Vincere non è mai semplice né casuale. Alla base c’è sempre professionalità e conoscenza a menadito di tutto ciò che riguarda il mondo del pallone in ogni angolo del globo. Il Napoli Femminile fa sul serio, e non a caso il presidente Raffaele Carlino si è affidato al miglior direttore sportivo per creare prima un gruppo dai forti valori umani, e poi una squadra solida in grado di dire la propria su ogni rettangolo verde del Belpaese.
Si scrivere trionfo, si legge Gianni D’Ingeo. Una garanzia assoluta,  per continuare il percorso intrapreso nella scorsa stagione, ed esercitare il ruolo di matricola terribile in una Serie A bella e affascinante. La promozione in massima serie dell’Inter schiacciasassi nel 2019 è il biglietto da visita che spinge il vulcanico presidente partenopeo a fare carte false per averlo in uno staff con tanta voglia di stupire e divertirsi. D’Ingeo accetta con entusiasmo il progetto Napoli, ed è subito vittoria del campionato vincendo la concorrenza di San Marino e Lazio.  La scommessa più bella? Deppy Chatzinikolaou, bomber greco classe ’99 con 11 reti messe in cascina al primo anno in Italia. Eleonora Goldoni il colpo da novanta, mentre sabato pomeriggio l’esordio in massima serie sul campo della Pink Bari per la matricola terribile di Giuseppe Marino.

Dopo la promozione con l’Inter si è subito ripetuto portando il Napoli nell’elite del calcio italiano. Com’è stato l’impatto con la città di Napoli e quali i segreti che hanno reso possibile vincere al primo tentativo?
“L’impatto con il capoluogo partenopeo è stato splendido. Amo Napoli, e mi sono integrato subito in questa città. Sono nato a Milano anche se le mie origini sono pugliesi, ed ho dovuto gradualmente abituarmi ad un modo di vivere diverso da quello a cui ero abituato. Napoli mi è entrata subito nel cuore così come il calore della sua gente, e poi ho trovato una persona spettacolare come il presidente Carlino che ha reso tutto ancora più semplice. Vincere non è mai semplice, ma ci siamo riusciti anche grazie alle basi gettate dal mister Marino fin dalla stagione precedente. La sintonia è stata subito totale, ed insieme abbiamo ragionato sulla tipologia di calciatrici in grado di incastrarsi perfettamente nel modulo scelto per affrontare il campionato. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, la scelta è poi caduta su atlete di categoria ed in alcuni casi già pronte per la Serie A, tanto da averle subito riconfermate per la stagione che si appresta ad iniziare”.

La squadra costruita rappresenta il giusto mix tra esperienza e gioventù. Quali sono a suo parere i punti di forza, e dove c’è il rischio di pagare dazio alla categoria superiore?
“Conosco bene la Serie A, e credo che l’unico pericolo sia quello relativo all’inesperienza, poiché dovremo subito abituarci a un ritmo completamente diverso. In questo senso l’esordio a Bari sarà subito un banco di prova importante, perché andremo ad affrontare una squadra esperta con già 3 anni di massima serie alle spalle. Ritengo che la nostra sia una squadra ben attrezzata in tutti i reparti, costruita condividendo scelte e soprattutto idee. Tuttavia c’è ancora qualcosa da sistemare, anche perché alcune calciatrici importanti non sono ancora arrivate: mi riferisco a Da Mota e Cameron, bloccate rispettivamente in Brasile e Stati Uniti. Partiamo un po’ penalizzati per ciò che concerne il lavoro sulla linea difensiva, poiché non disponiamo ancora dell’organico al completo”.

Tante conferme e nuovi innesti scelti con cura ed attenzione. Il Napoli sarà una matricola ricca di fame ed ambizione. Dove si pone l’asticella?
“La nostra intenzione è quella di sorprendere. Non abbiamo un obiettivo ben preciso: puntiamo a fare bene grazie ad un organico ben costruito, agli ordini di un tecnico valido e preparato. C’è il giusto mix per fare bene. Sarebbe bello dar fastidio alle grandi, e c’è curiosità di scoprire se saremo all’altezza di questo compito”.

 Qual è stato il colpo più difficile, o quello che ha richiesto più tempo per concludersi positivamente?
“Il colpo più complicato è stato Jenny Hjohlman. Veniva da un’ottima stagione disputata ad Empoli, per cui era stata inizialmente confermata dal sodalizio toscanoPoi son cambiate un po’ di cose, ed alla fine son riuscito a portare l’attaccante svedese all’ombra del Vesuvio”.

Eleonora Goldoni l’acquisto top sia dal punto di vista tecnico che mediatico. Alcune interviste e post sui social evidenziano come sia già una napoletana acquisita. Quanto è stato semplice convincerla a sposare il progetto Napoli?
“Eleonora è una ragazza d’oro. Non c’è stata alcuna difficoltà per chiudere la trattativa, anzi potrei dire che è stato probabilmente il colpo più semplice. Lei aveva voglia di lavorare qui a Napoli con me, io volevo fortemente vestirla d’azzurro, per cui era inevitabile che la trattativa si incanalasse subito lungo i binari giusti”.

La sua scoperta più bella è stata Despoina Chatzinikolau, per tutti semplicemente Deppy. Subito in doppia cifra nella scorsa stagione, può essere questo l’anno della definitiva consacrazione?
“Deppy è un diamante ancora grezzo. L’ho seguita nel suo percorso di crescita già da ragazzina: ero certo che avrebbe fatto subito bene, così come non ho alcun dubbio che farà bene anche quest’anno. È veramente brava pur essendo soltanto del ’99, perciò ha ancora ampi margini di miglioramento”.

Quale ragazza potrebbe invece essere la sorpresa di questa stagione?
“Goldoni è reduce da una stagione un po’ complicata, ha tanta fame e voglia di far bene, per cui sono convinto che farà una grande stagione. Confido molto in Hjohlman e credo possa essere l’elemento in grado di farci compiere il salto di qualità: il tridente Hjohlman-Goldoni-Deppy può fare davvero grandi cose in questo campionato. Abbiamo poi  una giocatrice importante come Isotta Nocchi, quindi c’è Ana Lucia Martinez che viene da un campionato esigente come quello spagnolo. Abbiamo un altro profilo interessante come Aqsa Mushtaq, ed in questi giorni stiamo valutando anche l’opportunità di tesserare un’altra ragazza per aumentare le carte a disposizione del mister Marino. In ogni caso credo che la nostra linea offensiva sia ben assortita, potendo vantare diverse frecce importanti al proprio arco”.

Dopo il ritiro a Castel di Sangro, le ragazze stanno lavorando in sede con l’occhio rivolto all’esordio in campionato. Che gruppo si è formato?
“Un gruppo assolutamente spettacolare. D’altra parte il presidente mi aveva espressamente chiesto profili di alto spessore umano, prima che professionale. Le ultime arrivate si sono subito integrate, e c’è grande coesione e amalgama all’interno del nostro roster. Abbiamo giovani che lavorano sodo, ed atlete come Federica Di Criscio con tanta esperienza da mettere al servizio della squadra. Non va dimenticata Emma Errico, anche lei giovanissima e voluta fortemente da me, proveniente dal Sassuolo dove ha già fatto vedere cose importanti”.

Dopo lo stop causato dalla pandemia, il calcio italiano riparte dalla Serie A femminile. Quanto può essere importante in termini di visibilità per l’intero movimento?
“Tantissimo. Dopo il Mondiale era cresciuto esponenzialmente l’interesse verso il calcio femminile, e l’interruzione del campionato con il conseguente lungo stop non è stata positiva. Ripartire subito da noi, con la possibilità di vedere tutte le partite in diretta tv su TimVision e Sky, permetterà a molti appassionati di seguirci, apprezzando così quanto di buono siamo riusciti a fare in un momento storico complicato per il paese”.

Sabato pomeriggio esordio in trasferta sul campo della Pink Bari. Che partita si aspetta e cosa servirà per partire subito con il piede giusto?
“Intanto come matricola abbiamo un tabù da sfatare, perché finora nessuna neopromossa è mai riuscita a vincere all’esordio in trasferta. Mi aspetto una partita di studio dove i ritmi non saranno altissimi per due motivi: il caldo asfissiante visto che Bari sarà una fornace, e la condizione atletica che non potrà essere al top in mancanza di gare ufficiali da ben 4 mesi e mezzo. Noi siamo pronti, abbiamo fatto una buona preparazione, e al netto di qualche acciacco faremo la nostra partita senza paura”.  

Credit Photo: Napoli Calcio Femminile