Sofie Pedersen si racconta, intervistata nel secondo episodio della serie di interviste alle Juventus Women, “Confidence make us do everyting”. Ecco le sue dichiarazioni.

«Mi chiamo Sofie Junge Pedersen e vengo dalla Danimarca.
La foto della mia infanzia? Credo di aver avuto cinque anni, ho una t-shirt troppo lunga, dei calzini strani e non penso indossassi degli scarpini da calcio. Sicuramente c’è ancora una bambina dentro di me. Amo giocare con la palla, è davvero il gioco migliore del mondo. Penso che quella bambina sarebbe orgogliosa di ciò che vede ora, anche se penso che a quel tempo quella bambina volesse solo divertirsi e non avesse ancora realizzato ciò che il calcio può offrire e delle possibilità che abbiamo nel calcio femminile in questo momento. Ho tre valori.
Il primo è il duro lavoro, cerco di lavorare duro dentro e fuori dal campo. Il secondo è essere coraggiosa, in campo voglio essere una persona che vuole la palla anche se siamo sotto pressione. L’ultimo valore è quello di essere una persona che contribuisce ad aiutare gli altri. Mi sento molto bene ad essere un modello, la mia carriera non è solo per me stessa ma quello che faccio ogni giorno può aiutare anche gli altri. Dico sempre alle ragazze: sognate in grande, lavorate duro e siate concentrate. Quindi divertitevi e lavorate duro per quello che volete ottenere, c’è così tanto da guadagnare nel calcio
».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva