La Juventus porta a casa la SuperCoppa Italiana, battendo di misura il Milan, per 2 reti ad 1 ed il tecnico Joe Montemurro alla sua prima finale è lieto di archiviare questo titolo per una grande società.

“Sono molto orgoglioso del mio gruppo, dichiara Joe, poiché sono loro che hanno trovato la forza di andare avanti e conquistare questo trofeo: le Finali sono così, ci sono dei momenti ed emozioni rispetto a gare di campionato. Sinceramente il primo tempo non mi è piaciuto, abbiamo concesso tantissimo agli avversari, e non abbiamo travato spazi e ritmi che servivano. Poi il secondo tempo mi è piaciuto di più poiché l’inizio è stato più aggressivo con molte occasioni sotto porta.

Il Milan è stato molto tosto, creandoci molte difficoltà, nelle ripartenze ci ha fatto molto male e devo fare i complimenti al mister Ganz per il suo lavoro, anche se siamo noi a non aver fatto le scelte giuste, un Milan che è cresciuto molto con lavoro ed è stato un match molto equilibrato e confermo i miei complimenti. Ho notato una differenza tra questa formazione rispetto alla gara casalinga contro le rosso-nere: loro pressavano molto di più, non singolarmente ma come squadra, ed aspettavano per ridurci gli spazi che ovviamente a noi piace giocare attraverso questi spazi, e non tra le linee, e questo ci ha creato molto disagio”.

Montemurro ci confida che la Juventus è una Società che conquista così tanti titoli, in sole cinque stagioni, poiché ha le basi solide fuori dal campo: l’organizzazione è solida con le idee chiare e con modi di fare molto positivo che si sente e si vede in questa società. Noi abbiamo le idee chiare ed il nostro livello sul campo è in questa linea.

In queste ore ancora molto calde, per un virus che determina ancora contaminazioni anche nel mondo del pallone, con la paura di restrizioni ed ancora riduzioni del pubblico sugli spalti dopo questa gara di SuperCoppa il tecnico ci conferma: “siamo due anni che stiamo combattendo con questa pandemia, per trovare una via giusta, ma purtroppo NON c’è, non c’è una via giusta per uscire, e allora è una situazione che mese per mese bisogna pensare a come gestirla. Posso dire che non posso commentare le leggi ed i regolamenti governativi, se non attenermi ai tali, e l’unica situazione è giocare a calcio.

Per me è GIUSTO GIOCARE a pallone e stò cercando di trovare una normalità per cercare di uscirne al più presto possibile!”.

Sono tante le occasioni fallite dalla Juventus in questa gara, per chiuderla anche prima del gol di Cristiana Girelli, ed è mancata la precisione sotto porta: “nel primo tempo ci sono state delle scelte di gioco sbagliate, tante occasioni sbagliate a mio avviso per mancanza di preparazione nel ritmo di gioco: normalmente con tre o quattro allenamenti poi fai la partita. Oggi si vedeva che il nostro ritmo era molto più basso del solito e poi abbiamo sbagliato. Poca concentrazione e sbagliato i tiri con la palla.

Oggi Lenzini è stata una delle migliori in campo, ed ha una classe di gioco che mi piace molto, anche prima di vederla in campo ho osservato le sue qualità e nella tecnica e molto aggressiva su ogni azione e penso avrà un futuro molto roseo anche in chiave di Nazionale. Sono anche felice per Cernoia, che veniva da un infortunio che la lasciata fuori squadra per un pò di tempo, adesso deve trovare il suo giusto ritmo per rientrare con noi e con tutta la squadra a pieno regime”.

La Juventus riparte il nuovo anno con un “Trofeo in più in bacheca” e molta voglia di fare bene sia in Campionato che in Champions.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.