Photo Credit: Independent

Stephanie Galluccio, attaccante dal gol facile con molti campionati di Serie B e Serie C Nazionali alle spalle, ora in forza all’Independent, si è raccontata ai nostri microfoni. La calciatrice a disposizione di Elio Aielli ha toccato diversi temi, ripercorrendo la sua carriera fino ad arrivare alla stagione attuale con il club campano.

Partiamo dalle radici, com’è nata la tua passione per il mondo del calcio? C’è qualcuno fra i grandi interpreti del tuo ruolo a cui ti ispiri?

“La mia passione per il calcio è nata all’età di 4 anni grazie a mio padre, avendo una struttura sportiva in gestione sono cresciuta proprio lì, in un campetto verde con una palla tra i piedi. Come calciatore mi ispiro molto a Higuain, ricopro il suo stesso ruolo, mi piace giocare spalle alla porta come sapeva fare lui e abbiamo una cosa in comune: la fame di far gol”.

Qual è stato il momento più bello che hai vissuto nella tua carriera?

“I momenti più belli sono stati alla Domina Neapolis in quanto è stata la mia prima vera squadra femminile. Lì sono cresciuta a livello mentale e a livello calcistico, mi ha permesso di vivere emozioni belle e brutte anche al di fuori del campo. Per quanto riguarda il momento più bello della mia carriera è stato il mio esordio in Serie B contro il Bari: entro segno e faccio vincere la mia squadra. Avevo soltanto 14 anni”.

Passiamo all’Independent. Finora 3 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta. Come giudichi il vostro inizio di campionato? C’è qualcosa da migliorare?

“Credo che quest’anno si respiri un’altra aria, vedo una squadra cresciuta sotto l’aspetto mentale, una squadra che ci crede e che lotta fino alla fine. Sono molto soddisfatta del nostro inizio, siamo partiti con il piede giusto e con la giusta mentalità per dire la nostra anche quest’anno. Sicuramente c’è sempre qualcosa da migliorare, se pensiamo di essere già arrivate e ci culliamo vuol dire che gli obiettivi che ci siamo prefissati non li porteremo al termine. Bisogna sempre pretendere il massimo e dare il massimo se si vuole migliorare e alzare l’asticella”.

Quali sono, invece, i punti di forza della vostra questa squadra?

“Il punto di forza della nostra squadra secondo il mio modesto parere è la forza del gruppo: se si ha un gruppo solito di base, la tecnica, l’esperienza passano in secondo piano. Ovviamente, ritengo che sia un gruppo valido anche tecnicamente e penso che quest’anno potremo toglierci tante soddisfazioni”.

Quali sono gli obiettivi di questa stagione? Può l’Independent (ora al quarto posto) continuare a puntare ai vertici della classifica anche in prospettiva futura?

“Penso che ce la giocheremo con tutte e non abbiamo paura di nessuno. Abbiamo allestito una rosa all’altezza di questa categoria e penso si possa anche insistere ulteriormente per raccogliere più di quanto raccolto gli anni scorsi”.

Secondo il tuo parere, quali sono le squadre che si contenderanno la vittoria del campionato?

“Per me sarà il Trastevere a vincere il campionato 23/24, le altre squadre sono rispettabilissime e competitive, ma per quanto riguarda quest’anno penso non ci sia storia. Sono convinta della forza del gruppo e faccio il tifo per loro, ma soprattutto per il grande capitano Alice Ferrazza, nonché una delle mie più grandi amiche e compagna di squadra del Lady Terracina Beach Soccer. Tifo per loro, sì, ma noi ci crederemo fino alla fine e speriamo di arrivare più in alto possibile”.

Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.