Dopo l’amichevole di domenica 27 agosto, giocata tra Fortitudo Mozzecane e Poggese a Poggio Rusco, Paola Bianchi, portiere della squadra ospitante ed ex Fortitudo, parla delle sue impressioni relative alle gialloblù:

«Mi hanno fatto una gran bella impressione. Sono una buona squadra, giocano a memoria, conoscono i movimenti l’una dell’altra. Credo proprio che possano arrivare nelle prime tre posizioni del campionato e restare in Serie B nella prossima stagione, nel 2018/19. Mi piacciono molto gli elementi a disposizione della squadra, ma soprattutto mi hanno impressionato Martina Gelmetti, Francesca Salaorni e Rachele Peretti: hanno qualcosa in più».

In carriera ha giocato insieme a otto gialloblù: che effetto fa rivederle?
«E’ sempre emozionante rivedere ragazze con le quali hai passato tanti momenti in campo; ho visto e salutato le mie ex compagne e ho potuto constatare la loro crescita fisica e tecnica. Sono diventate davvero delle brave calciatrici».

Può rilasciare un commento sui portieri Francesca Olivieri e Vanessa Venturini?
«Ho giocato tre anni con Venturini e l’ho vista allenarsi. È molto tenace. Olivieri ha grandi prospettive e ha solo bisogno di fare esperienza».

E cosa ne pensa di Giulia Caliari e Francesca Salaorni? Le ha conosciute quando stavano esordendo in prima squadra e oggi sono titolari in difesa:
«Salaorni si è sviluppata molto fisicamente ed entrambe guidano la difesa con esperienza e sicurezza. Credo che la Fortitudo con loro dietro sia in una botte di ferro».

Cosa significano per la squadra gialloblù le presenze in rosa di Alessia Pecchini e Rachele Peretti?
«Sono sicuramente due tra le migliori pedine del Mozzecane: Pecchini è cresciuta con l’esperienza all’estero (in Olanda, ndr), sia fisicamente che tecnicamente. Giocare fuori dall’Italia porta sempre benefici, infatti lei era già forte, ora lo è di più. Per quanto riguarda Peretti c’è poco da dire: è la mia giocatrice preferita della squadra e affermo senza dubbio che lei è da Serie A».

Da attaccante a centrocampista: cosa ne pensa di Zoe Caneo?
«Zoe è molto forte a centrocampo. Anche se è difficile cambiare ruolo, lei sembra si sia adatta bene. Si sa muovere come una giocatrice abituata a giocare a centrocampo, vede il gioco e sa fare ottime aperture per le compagne d’attacco. Migliorerà ancora».

Dal mercato sono arrivate due sue vecchie conoscenze: Martina Gelmetti e Desirè Marconi. Che giocatrici sono?
«Gelmetti, è una delle giocatrici che più mi ha impressionato. Non solo ha giocato in Serie A, ma anche vinto all’estero, in Svizzera. È una lottatrice e non si tira mai indietro, quindi sarà utilissima per la Fortitudo. Lo stesso vale per Marconi: bisogna solo lasciarle un po’ di tempo per riprendersi dall’infortunio al ginocchio, poi darà una gran mano alla squadra».

Domenica 3 settembre si incontreranno in Coppa Italia Agsm Verona e Fortitudo per la gara di andata del primo turno: da doppia ex che partita si aspetta e qual è il suo pronostico?
«Sarà una bellissima partita e spero di riuscire a vederla. Quest’anno il Verona ha tante giovani, la Fortitudo ha giocatrici che stanno facendo velocemente esperienza; direi che il risultato è abbastanza incerto, credo che se la giocheranno ad armi pari. Forse potrebbe esserci un pareggio, anche se io tiferò per il Mozzecane e non mi dispiacerebbe un bel 2-0 proprio per la Fortitudo».

Cos’hanno rappresentato per lei la Fortitudo Mozzecane e il Verona (ex Bardolino)?
«Il Bardolino è stata una squadra davvero importante perché mi ha fatto esordire in Serie A e mi ha fatto arrivare in Nazionale (under 19, ndr); sono cresciuta in modo particolare nell’esperienza al Bardolino.  Il Mozzecane è stato ugualmente un club fondamentale, in quanto mi ha aiutato a ripartire da zero dopo una situazione molto difficile. Devo un grazie alla società gialloblù per come si è comportata con me. La seconda esperienza al Verona, invece, è andata meno bene: qualche problema societario e pochi minuti in campo».

Credit Photo: http://fortitudo.org/