Verona e l’Arena, per Michela Rodella, terzino mancino arrivata durante la sessione estiva di calciomercato  dalla Fiorentina, non una prima volta, ma bensì  un dolce ritorno.
Discese, cross e rapidi uno – due sono i suoi marchi di fabbrica, che da quest’anno torneranno sul palcoscenico dell’Olivieri Stadium e del Bentegodi, a disposizione del tecnico scaligero Renato Longega.
Intervistata in esclusiva per i media gialloblu, la pedina veronese ha delineato nitidamente l’avvio di stagione e gli obbiettivi della rosa dell’Agsm,  non lasciando spazio a cali di tensione e concentrazione.

Due impegni di Coppa Italia, ormai numerose amichevoli disputate. Come ti sembra si stia omogenizzando il collettivo?
“Il gruppo si sta amalgamando bene: stiamo impegnandoci  intensamente ed è normale che, essendo un collettivo completamente nuovo e soprattutto molto giovane, serva tempo. Lo staff sta svolgendo e portando avanti un ottimo lavoro, infatti si imparano sempre cose nuove e si migliora giorno dopo giorno.”

La nuova stagione, un Verona in restyling. Gli stimoli?
“A livello di stimoli, impossibile non averne: abbiamo un inizio subito al top, considerando la già quasi vicina  Supercoppa ed una trasferta di Champions che io riassaporo dopo gli ultimi anni di Udine. “

Il 28 Settembre, a Bassano del Grappa, ore 16:30, con diretta Rai Sport 1, la Supercoppa Italiana  contro il Brescia. Quanta  fame di vittoria si percepisce nello spogliatoio?
“La squadra ambisce a questo trofeo, perché è il primo della nuova stagione, contro un Brescia proveniente dal Triplete dell’anno passato, ed è  uno dei tre in palio del calcio italiano, inoltre iniziare col piede giusto ci permetterebbe  di partire subito mentalmente più sciolte e serene, avendo centrato  subito un obiettivo. Sarebbe positivo e di slancio vincere a Bassano. “ 

Se iniziare bene vuol dire essere già  a metà dell’opera, quanto sarà  necessario passare a Jesi ed approdare al turno successivo in Champions?
“Abbiamo un avvio di stagione senza respiro, considerando Supercoppa, Champions e campionato. Dovremo affrontare una partita per volta, tutte sono importanti, e dovremo  essere brave a gestire stanchezza fisica e soprattutto mentale. Dalla gara di Jesi all’impegno europeo in Kazakistan, non dovremo mollare e concedere niente.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva