Davanti ad una cornice di pubblico di 83.132 persone a Wembley, l’Inghilterra porta a casa una vittoria nella prima Finalissima della sua storia, nonostante i brividi del secondo tempo e l’eterna lotteria dei rigori contro un Brasile studioso nel primo tempo e aggressivo nel secondo. Dopo un 1 a 1 nei tempi regolamentari, Chloe Kelly nuovamente segna la rete definitiva del trionfo inglese, con la partita che si chiude 4 a 2 ai rigori. Trentesima partita di seguito senza sconfitte per la Nazionale Inglese di Sarina Wiegman e, la differenza l’hanno certamente fatta i tifosi.

Dopo una conferenza stampa condivisa tra la squadra inglese e quella brasiliana, che sembrava piu’ una ricorrenza felice che un evento pre-gara, in cui sia giocatrici che allenatrici si sono complimentate a vicenda e hanno fatto foto, il giorno della Finalissima arriva e la Nazionale inglese si presenta senza Millie Bright e Fran Kirby, con Alessia Russo come titolare in attacco assieme a Ella Toone e Jesse Carter in difesa, che entra da titolare. Diversa nelle giocatrici ma uguale nel carattere e assetto tattico, questa nazionale, che si spinge piu’ volte nella meta’ campo brasiliana e che tiene una difesa alta. Non a casa vediamo Lucy Bronze piu’ volte in attacco, assieme a Leah Williamson. Il gioco dell’Inghilterra del primo tempo e’ fluido, creativo ed efficace, nonostante un brasile fresco (molte le esordienti nella squadra sudamericana), attento ed in parte efficace, con l’uso scolastico del fuorigioco, che ha permesso anche una rete annullata a Lauren James, e salvatagi del portiere Leticia Izidoro Lima da Silva nel bloccare l’attacco avversario, prima e dopo il gol di Ella Toone, che al 23’ insacca in maniera superlativa e sigilla cosi’ con la sua sedicesima rete in Nazionale, l’essere titolare dalla fine dell’Europeo.

Alla fine del primo tempo, il pubblico allo stadio e anche a casa, si sente tranquillo. Si’, una bella partita combattuta, ma nulla che le inglesi non possano gestire. Sono oramai un po’ lontane e sembrano quasi scaramantiche le uscite di Fara Williams, ora giornalista sportiva ma ex giocatrice della Nazionale, che paventava una possibile sconfitta “che farebbe bene in preparazione al mondiale, per capire come riuscire a reagire”.

Ma ci si aspettava una qualche reazione del Brasile, che e’ esattamente quello che e’ accaduto nel secondo tempo, con cambi chiave per una squadra propensa all’attacco. Un Brasile molto aggressivo, con pressing alto e sempre pronto al contrattacco veloce, spiazza le inglesi che fanno fatica a mantenere possesso del pallone: diverse le imprecisioni nei passaggi, diversi i falli e le ammonizioni subite. L’aggressivita’ del Brasile si vede anche in difesa dove la compattezza della linea difensiva rende ancora piu’ efficace il fuorigioco che neutralizza le idee delle inglesi. Con l’attacco praticamente neutralizzato, Sarina Wiegman decide di cambiare e inserire Chloe Kelly per Lauren James e Rachel Daly per Alessia Russo, mentre il Brasile continua a non mollare nel pressare e nel cercare il gol. Nei minuti di recupero, errore di Mary Earps che non trattiene la palla in una parata e da l’opportunita’ ad Andressa Alves di realizzare il gol del pareggio.

L’assetto mentale delle Leonesse e, soprattutto di Mary Earps, permette loro di vincere ai rigori e alzare un altro trofeo.

Sarina Wiegman a caldo nel bordo campo, dichiarera’ che si sente onorata di far parte di un gruppo cosi’ incredibile di giocatrici cosi’ determinate, sempre pronte a migliorarsi. “Il primo tempo e’ stato molto buono, il secondo abbiamo subito. E’ importante che abbiamo capito e ripartiremo da qui

Questa e’ stata la partita perfetta per la preparazione ai Mondiali, perche’ ha fatto capire all’Inghilterra che non e’ invincibile anche se da 12 mesi sembra proprio cosi’.

Martedi’ 11 Aprile l’Inghilterra giochera’ un’amichevole contro l’Australia di Sam Kerr e Calciofemminileitaliano.it seguira’ per voi l’evento.

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.