credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio femminile italiano
L’ultima giornata di poule scudetto ha visto la Fiorentina ospitare al Viola Park la Roma che ha vinto per 1-0 una partita parecchio combattuta e densa di significato per entrambe le squadre. I tre punti, infatti, significavano la conquista del terzo posto in classifica di serie A e la conseguente qualificazione ai preliminari della prossima UEFA Women’s Champions League. Il mister De La Fuente, intervistato nel post partita, non ha nascosto il proprio rammarico per quanto successo in campo. La sua squadra ha calcato il rettangolo verde intenzionata a dominare il gioco ma dall’altra parte ha trovato delle avversarie la cui validità non è certo un segreto. Nella prima frazione, infatti, i due schieramenti si trovavano in perfetto equilibrio mentre nella seconda il punteggio si è sbloccato grazie al rigore calciato da Giugliano. Al di là dei rumoreggiamenti dovuti ad un arbitraggio dubbio e allo scarso tempo di gioco, la Fiorentina (di per sé sfortunata) avrebbe potuto capitalizzare meglio il tempo a sua disposizione.
“La grande amarezza di oggi credo sia dovuta al fatto che ce la siamo giocata fino in fondo, tre legni ci hanno impedito di segnare e poi ovviamente di vincere. Oggi c’è stata tanta sfortuna ma la Fiorentina era in campo. C’è rammarico perché l’atteggiamento, la voglia, la determinazione, le cose che abbiamo visto nelle ultime partite le abbiamo viste anche oggi, meritavamo di uscire con un altro risultato. Come ho detto ieri nell’ intervista, dobbiamo uscire a testa alta perché siamo entrati con un buon piglio, perché ci siamo giocati tutto fino all’ultima partita e fino all’ultimo minuto siamo stati lì per segnare. La fortuna non ci ha sorriso e nel secondo tempo non c’è stata partita. L’esperienza della Roma si è fatta sentire, possiamo dire che probabilmente nella seconda frazione si è giocato molto poco. Forse con una conduzione migliore la Fiorentina oggi avrebbe potuto fare anche qualcosa di più, giocando con il tempo a disposizione. Se fosse stato fischiato il rigore netto nel primo tempo, il match sarebbe stata un altro. Se noi fossimo andati in vantaggio avremmo picchiato per primi, sapevamo che avremmo avuto un altro tipo di gara”.
“Nel secondo tempo il rigore ai nostri danni ha cambiato tutta la situazione. Nella seconda frazione non si è giocato praticamente, per me è stata una gestione di esperienza loro ma di poca autorità di chi l’ha permesso” L’allenatore gigliato ha concluso con una chiosa speranzosa per la prossima stagione in cui si dovrà ripartire da ciò che di buono è stato fatto migliorando i punti di defezione “Consapevoli del nostro operato, oggi era importante continuare con quello che avevamo guadagnato. Questo finale di poule scudetto deve essere un punto di partenza per quello che verrà l’anno prossimo e per capire che, come abbiamo dimostrato, possiamo giocarcela contro tutti”.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.