Di tattica si parla spesso, ma alcuni termini del gergo calcistico non sempre sono chiari a tutti. In questa settimana di pausa per le nazionali, cogliamo così l’occasione per riordinare le idee e spiegare alcune delle espressioni più importanti e utilizzate dai vostri Mister.

TRANSIZIONE E CONTROPIEDE
Una delle distinzioni più nebulose e diplomatiche entrate nel gergo del calcio. Il contropiede è quel ribaltamento del fronte attuato da una squadra che passa repentinamente dalla propria difesa all’attacco avversario. La transizione è una dinamica simile, soltanto che derivata da un recupero di palla più alto (ovvero maggiormente distante dalla propria porta). Da anni, però, alcuni allenatori parlano delle transizioni operate dalla propria squadra cercando di far dimenticare che si tratta di un contropiede vero e proprio. Un termine che non piace e puzza un po’ troppo di “catenaccio”.

MODULO O SCHEMA?
Ebbene sì, non si tratta di sinonimi per quanto molti addetti ai lavori continuino a confondere i due termini. Il modulo è lo schieramento scelto da un allenatore per la propria squadra, lo schema è quella situazione di gioco provata a tavolino. Quindi il 4-3-3 (come il 3-5-2, il 4-4-2 e via dicendo) è un modulo e non uno schema.

PALLA COPERTA E PALLA SCOPERTA
Una delle espressioni più ricorrenti nelle telecronache degli ultimi anni, pronunciata spesso e volentieri dalle voci tecniche. Se ne parla spesso, ma poche volte si spiega di che cosa si tratti. Proviamoci. Come palla scoperta si intende quella situazione di gioco in cui chi attacca portando la sfera guarda frontalmente la porta avversaria. Al contrario, la situazione di palla coperta è quella in cui chi attacca e porta la sfera dà le spalle alla porta avversaria. A seconda che il portatore di palla “copra” o “scopra” la palla, deve cambiare il modo di muoversi della difesa. Che nel primo caso può applicare il fuorigioco, alzando la propria linea. E, invece, a palla scoperta deve pensare soprattutto a coprire lo spazio. Il motivo? Presto detto. Se il portatore di palla può vedere il movimento dei propri compagni, ha un tempo di gioco in meno per lanciarli a rete. Se è a palla coperta – e deve presumibilmente girarsi per servire un compagno – rende la propria azione decisamente più lenta. Un tempo di gioco di cui può e deve approfittarsi la difesa.