Una semifinale secca quella della SuperCoppa Italiana tra la Juventus ed il Sassuolo, da dentro o fuori, che si gioca subito dopo l’altro scontro già terminato a Latina tra La Roma ed il Milan e che ha visto la sorprendente vittoria delle rosso-nere.

Un incontro che prende ancora più valore tra queste due formazioni: che daranno il massimo, con una Juve danneggiata dal Covid e costretta a rivedere nella difesa alcune pedine di notevole importanza, per la rivelazione Sassuolo che ha preparato molto questa partita è sarà pertanto uno scontro avvincente.

La Juventus con un tridente d’attacco che vede schierate dal primo minuto Staskova, Girelli e Bonansea dove le ragazze di Montemurro cercheranno di rompere il muro nero-verde. Un 3-4-3  Juventino contro il 3-5-2 del Sassuolo, con in panchina Sofia Cantore un pò acciaccata, ma che in corso d’opera verrà certamente utilizzata da Piovani.

Sassuolo che introduce un modulo coraggioso e molto giovane che cerca una rivincita del campionato, persa in casa nel girone di andata, ma preparate per questa sfida che vale molto.

Inizio gara di studio tra le due formazioni dove le undici di mister  Piovani giocano un ottimo giro palla e si portano avanti con scioltezza, le bianco-nere sebbene favorite non dovranno sbagliare nulla e giocare negli spazi stretti nella granitica difesa del Sassuolo. La pioggia regala sul campo di Benito Stirpe un fattore di rischio in più: il campo e molto viscido ed occorre maggior precisione nei passaggi.

Dopo appena dieci minuti la vecchia signora passa in vantaggio con Amanda Nilden, brava a chiudere con forza la palla alle spalle di Lemey, ma giusto il tempo di rimettere la palla al centro ed il Sassuolo è bravo a pareggiare l’incontro con la Scozzese Lana Clelland: la migliore in campo. Una reazione molto positiva per le ragazze di Piovani che portano in equilibrio, da subito, la partita dimostrando carattere e buon gioco.

Montemurro chiede a Pedersen di dare una mano alle retrovie, alzando Nilden, poichè in fase difensiva la Juve resta in difficoltà quando con il contropiede le avversarie si portano in avanti. Buona la gestione di palla tra le due formazioni, con il centro campo che la fa da padrone, dove si creano quasi tutte le azioni di ripartenza. Piovani sempre in piedi, nella sua area di campo, continua a caricare le sue ragazze e sembra che la pioggia non le dia particolarmente fastidio. La lotta in campo è serrata e la gara è molto bella con ritmi di gioco altissimi che pare una già una finale.

Nel finale un passaggio indietro al portiere, coglie fuori dai pali Lemey, e la palla rimbalza miracolosamente sul palo, con Cristiana Girelli che arriva sul pallone: ma in ritardo non riesce ad imprimere il tocco finale a rete.

Una prima parte di gioco che si chiude in netta parità, con merito per entrambe le formazioni, sempre attente alle ripartenze con chiusure precise e marcature strette e sicure con tutto ancora da decidersi ed un risultato ancora molto aperto.

Ripresa che vede la Juventus cercare di portare pressione alle avversarie ed a cercare di imprimere il gioco. Tanto lavoro di sacrificio e molta grinta agonistica in campo ma le conclusioni a rete sono sempre poche, dove si evidenzia molta tattica, ma con finalizzazioni di poco rilievo.

Con l’ingresso di Sofia Cantore il Sassuolo cercherà di rompere questo equilibrio ma è ancora la Juve ad avere, tra i piedi di Cristiana Girelli l’occasione più ghiotta, destro che però sfiora il palo alla destra di Lemey.

Montemurro inizia la girandola dei cambi: con l’ingresso di Lisa Boattin mentre il Sassuolo prosegue il riscaldamento delle sue ragazze della panchina con il risultato sempre fermo sul 1 a 1. Il tempo trascorre veloce e Piovani chiede concentrazione per mantenere campo e sopra tutto il risultato, che sembra portare fiducia, anche perchè in caso di parità per le semi-finali si andrebbe direttamente ai calci di rigore e dunque si deciderebbe la gara dagli undici metri.

Mentre il tecnico bianco nero concede spazio a Lina Hurtig e a Sara Gama, con l’uscita di Rosucci e Nilden, per dosare le energie in campo e cercare di chiudere la partita nei minuti finali.

La spinta e la pressione della Juventus porta al tiro Caruso e Rosucci ma le conclusioni sono poco efficaci e Lemey neutralizza.

Francesco Carrione, decide che la gara può terminare, e con i tre fischi porta le due formazioni alla roulette dei calci di rigore.

Le due formazioni si consultano brevemente ad anello, per un rapido consulto, e poi tutti pronti per posizionare la palle sul dischetto degli undici metri. Inizia il confronto la Juventus con Lisa Boattin che si fa parare il tiro, mentre Clelland buca Peyraud.

Sara Gama non sbaglia mentre Sofia Cantore calcia sui guantoni di Pauline è il tutto ritorna in parità. Girelli non perdona, così come Mihashi, e subito dopo in rete Bonansea mentre Philtjens calcia debole e la Juve passa in finale.

Termina con la vittoria della Juventus ma con un grande Sassuolo che ha giocato una gara alla pari fino alla fine, meritando molto, e solo per una rete di scarto deve cedere alla vecchia signora.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.