Il mondiale femminile è arrivato alle fasi decisive e sarà stuzzicante capire chi potrà vincere la massima competizione. L’Italia del c.t. Milena Bertolini ha dato un segnale forte al movimento in rosa e ci si aspetta nei prossimi mesi una crescita sempre più evidente. Di questo e non solo ilnapolionline.com ne ha parlato con l’ex d.g. del Genoa Women Alessandro Colli.

Ottimo mondiale in Francia per l’Italia del c.t. Milena Bertolini. Ti aspettavi 20 giorni così da parte delle azzurre? “Le ragazze hanno fatto un ottimo mondiale, battute dall’Olanda che alla vigilia si sapeva che era una sfida molto difficile. Il girone era complicato, arrivarci da prima è già stato un ottimo risultato, poi ha battuto la Cina ed è stata davvero una splendida partita. Contro le orange l’Italia ha retto un’ora, alla distanza loro si sono dimostrate più forti ed hanno vinto meritatamente”.

Le immagini del post gara contro l’Olanda, hanno raccontato di una Bertolini davvero contenta del mondiale della squadra e di un mx tra lacrime e gioia delle azzurre. Tu che ne pensi in merito? “Io credo che tutte queste emozioni da te descritte sono la sintesi del mondiale dell’Italia. Il mix tra lacrime e contentezza è il giusto riconoscimento ad un grippo che ha fatto cose straordinarie, ma al tempo stesso non credeva fino in fondo di spingersi così lontano. Il nostro c.t. invece con la sua solita lucidità ha detto quello che pensava, riconoscendo alla squadra il giusto riconoscimento. Adesso c’è da far crescere un movimento che già si sta evolvendo in maniera evidente, per far fare il definitivo salto di qualità al calcio in Italia”.

Tu che spesso sei le assemblee di serie A e B si parla del movimento femminile. Pensi che siamo arrivati al punto di svolta del calcio in rosa? “Vorrei specificare che non vado alle riunioni federali, ma come detto tu alle assemblee di A e B dove fanno parte gli addetti ai lavori dei vari club. Detto ciò, credo che chi governa il calcio deve continuare sulla strada che si sta intraprendendo per rendere il movimento femminile sempre più appetibile. I mondiali devono essere il prosieguo di una crescita sempre più evidente della disciplina e per competere sempre più in campo internazionale”.

La nota stonata del momento del calcio femminile sono ancora alcuni pregiudizi che si sentono sulle donne che praticano la disciplina. Cosa ti senti di dire a proposito? “Bella domanda. Purtroppo ancora ci sono persone che hanno preconcetti sul calcio femminile che ancora oggi non riesco a spiegarmi. Penso che il mondiale giocato dalle ragazze ma in generale dalle varie nazionali debba essere per questa gente uno spot per apprezzare i sacrifici delle ragazze. Mi auguro che cambi il vento e penso che la strada da fare sia giusta, ma guai a fermarsi”.

Delle 4 semifinaliste che disputeranno le fasi finali del mondiale in Francia, ci sono dei pregi e dei difetti che hai visto e che potresti eventualmente farci notare? “I difetti? Non credo di averli visti dalle squadre che si giocheranno la vittoria finale, del resto se si arriva a questo punto è difficile scorgerli. A mio avviso la squadra che ha i favori del pronostico sono gli Stati Uniti, compagine solida e che gioca un calcio pratico, come si è visto contro la Francia. La sorpresa è la Svezia, non mi aspettavo che eliminasse la Germania, ma ha mostrato una compattezza di squadra davvero impressionante. Come gioco l’Olanda ha davvero fatto vedere quanto vale, in più ha elementi forti come Martens e Miedema che sono davvero forti. Infine l’Inghilterra ha in White e altre calciatrici molto interessanti e si sta facendo valere”.