Tutte le giovani calciatrici del Settore Giovanile gialloblù sono a casa, #IORESTOACASA cede il passo a #DISTANTIMAUNITI se si parla di una squadra. Si può continuare ad allenarsi, anche fra le mura domestiche, seguendo i consigli dei propri allenatori, nonostante la stagione sia stata sospesa definitivamente e, allo stesso modo, gli allenatori ne possono approfittare per studiare e prepararsi al meglio per il futuro. Chiudono questa rubrica, tracciando il percorso compiuto nel corso della stagione, l’allenatore Luca Bittante e Fabio Tommasi per la formazione Under 19.

LUCA BITTANTE
Under 19, un gruppo ‘nuovo’ nella realtà dell’Hellas Verona Women: come lo ha trovato?
Ho trovato un gruppo composto, innanzitutto, da ragazze di età diverse: una squadra che sicuramente dimostra di avere delle buone qualità su cui lavorare e di questo va dato merito al lavoro svolto da Bendinelli e da Tommasi“.

Si è creato un gruppo solito e unito, con il tempo?
Sicuramente. Le ragazze arrivano da realtà calcistiche diverse, per questo all’inizio non tutte si conoscevano. Credo che mettere insieme un gruppo nuovo sia in effetti la difficoltà maggiore da affrontare, al di là dell’aspetto tecnico-tattico: per questo motivo il lavoro fatto all’inizio è stato importante e fatto bene. Si tratta di una squadra giovane e tecnicamente valida, che sicuramente darà tante soddisfazioni a tutto l’ambiente gialloblu, ma senza dimenticare quanto lavoro ci sia da fare“.

Gli aspetti da migliorare e quelli positivi da implementare?
Nel calcio c’è sempre da migliorare e lo si deve fare in qualsiasi categoria. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico si stavano impegnando non poco attraverso le indicazioni di Fabio Tommasi, mentre tra gli aspetti da migliorare sicuramente quello della mentalità è il fattore meno trascurabile“.

Gli obiettivi di questo gruppo: quali erano e quali saranno?
Il nostro obiettivo primario deve essere quello di mettere le ragazze nelle migliori condizioni per migliorare, perché possano fare il massimo mettendo in pratica le indicazioni che noi diamo loro in settimana. Di conseguenza è importante lavorare sui punti meno consolidati, dati ricavati dopo un’analisi puntigliosa post-partita. Vedere le ragazze consapevoli della propria crescita personale e di gruppo credo sia la soddisfazione maggiore“.

È rimasto in contatto con le ragazze nonostante la situazione presente e che tipo di lavoro era stato predisposto?
Le ragazze hanno un punto di riferimento per la parte atletica che è Tommasi, si basano dunque sul programma che viene loro fornito e su cui ci siamo accordati. Per il resto io non posso che augurarmi che questo momento se ne vada velocemente e che, all’inizio della prossima stagione, si possa riprendere il percorso interrotto“.

FABIO TOMMASI
Il tuo lavoro di supporto all’allenatore?
In campo mi adatto a seconda delle esigenze del mister, secondo l’aspetto della preparazione atletica o secondo il profilo del maestro di tecnica. L’importante, quindi, una volta individuata la figura di cui ha più bisogno la squadra, è trovare l’equilibrio secondo cui essere più efficaci possibile nel lavoro con loro. Al momento del cambio d’allenatore abbiamo deciso di mantenere un metodo non troppo distante a quello a cui erano abituate le ragazze e, in questo, ho trovato la collaborazione di mister Bittante“.

I progressi della squadra durante l’anno?
Questa squadra è stata capace di affrontare diversi cambiamenti, all’inizio devo ammettere che non è stato semplice perché si trattava di un gruppo completamente nuovo e abbiamo cercato di farle sentire unite attraverso il gioco, la convivialità e lo spogliatoio. Il nostro lavoro è focalizzato alla preparazione di un gruppo di ragazze che possano essere pronte, un domani, ad affrontare al meglio un campionato Primavera. La sfida non sta molto, dunque, nella crescita, ma nell’adattamento in una rosa anagraficamente variegata, nel lavoro settimanale o nel confronto con Under 17 e Primavera stessa. A questa età la scelta di mantenere l’attività in questo sport è una scelta importante, considerati gli impegni scolastici, quindi può gestire al meglio questo doppio impegno solo chi veramente ha grande passione per il calcio“.

La collaborazione con gli altri membri dello staff?
È stato un lavoro che ha portato i suoi frutti: non conoscevo nessuno di loro ad inizio anno e posso dire che tutti mi hanno dato molto a livello umano, da Sofia a Matteo. Ho conosciuto Raffaele prima e Luca poi, posso dire che ci siamo impegnati moltissimo tutti per le ragazze, ognuno con il proprio specifico lavoro. Non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma non possiamo che essere soddisfatti sapendo che tanti aspetti comportamentali, tecnici o tattici, come abbiamo potuto vedere partita dopo partita, siano andati sempre migliorando“.

Le raccomandazioni in questo periodo?
Non è stato facile per nessuno rimanere a casa fino a qui, specie nel lavoro che si doveva svolgere. Noi abbiamo offerto alle ragazze un lavoro tecnico, a seconda degli spazi a disposizione con il pallone, e un lavoro fisico, per mantenere una buona condizione, visto che ancora non sapevamo se avremmo o meno ripreso a giocare. Le ragazze hanno adattato il loro lavoro in base alle loro disponibilità. Noi però sappiamo che la cosa più importante è la speranza di rivederci presto in campo, lo faremo sicuramente quando ci sarà la possibilità di farlo in massima sicurezza, perché l’Hellas è una bella famiglia“.

Credit Photo: Hellas Verona Women