Credit: Sassari Torres

Buone notizie in casa Torres: il venticinquesimo turno della Serie B Femminile fa da garante ad una vittoria delle atlete guidate dal mister Elio Garavaglia; il risultato raggiunto in questa fase, con il quale si sono imposte davanti al padrone Ravenna, pone fine al pensiero della zona retrocessione ed apre le porte alla salvezza, grazie ai tre punti conquistati, provenienti da un 3-1 in partita.

L’avvio al “Dini e Salvalai”, però, si rivela complicato per le sassaresi che subìscono immediatamente una rete: la reazione al 9′, però, vale doppio, poiché in tutta risposta, Adam conclude in porta avversaria senza sbagliare, apportando modifiche al risultato. La continua spinta sarda sfocia in molteplici occasioni nel corso della partita (vedi quella di Wagner che tenta la rimonta e di Poli che crea difficoltà alla difesa avversaria), fino al fischio del primo tempo, concluso senza particolari sussulti ma con le rossoblù particolarmente pressanti.

Inizio di seconda frazione con ritmi blandi, tant’è che il primo rischio della ripresa arriva solamente al 57’ con la neo entrata Carrer: l’ex rossoblù, liberandosi bene al centro dell’area, con un destro in girata prova a battere Deiana che senza problemi fa suo il pallone. La Torres, senza esitazione, arriva alla rete del vantaggio con Iannazzo al 63′: la numero 14, inserendosi con furbizia tra le maglie del Ravenna e servita con precisione da Poli, batte Vicenzi. Non accontentandosi, soli 11 minuti dopo, Poli, chiude definitivamente lo scontro con il tris: indubbiamente di spicco durante l’intero scontro, dal limite dell’area, con un mancino preciso, insacca il pallone a fil di palo mettendo la sua personale firma.

A -3 dalla fine del secondo “half” saranno le padrone di casa a provare almeno ad accorciare le distanze, senza però riuscire nell’intento.

La Sassari Torres ritrova, così, il sorriso dopo un periodo di alti e bassi, mettendosi in sicurezza al tredicesimo posto a quota 20 punti.
Prossima gara? Quella col Brescia, che sarà ospite del Basilio Canu di Sennori.