Il calcio delle donne sarà il primo sport italiano femminile a diventare professionista nel nostro paese.

Traguardo storico che diventerà realtà a partire dalla stagione 2022/23, quindi questo ultimo anno da dilettanti sarà fondamentale per approcciarsi al meglio a questa cambiamento al professionismo.

Ludovica Mantovani, Presidente della Divisione calcio femminile, al Sole24 Ore ha confermato il lavoro che vi è all’interno della Federazione ed ha commentato: “Il Tavolo Tecnico composto da legali di tutto il sistema calcio sta lavorando alle NOIF e alla stesura dell’accordo collettivo, consapevoli della proiezione dei costi per i Club di Serie A e della necessità di definizione della mission della Serie B, affinché le giovani calciatrici provenienti in prestito dalle società professionistiche possano essere tesserate e completare, laddove possibile, il loro percorso di formazione calcistica in un contesto regolamentare e tecnico finalizzato alla loro crescita. L’impatto del professionismo su un movimento ancora in via di sviluppo oltre a dover prevedere un sistema di ricavi strutturati e strategici, dovrà focalizzarsi nell’evitare di poter disperdere il patrimonio investito nei vari settori giovanili dal 2015”.

Il professionismo per il Calcio Femminile è una scelta strategica della FIGC, avvallata dal Consiglio Federale dalla stagione 22/23. Oltre alle tutele per le atlete sarà strategico per le squadre per poter gestire i trasferimenti con i campionati professionistici all’estero.

In Italia saremo il primo sport femminile ad intraprendere questa strada, ma siamo consapevoli che serve gradualità e sostenibilità ed i guadagni non possono essere certo paragonati a quelli del maschile.

Altro aspetto chiave sarà la disciplina dei rapporti tra Serie A e Serie B, questo perché in B le calciatrici restano dilettanti, mentre in A saranno professioniste.

Oltre la gestione del cambio di status da un punto di vista sia di diritto sportivo sia di diritto civile, quesiti del tipo come gestire i prestiti di atleti dalla A alla B verranno affrontati nel tavolo tecnico istituito parallelamente alla Commissione per lo Sviluppo del Calcio Professionistico Femminile.

Attualmente si sono superate le trenta mila iscritte (di cui circa 16mila le ragazze Under 15) l’ obiettivo definito all’interno della “Strategia del Calcio Femminile della FIGC” è quello di raddoppiare il numero di bambine tesserate entro il 2025.

L’emergenza sanitaria ha fermato gli sport di squadra nelle Scuole Primarie, ma durante il lungo periodo di incontri organizzati dal Settore Giovanile Scolastico, le ragazzine sono state molto recettive, anche grazie ai loro nuovi idoli, delle nostre ragazze mondiali.

Ma nulla e perso, siamo solo all’inizio di questo nuovo e fresco movimento sportivo che vuole colmare il tempo trascorso, per affrontare il futuro sotto un nuovo punto di vista: quello femminile.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.