L’allenatore Sebastian Delafuente è alla sua prima stagione sulla panchina dell’A.S.D. Femminile Inter Milano, l’anno scorso invece rivestiva il ruolo di secondo allenatore. L’Inter Femminile sarà impegnata nella serie B del campionato nazionale per la stagione 2018-2019 che inizierà a breve.

E’ alla sua prima stagione alla guida dell’Inter Femminile, quali sono gli obiettivi che si è prefissato?
Gli obiettivi che mi sono prefissato sono due principalmente: uno è quello di trovare una identità di squadra il prima possibile, il secondo è quello di riuscire a trasmettere alla squadra il senso di appartenenza a questo club. Sappiamo che quando indossiamo questa maglia piena di storia abbiamo il “dovere” di dare il massimo e di fare il massimo per quello che vuole la società.

E’ soddisfatto della rosa a disposizione dopo la sessione di calciomercato appena conclusa? Ci sono ruoli che avrebbe rinforzato maggiormente?
Sono molto contento della rosa a disposizione, oltre alle valide giocatrici che erano già in squadra sono arrivate profili di spessore nei ruoli dove avevamo più bisogno.

Quale sarà il sistema di gioco che adotterà durante la stagione?
Troppo presto per dirlo, penso di essere un allenatore che si adatta alla rosa che ha a disposizione e alle varie necessità lungo una stagione.

Quest’anno la promozione nella massima serie può essere considerata il traguardo da raggiungere?
Sicuramente con i cambiamenti effettuati dalla Federazione questa stagione la serie B nazionale sarà più difficile in confronto ad altri anni, quindi parlare di promozione in un campionato tutto nuovo mi sembra azzardato e addirittura pericoloso, ma come dicevo prima sappiamo i colori che indossiamo, la storia di questa società, e quindi non possiamo neanche nasconderci, quando si indossa questa maglia bisogna puntare al massimo.

Il calcio femminile italiano non può ancora definirsi al livello delle altre nazioni europee, ma la qualificazione ai Mondiali 2019 ha riacceso l’attenzione sul movimento. Quali credi che siano gli aspetti da migliorare?
Penso che da migliorare sarebbe far diventare il Calcio Femminile professionista, sarebbe l’unico modo di avvicinarsi al livello di altre nazioni europee. Qualche cambiamento si sta vedendo e pur lentamente sarà questa la strada da seguire per migliorare, sicuramente la qualificazione al prossimo mondiale dopo tanto tempo aiuta nella crescita e nello sviluppo del calcio femminile, approfitto per fare i complimenti al CT Bertolini, al suo staff e alle giocatrici per questo traguardo così prezioso.

Un grande ringraziamento a Sebastian Delafuente e alla società A.S.D. Inter Femminile Milano per la concessione dell’intervista!

Credit Photo: Ramella Fazzari Fotografia

Nasce a Fiorenzuola d’Arda il 1 marzo del 1995. Appassionata del mondo Juve dalla nascita, solo recentemente si è avvicinata all’universo del calcio femminile ma ne è rimasta folgorata. Crede fermamente che sia una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma in rapidissima espansione, ed è entusiasta di far parte del progetto che sta permettendo questa crescita. È laureata in Storia ed è ora impegnata in una magistrale in Scienze Storiche.