In vista dell’inizio del campionato, Annamaria Serturini ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.

Ecco le sue parole.

Siete pronte al professionismo?

“Prontissime. Non possiamo permetterci passi indietro. È quello che manca per fare il salto di qualità definitivo e competere con le big europee”.

Roma-PSG: amichevole con quasi mille spettatori, come farli diventare fedeli?

“Continuando a giocare un bel calcio. Sembra una banalità, ma quando si parla di dodicesimo uomo in campo si parla proprio di quello che è accaduto domenica. Al mio gol ho sentito un boato incredibile”.

Il Pallone d’oro femminile Ada Hegerberg, sorella di una sua compagna, non ha partecipato al Mondiale per protesta contro la Norvegia, che non garantisce premi uguali a uomini e donne. Esagerata?

“A molti è sembrato assurdo, ma un sacrificio così è ammirevole perché dietro c’è il desiderio di cambiare una situazione fondamentale per l’intero movimento”.

Sahar, una tifosa iraniana che aveva cercato di entrare in uno stadio, è stata condannata a sei mesi di carcere per oltraggio al pudore. Per questo si è suicidata…

“Ho letto la notizia, sono rimasta scioccata. È impossibile accettare che nel 2019 ci siano ancora ostacoli così grandi verso la parità di genere”.

Quale luogo comune maschile le dà più fastidio?

“C’è ancora qualcuno che mi viene a chiedere perché gioco a calcio, come se fosse una cosa strana”.

Campo e porte sono troppo grandi per le donne?

“La finale del Mondiale ha mostrato squadre atleticamente e tatticamente al top, compresi i portieri. Se tutte le squadre avessero staff preparati e ambienti di allenamento confortevoli, la qualità salirebbe di molto e non ci ritroveremmo a farci domande sulle dimensioni delle porte o del campo”.

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