L’attaccante gialloblù, autrice dell’eurogol nel derby che ha regalato la salvezza all’Hellas, si è raccontata ai nostri microfoni

Ha solo 18 anni, ma ha già alle spalle un debutto in Champions League e un buon numero di gettoni (e di gol) in Serie A: stiamo parlando di Veronica Pasini, attaccante dell’Hellas Verona Women e autrice della splendida rete che ha deciso il derby-salvezza contro il Chievo Valpo.

Curiosi di conoscerla un po’ meglio, l’abbiamo quindi raggiunta al termine dell’allenamento in programma ieri: di seguito quindi le principali dichiarazioni rilasciateci dalla giovanissma numero 17 gialloblù.

Partiamo dall’inizio: ci racconti qualcosa di te e poi come ti sei avvicinata al calcio?
«Ho 18 anni, vivo a Belluno Veronese e studio turismo a Rovereto. Ho cominciato a giocare a 6 anni con i maschietti della Valletta, la squadra del mio paese, all’età di 9 anni sono approdata all’Arcobaleno Bardolino (uno degli “antenati” dell’attuale Hellas Verona Women, ndr), e ora sono qui. Per quanto riguarda il mio ruolo in campo, sono un attaccante esterno, ma mi piace anche giocare come prima punta: l’importante per me è avere la possibilità di fare gol…».

Hai iniziato a giocare giovanissima, e ti sei ritrovata ad avere in squadra anche autentici “mostri sacri” del calcio femminile: chi è la compagna che ti ha insegnato di più?
«In questi anni ho avuto la fortuna di allenarmi e giocare con calciatrici fortissime come Melania Gabbiadini, Tatiana Bonetti, Marta Carissimi, Federica Di Criscio e tante altre atlete di grande livello. Difficile indicarne una sola, tutte loro mi hanno trasmesso e insegnato qualcosa».

Torniamo al presente: quella di quest’anno è stata una stagione travagliata, a un certo punto sembravate quasi spacciate ma alla fine ce l’avete fatta. Un tuo pensiero sul campionato appena conclusosi sia per quanto riguarda la squadra che per quanto riguarda te stessa?
«La squadra quest’anno era composta da tantissime giocatrici giovanissime, e ciò ovviamente ci ha portate a peccare spesso d’inesperienza: a volte siamo state ingenue, inoltre ci è mancata un po’ di costanza di rendimento. Probabilmente avremmo potuto fare qualcosa di meglio e salvarci un po’ prima, ma l’importante è che alla fine siamo riuscite a “darci una svegliata” e a raggiungere la salvezza. Per quanto mi riguarda è stato il primo anno in cui ho giocato con continuità in serie A: ho segnato 7 gol, ma credo che avrei potuto fare qualcosa di meglio, quindi non sono completamente soddisfatta. Credo comunque che sia normale: in fondo è proprio questo “non-accontentarmi” che mi spinge a migliorarmi sempre di più…».

Parlando di campionato, non possiamo soprassedere sulla perla con cui hai deciso il derby contro il Chievo e la matematica salvezza dell’Hellas: ci racconti un po’ quella partita e quel gol?
«Era un derby, un tipo di partita che ti spinge a tirar fuori l’inimmaginabile, ed era inoltre una partita decisiva per la nostra salvezza, quindi in campo avevo l’adrenalina a mille e provavo un insieme di emozioni fortissime. Per quanto riguarda il gol non c’è molto da dire: eravamo sullo 0-0, alla prima occasione utile ho tirato… ed è entrata!».

A fine partita hai dichiarato “Non importa chi ha segnato, l’importante è aver vinto”: sai che per quanto riguarda la prima parte di quella frase non ti ha creduto nessuno, vero?
«(Ride, ndr) No dai, lo pensavo veramente: prima di tutto c’è sempre la vittoria della squadra. Poi è chiaro che aver segnato il gol decisivo mi ha regalato una grande emozione…».

Chiudiamo guardando in avanti: dove ti vedi da qui a dieci anni?
«Al momento non ho in testa un obiettivo ben definito: direi che per il momento penso solo a fare meglio di quanto fatto finora per arrivare a livelli sempre più alti».

 

Credit Photo:Calcio Hellas!

FONTECalcio Hellas !
Tommaso Badia
Classe '92, laureato in Editoria e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Verona. Collabora dal gennaio 2016 con il quotidiano L'Arena e dal maggio 2018 con il sito web CalcioHellas.it. Avvicinatosi di recente al calcio femminile grazie soprattutto alla nascita dell'Hellas Verona Women, ha deciso di aderire al progetto di Calcio Femminile Italiano per permettere a questo movimento di crescere e di farsi conoscere sempre di più.