All ends with beginnings? Il giro di boa tra vecchio e nuovo anno porta con sé, come ogni 365 giorni (ed eventuale recupero), il consueto plot di rinnovate speranze e nuovi ardori, vecchi propositi e inusitati auspici. Un ensemble di pensieri e parole saldate da uno, anzi due, minimi comun denominatori concettuali: lavoro e dedizione. Ingredienti base per riannodare il filo sospeso tra le innocenti evasioni del periodo natalizio e l’ineluttabile ritorno al realtà; elementi che da sempre permeano la cultura sportiva delle Tose, protagoniste anche durante le Feste di dure sessioni di preparazione per mantenere la condizione e affrontare al meglio il pronto ritorno alle dinamiche del campionato già nella prima domenica del 2019. Un’Epifania dai tratti quasi esotici, scandita dal recupero della sfida valida per la 3a Giornata del Girone B di Serie C – originariamente rinviata per maltempo ad inizio novembre – contro l’Atletico Oristano, squadra fanalino di coda del raggruppamento a quota 3 punti (peraltro conquistati a tavolino, grazie alla penalizzazione inflitta alla Riozzese per il match non disputato poco prima di Natale).

Al di là degli eloquenti pronostici sulla carta, è l’erba – con tutte le proprie inopinate dinamiche – l’unico vero terreno di confronto nell’arco dei famigerati 90′. Mister Fabio Toffolo – da collaudatissimo uomo di campo – lo sa oltre ogni ragionevole dubbio e per questo, per il testa-coda contro le sarde nell’eccezionale cornice casalinga del “Chiaradia” di Cordignano, ripropone il proprio classico starting XI delle ultime uscite con l’eccezione di Giovanna Coghetto in luogo dell’assente Adriana De Martin. Con Capitan Francesca Da Ros e Margherita Zanon convocate ma in pura sostanza ancora ai box, nel 4-2-3-1  dal profumo sempre più intenso di 4-3-3 – il condottiero friulano conferma dal 1′ come esterno alto la sempre più in crescita Alice De Val, con Coghetto sul lato opposto e il super jolly Vanessa Stefanello libero di creare e spaziare alle spalle di sniper Natasha Piai, back to roots da terminale offensivo. Con Sua Saggezza Laura Tommasella – in forma a dir poco strepitosa, fascia al braccio al braccio e numeri alla mano – e la pragmatica Valentina Foltran come sempre a comandare la linea mediana, la retroguardia telecomandata dal Generale Giulia Reginato è irrobustita as usual dai Colonnelli Michela Martinelli e Karin Mantoani al centro e dai Maggiori Monica Furlan e Alissa Padovan nel “reparto corse”. In casa Oristano, mister Luca Suella si presenta per il tour de force in terra veneta – 3 partite in 7 giorni, in case delle altrettante protagoniste regionali nel girone –  con un interessante mix tra ragazze agli esordi e giocatrici esperte – tra cui spicca la top scorer Maura Mattana – vogliose di dimostrare i margini di crescita del pallone rosa nella seconda isola più estesa del Mediterraneo. Regione peraltro riccamente protagonista nella storia del calcio femminile italiano, visti i 7 scudetti conquistati dalla Torres a cavallo tra i primi anni ’90 e l’inizio del decennio in corso.

Con il giusto entusiasmo e la necessaria sfrontatezza, sono proprio le ospiti in completo giallo a firmare la mia prima conclusione del match verso la porta dopo 270 secondi con la numero 95 Grassino, al termine di una buona combinazione al limite dell’area: il destro non è irresistibile e Ciuki Reginato controlla senza affanni, ma è la riprova che è la testa prima di tutto a dover fare la differenza, sempre. Attitudini mentali superiori, come quelle del pendolino Alice De Val, ormai libera in corpo e anima dagli spettri del passato e capace di tornare ad assaporare anche la gioia della realizzazione personale, dopo oltre due anni e mezzo di caparbia lotta e immensi sacrifici. La numero 7 rossoblù sblocca la contesa al minuto 11 con una spettacolare acrobazia a centro area su traversone da destra di Stefanello, una prodezza dal sapore “tottiano” – vedasi la rete dell’ex capitano della Roma nel derby con la Lazio del gennaio 2015 – per l’appassionata tifosa giallorossa tra le fila del Permac. Il vantaggio vittoriese, di fatto, stappa la partita come un Prosecco ancora al fresco dalla notte di San Silvestro; ma l’estremo difensore sardo Patta non vuole figurare come semplice sparring partner in un pomeriggio ad inevitabile alta densità di affondi rossoblù e al quarto d’ora è due volte prodigioso, prima sulla girata di Coghetto all’altezza del dischetto e sul calcio d’angolo a seguire sull’inzuccata praticamente a botta sicura di Mantoani al limite dell’area piccola. Per pervenire al raddoppio ci vuole dunque un’altra invenzione non banale, direttamente dall’illuminante repertorio tecnico della più esperta fra le Tose in rosa: il filtrante d’esterno di capitan Tommasella per lo scatto in profondità di De Val, al 26′, è un cadeau preziosissimo che l’ex Tavagnacco trasforma in oro zecchino con altrettanta tecnica e pragmaticità. 2-0 e – ça va sans dire – prima doppietta di ADV in maglia rossoblù. Il Permac aumenta ulteriormente i giri del proprio motore, al necessario scopo di chiudere a doppia mandata la pratica già entro il doppio fischio di metà tempo del signor Pileggi di Bergamo. Al 40′ è ancora la “geometra” Tommasella ad aprire il compasso da oltre quaranta metri e ad inventare un altro perfetto traversone, questa volta per il puntuale stacco di testa della compagna di reparto Foltran in proiezione offensiva: pallone a scavalcare Patta, questa volta non irreprensibile nella scelta del modus operandi, e 3-0 rossoblù, con relativo primo centro stagionale per la numero 10 di Pieve di Soligo. Nel sottofinale di tempo, a 20 secondi dal gong, arriva anche la rete del poker a firma Coghetto, la più lesta – tra le protagoniste di una confusissima azione di batti e ribatti innescata da Martinelli nel cuore dell’area sarda – ad avventarsi sulla sfera e a spingerla da pochi passi alle spalle di Patta.

Rincuorato dal confortante esisto di metà contesa, mister Toffolo offre tempo e spazio ad inizio ripresa al secondo portiere Chiara Da Ronch e al terzino Carlotta Gava in luogo degli alfieri Reginato e Padovan. La numero 3 rossoblù, fresca di ingresso nella maggiore età e desiderosa di aumentare il proprio bagaglio d’esperienza in Prima Squadra, paga l’ingresso in campo con una certa foga intervenendo in ritardo sulla 6 sarda Mattana in piena area di rigore rossoblù. Penalty, dal dischetto è proprio Mattana a spiazzare di piatto destro Da Ronch firmando il gol della bandiera per la compagine dell’Alto Campidano. Il sussulto d’orgoglio sardo non placa la sete realizzativa del Permac, che al 53′ trova il quinto centro con la zampata di Nata Piai a perfetto suggellamento della sgroppata solitaria di Stefanello sull’outmancino: decimo centro in nove presenze per la bomber di Mareno di Piave. Mella e Zanella, rispettivamente per Stefanello e Foltran, regalano forze fresche agli assalti rossoblù, arginati al quarto d’ora da una superba risposta di Patta sulla botta della solita De Val da pochi passi. Dopo un’altra occasionissima non perfezionata a porta vuota da Piai, sull’ennesimo miracolo di Patta a negare l’incornata vincente a Martinelli, le Tose pervengono al 6-1con Kekka Zanella, fortunata nel rimpallo iniziale su Loddi ma abile nel far fuori la 4 sarda nel successivo dribbling prima di infilare imparabilmente l’estremo difensore ospite. Con l’ingresso di Carlotta Modolo, capitano della formazione Juniores, per De Val il Permac chiude il pomeriggio all’insegna della linea verde; la stessa tonalità semaforica che trova Giovanna Coghetto sulla fascia destra al 78′ prima di depositare in rete il punto del 7-1, valido per la seconda doppietta personale stagionale. Due minuti dopo le rossoblù protestano per un presunto fallo da rigore di Patta su Modolo non fischiato dal signor Pileggi, poco male perché altri 60 secondi dopo la classe 2000 in maglia 92 va a prendersi di testa la propria gioia personale – la seconda in carriera tra la Tose – cesellando di testa il terzo assist di giornata di Tommasella. L’8-1 suona forte e chiaro ma non definitivo, Coghetto di destro su azione personale e Martinelli di testa su punizione di Piai centrano il montante della porta di Patta, prima del nono e definitivo sigillo a firma Ilaria Mella all’ultimo giro d’orologio, il primo da Tosa dopo il magnifico score realizzativo collezionato tra le under.

Su un campo ghiacciatissimo, le Tose pattinano con facilità verso i primi 3 punti dell’anno, proiettandosi verso lo scontro diretto del Barison contro la Riozzese con 4 lunghezze di vantaggio rispetto alle più dirette rivali in classifica. In una domenica da cuori forti e nervi saldi conterà, come sempre e più che mai, l’apporto di tutti la Red&Blue Army, per aumentare ilgap e continuare a sognare in grande e in 4K. Fuori i secondi.

VITTORIO VENETO – ATLETICO ORISTANO 9-1 (11’ De Val, 26′ De Val, 40’ Foltran, 44’ Coghetto, 49’ Mattana (R), 53’ Piai, 74’ Zanella, 78’ Coghetto, 80’ Modolo, 89’ Mella)

VITTORIO VENETO: Reginato (46’ Da Ronch), Martinelli, Mantoani, Padovan (46’ Gava), Furlan, Tommasella, Foltran (66’ Zanella), Stefanello (53’ Mella), Piai, De Val (71’ Modolo), Coghetto. (Zanon, Tomasi, Trevisiol, Da Ros). All: F. Toffolo

ORISTANO: Patta, Meloni, Loddi, Madau, Barrocu, Mattana, Catte (83’ Scalas), Marcangeli, Grassino, Deriu, Maver (89’ Cadoni). (Sotgia). All: L. Suella

Arbitro: Luca Pileggi di Bergamo

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto