L’Atalanta Mozzanica non riesce a riscattare la sconfitta interna subita per mano della Juventus sette giorni fa, ma cade nuovamente producendo un altro pesante tonfo, stavolta ad opera delle friulane del Tavagnacco. Mister Garavaglia rivoluziona lo scacchiere rispetto alla prima uscita di campionato e opta per un 4-4-2 dove Ledri viene avanzata in mediana e Rizza parte dal primo minuto sulla corsia di destra. A centrocampo Re e Fusar Poli prendono il posto di Scarpellini e dell’infortunata Stracchi. In avanti Baldi fa coppia con Pirone. Sul fronte friulano mister Cassia conferma in blocco l’undici vittorioso di Reggio Emilia, non c’è quindi Filippozzi ancora ferma ai box, ma c’è eccome la regina dei bomber dello scorso campionato: Lana Clelland.

Le locali appaiono subito più determinate e già al settimo, sugli sviluppi di un corner è Catena in mischia a impegnare Thalmann, con la difesa nerazzurra che allontana. Capitan Paola Brumana ci prova da lontano senza inquadrare lo specchio, ma è al quarto d’ora che le padrone di casa si fanno vedere pericolose in area atalantina: Erzen va al cross dalla destra, Mella sbuca alle spalle di Baldi e con un destro al volo fa sibilare la sfera accanto al palo più vicino. Le ospiti non riescono a imbastire un’azione degna di nota e subiscono la maggior intraprendenza delle locali che alla mezzora passano meritatamente in vantaggio: Mella con le mani rimette verso l’area, Tuttino di testa prolunga per Clelland che velocissima si porta sul vertice dell’area piccola e tuona alle spalle dell’incolpevole Thalmann. L’attaccante scozzese qualche minuto dopo cerca di sorprendere l’estrema difendente bergamasca con una conclusione da lontano, ma Thalmann recupera la posizione e alza sopra la traversa. La n. 9 locale sembra inarrestabile e al 40’ raddoppia: Brumana fugge via a Piacezzi che protesta per una presunta scorrettezza del capitano friulano la quale, raggiunta l’area ospite, appoggia sul dischetto per la britannica che può battere in tutta tranquillità un rigore in movimento. Le nerazzurre non riescono ad imbavagliare la bionda centravanti di casa che compie l’opera al 45’ raccogliendo l’invito di Mascarello e fulminando Thalmann, dopo aver lasciato sul posto la linea difensiva orobica, apparsa del tutto impreparata.

Nella ripresa mister Garavaglia tenta di correre ai ripari e manda in campo contemporaneamente Pellegrinelli e Monterubbiano per Fusar Poli ed una spenta Baldi. Colpite nell’orgoglio, le bergamasche appaiono da subito più volenterose ed è proprio la neo entrata n. 22 ospite a chiamare Ferroli al suo primo vero intervento in tuffo con un bell’interno destro. Grisù prova ad infiammare la gara e al 9’ sfiora il palo con una difficile girata al volo. Il tecnico delle ospiti tenta il tutto per tutto gettando nella mischia anche Scarpellini per Re, ma proprio nel momento migliore delle bergamasche, Paola Brumana ne schiaffeggia il morale trasformando alla sua maniera una punizione dal limite, eseguita perfettamente. Ciò nonostante le nerazzurre non ci stanno a subire la goleada e vanno vicine alla rete al 18’ quando, sugli sviluppi di un corner, Motta tocca di testa per Monterubbiano che da due passi però allarga troppo il compasso clamorosamente. Il goal ospite però è nell’aria e a realizzarlo ci pensa Alborghetti, con una precisa incornata, sul tiro dalla bandierina di Pellegrinelli. Più con la forza della disperazione che con la lucidità, l’Atalanta si spinge nella metà campo locale, nel tentativo di rendere meno amaro il pomeriggio. Al 37’ Scarpellini da calcio piazzato scodella in area, Pirone arriva sulla sfera a due passi da Ferroli, ma in precario equilibrio, impatta malissimo e spara alto. Al 90’ Scarpellini impegna Ferroli che deve allontanare con i pugni; sugli sviluppi dell’azione Monterubbiano va quasi sul fondo e mette nell’area piccola, dove Camporese svirgola clamorosamente nella propria rete. L’Atalanta si getta quindi in avanti, ma all’ultimo secondo di recupero viene nuovamente punita da capitan Brumana che finalizza al meglio il rapido contropiede delle padrone di casa.

Non era sicuramente questo l’inizio di campionato che Elio Garavaglia auspicava. Due sonanti batoste, frutto di altrettante prestazioni da cancellare, dove alle nerazzurre è servito sempre un tempo, prima di cominciare a ragionare. La classifica è lì impietosa: 0 punti e fondo classifica in coabitazione con Bari e Sassuolo. La sosta non poteva arrivare in un momento migliore e sarà preziosa per ricaricare pile e riordinare le idee. Siamo solo all’inizio, la strada è lunga, ma il cambio di marcia non può attendere oltre.

UPC TAVAGNACCO-ATALANTA MOZZANICA-5-2

Reti: Clelland (T) al 29′, al 40′ e al 45′ p.t.; Brumana (T) al 16′, Alborghetti (AM) al 24′, autorete di Camporese (T) al 45′ e Brumana (T) al 48′ s.t.

Tavagnacco (4-4-2): FERROLI; CAMPORESE, MARTINELLI, FRIZZA, MELLA; ERZEN (dal 38′ s.t. COTRER), TUTTINO, MASCARELLO, CATENA (dal 19′ s.t. POLLI); BRUMANA, CLELLAND. All. Amedeo Cassia. A disposizione: Copetti, Donda, Polli, Veritti, Tortolo, Cotrer, Blarzino.

Atalanta (4-4-2): THALMANN; RIZZA, PIACEZZI, RIZZON, MOTTA; RE (dal 13′ s.t. SCARPELLINI), ALBORGHETTI; FUSAR POLI (dal 1′ s.t. MONTERUBBIANO), LEDRI; BALDI (dal 1′ s.t. PELLEGRINELLI), PIRONE. All. Elio Garavaglia. A disposizione: Salvi, Stracchi, Scarpellini, Pellegrinelli, Monterubbiano.

Arbitro: André Scialla di Vicenza. Assistenti: Forte e Bernardi, sez. Basso Friuli.
Ammonite: Piacezzi (AM) al 4′ p.t. , Rizza (AM) al 32′, Pirone (AM) al 35′ s.t.

Credit Photo: Luca Schiavon