Sono molti i progetti calcistici femminili che stanno subendo un processo di crescita sostanziale, soprattutto nelle isole caraibiche. Da Haiti a Trinidad e Tobago, dalla Giamaica alla Martinica. Una nuova arrivata in questo gruppo è la selezione delle Bermuda. Le nazionali giovanili hanno già conquistato molti titoli, uno su tutti il campionato CONCACAF Under 15 nel 2018. La prima squadra è ancora a secco di trofei , ma con il tempo hanno aumentato il loro livello arrivando a disputare la finale delle qualificazioni alla Women’s Championship CONCACAF (l’equivalente dei nostri Europei).

La FIFA, per valorizzare questo movimento, ha messo la mano nel portafoglio ed ha sborsato circa $ 500.000. Soldi che cadono a fagiolo per contribuire al piano strategico già in atto per dare una spinta al calcio femminile nell’isola. Per l’occasione, è stato intervista il presidente della sezione femminile Charryse Bean.

“Si tratta di bilanciare i fondi per assicurarsi che ogni aspetto del calcio femminile ottenga ciò di cui ha bisogno” esordisce l’ex giocatore.  “Abbiamo un forte piano strategico in atto specifico per le nostre donne Le nostre calciatrici sono estremamente entusiaste di quello che siamo ora in grado di fare per loro”.

Il presidente ha voluto elencare i punti in cui la sovvenzione verranno investiti. “Bisogna trovare una casa per il calcio femminile, aiutare l’assistenza ai club, investire adeguatamente in tornei e campionati nazionali. Senza tralasciare i finanziamenti per i corsi per le allenatrici ed una maggiore visibilità dei tornei.  Essenziale sarà un programma dedicato per poter mandare le ragazze a scuola e all’università mentre giocano a calcio”.

Bean vuole porsi subito degli obiettivi:  “Alla fine, credo che vedremo una delle nostre squadre femminili qualificarsi per una Coppa del Mondo; è un grande sogno per noi.”

Un movimento in crescita è anche quello delle ragazze che decidono di intraprendere la strada sportiva fin da piccole. “La chiave per noi è che le ragazze inizino a giocare in giovane età e questa è una differenza enorme rispetto a quando giocavo io”, ha aggiunto. “Non avevamo squadre giovanili e una volta che siamo cresciuti ci hanno abbandonati. Una volta che ho assunto la presidenza del programma ho reso una priorità il poter costruire il successo dai giovani e creare un percorso chiaro dal calcio giovanile al calcio senior.”