La sconfitta della Freedom FC Women sul campo della San Marino Academy non può e non deve lasciare strascichi, seppur la squadra si senta per certi aspetti defraudata per quanto avvenuto sul terreno di gioco. Ai microfoni di Be.Pi TV, al termine della partita, hanno rilasciato le loro dichiarazioni sia il tecnico Michele Ardito, sia la marcatrice Adriana Martín, che aveva aperto l’incontro.

Michele Ardito: “La Freedom esce a testa alta da questa partita, perché se c’è una squadra che ha giocato a calcio e meritava di vincere eravamo proprio noi. Un rigore regalato (ma questo fa parte del gioco), e due rigori non dati a noi perché è giusto guardare le immagini, si vede cosa non hanno dato a noi. Poi chiaramente abbiamo subito l’unico tiro in cui potevamo gestire meglio in quella situazione. Abbiamo preso il secondo gol, però la prestazione da parte della mia squadra c’è stata. Abbiamo giocato per 95 minuti addirittura, ci hanno fatto giocare in 10, un altro errore secondo me (basta guardare le immagini), e lì capisci tante cose. Questa è una squadra che comunque, con tutte le problematiche che ha, oggi (sabato, ndr) ha giocato a calcio, ha espresso un grandissimo calcio. Io alle mie ragazze posso tanto dire che la matematica ancora non c’è, quindi lottiamo, si va avanti, e ritorniamo in campo mercoledì. Chi si aspetta che la Freedom molli ha sbagliato, perché oggi (sempre sabato, ndr) l’abbiamo dimostrato, che anche con tante situazioni a sfavore, perché il calcio è questo, la Freedom non concede niente. Quindi pronti, via, ripartiamo a testa alta mercoledì“.

Abbiamo sfiorato il 2-2 e potevamo fare il 3-2. Tante situazioni in area di rigore, purtroppo, dobbiamo calciare in porta. Noi siamo arrivati troppe volte, e questa voglia di giocare non ci ha aiutato. Ma io continuo a dire “riguardatevi le immagini” e capite oggi che partita abbiamo perso. Il pareggio non ci stava neanche bene, onestamente era stretto per quella che è stata l’espressione del gioco di questa squadra. Purtroppo abbiamo queste ragazze che stanno lottando allenamento su allenamento, e andiamo avanti così. Ma ripeto: non dobbiamo fare drammi perché la prestazione c’è stata, come c’è stata contro l’Arezzo, come c’è stata, magari un po’ meno, contro il Bologna. Il problema è che a situazioni sempre di parità, chissà come mai, viene fuori sempre svantaggiata la Freedom. E quindi questo mi dispiace moltissimo. Però la mia squadra non molla, e mercoledì saremo più agguerriti di oggi“.

Questa squadra paga la poca esperienza in alcune situazioni. L’abbiamo visto, hanno giocato a falciarci. Questo mi dispiace, bisogna dirlo, perché tante situazioni non sono state viste, e quindi quando giochi così, quando molte ragazze affrontano questo campionato anche per la prima volta, paghi questo scotto. La squadra è molto arrabbiata, e questo è un buon segno, perché vuol dire che sentiamo questo peso. Abbiamo perso un primo big match, ma ce la siamo giocata. Ripartiamo mercoledì“.

Adriana Martín: “Devo dire che abbiamo iniziato questa partita molto convinte di quello che c’era da in gioco, e con la consapevolezza che erano tre punti molto importanti per noi, e poi non so che è successo. Abbiamo iniziato molto bene questa partita con quella fame che abbiamo parlato nello spogliatoio, però poi non so se non abbiamo saputo chiudere la partita come si doveva, però loro ci hanno pressato di più, e noi ci abbiamo andato indietro”.

“Secondo me dobbiamo essere un po’ più cattive e chiudere questa partita dopo il primo gol. È vero che secondo me siamo una squadra che può giocare molto bene, che può giocare molto meglio di quello che abbiamo fatto oggi (sabato, ndr). E invece abbiamo mollato, non so, non eravamo convinte dopo il primo gol di andare per questa partita“.

Il destino è nelle nostre mani, assolutamente, ci sono ancora tante partite. Ci sono tanti punti in gioco, e soprattutto questa prossima in casa che noi sappiamo che dobbiamo essere forti in casa e non lasciare prendere punti a nessuno. Quindi dobbiamo stare con la testa già messa a mercoledì per giocare contro il Tavagnacco, che è anche uno scontro diretto. E convinte, con il coraggio con cui sempre abbiamo giocato“.