A vederla in campo, per come si è integrata negli schemi, sembra che giochi nella res Roma da diverse stagioni, ma Raffaella Giuliano, esterno di fascia nel giro della Nazionale under 19, è alla corte di mister Melillo solo da Agosto: impegno, qualità tecniche e umane, le hanno permesso di integrarsi nel gruppo e di partire titolare, dimostrando quanto di buono si sapeva sul suo conto. In questa intervista dimostra tutta la sua umiltà e la sua voglia di continuare a dare il massimo.

Ciao Raffaella, due gare e altrettante vittorie: meglio di così non poteva iniziare la tua storia con la Res Roma…
Certo che si! E’ un inizio da favola anche se siamo consapevoli che il cammino è duro e dobbiamo continuare a lavorare con la stessa intensità con cui abbiamo lavorato finora. Nessuna gara sarà facile e nessun risultato scontato. Siamo partite bene, ci godiamo il momento, ma continuiamo a dare il massimo.

Da due mesi sei con la Res: cosa mi dici di questo primo periodo, è stato facile ambientarsi?
Si è stato facile ambientarsi perché la società della Res è molto calorosa proprio come il Carpisa. Le compagne subito mi hanno fatto sentire a casa e accolta come una di loro sia sotto il punto di vista calcistico che al di fuori.

Cosa mi dici sulle tue compagne e sullo staff tecnico?
Per quanto riguarda le mie compagne di squadra sono tutte delle ragazze dalle ottime qualità specialmente tecniche. Hanno tutte un buon ritmo e un buon gioco e da loro posso solo imparare. Per quanto riguarda lo staff è sempre presente ad ogni allenamento e cerca sempre di non farci mancare nulla e a gestirci nel migliore dei modi.

Che differenze noti rispetto alle tue precedenti esperienze?
La differenza l’ho notata molto sotto il punto di vista dell’intensità. Ovviamente giocare in un campionato di B come ho fatto io negli ultimi due anni, è differente da quello della serie A , qui è tutto più fisico e veloce.

Dove può arrivare la Res Roma?
Credo che la Res quest’anno sia tutta da scoprire specialmente dopo una partenza di questo tipo. Il nostro obbiettivo è la salvezza e credo che come squadra abbiamo tutte le potenzialità per conquistarla.

In questo periodo hai ritrovato l’azzurro: più la gioia per essere nel gruppo o la delusione per l’esclusione finale?
Sinceramente sono stata molto contenta di essere stata convocata dal mister Sbardella in under 19, perché anche solo un raduno con la nazionale è un bagaglio aggiuntivo di esperienza che ognuno porta con sé. Sarei bugiarda se ti dicessi che non mi sia dispiaciuto lasciare il gruppo anche perché ero a un soffio dall’Europeo, ma nonostante ciò sono contenta di ciò che sono riuscita a fare e dimostrare.