo, e non troppo grande per una ragazza appena maggiorenne rispetto a quello di Torino.
Nella prima parte di stagione hai condiviso lo spogliatoio con Giulia Mancuso: cosa ti ha raccontato dell’ambiente bianconero?

Ho condiviso con Giulia Mancuso la prima parte della stagione; seppur inizialmente frenata dalla timidezza, con il tempo siamo riuscite a parlare e a confrontarci in merito a diverse cose; mi ha appunto parlato molto spesso dell’ambiente Juventus, delle strutture, dell’organizzazione e della gestione soprattutto del giovanile, di cui lei faceva parte. Penso che sia importante confrontarsi, conoscere il punto di vista degli altri per avere una visione più ampia rispetto al proprio singolo punto di vista.

Alla Juventus Women ci sono tanti difensori forti: a chi ti ispiri?
Alla Juventus ci sono diversi difensori che ormai rappresentano da tempo la nostra nazione. Sicuramente, in relazione al ruolo che rivestiamo, mi ispiro a Lisa Boattin, terzino sinistro giovane, ma dotata di grandi mezzi. Un altro difensore che mi piace molto è Cecilia Salvai; nonostante sia appena rientrata da un lungo infortunio, mi piace molto la posizione che ha in campo e come, con coraggio, porti palla in avanti nel mezzo del campo.
Se dovessi pensare a te tra un anno, come ti vedi?
L’anno prossimo sarà un nuovo anno, un anno d’inizio per un nuovo ciclo di studi; finisco la quinta liceo e quindi inizierò l’università. Questo, unito al calcio, dovrà costituire una combo perfetta. Non so e non riesco ancora ad immaginarmi in un anno futuro, ma sicuramente sarò in un ambiente che mi permetterà di crescere, di imparare e di avere anche un po’ di spazio per giocare.
Credit Photo: Empoli Ladies