Renato Longega, tecnico più vincente della storia del Verona femminile, ha espresso sul sito dell’Arena il suo parere riguardo la stagione della squadra gialloblù. Questi alcuni passaggi dell’intervista: «Malinconia è la prima parola che mi viene in mente, vedere il Verona in queste condizioni fa male». Cinque scudetti, tre Coppe Italia e altrettante Supercoppe il palmares in gialloblù per il tecnico classe 1959. «Verona ha le potenzialità, sia per società sia per ragazze ed è dura digerire questa retrocessione».

«Noi avevamo un sacco di giocatrici in Nazionale, ma soprattutto a livello giovanile in Nazionale, U17, U19, ora non ce ne è una, qualcosa è stato sbagliato. Adesso è più difficile vincere, ma il livello salvezza non è cresciuto assolutamente, alla fine le big di oggi sono le big di tre, quattro o cinque anni fa.Questo cambio generazionale fatica a venire, la Nazionale è composta da ex Brescia ed ex Verona: Giuliano, Boattin, Galli, Girelli, Bonansea, dove giocavano, Verona o Brescia, è solo cambiato il nome della società, ora primeggia Juventus, prima Verona, Brescia, Tavagnacco».

L’ex allenatore di Bardolino e Agsm Verona auspica di rivedere presto l’Hellas nella posizione che merita. «Il Verona femminile è sempre stato il gioiello di Verona. Oggi parlano dei quarti della Juventus come se fosse un’impresa, forse non si ricordano delle notti contro l’Arsenal, dei muri dello stadio che vibravano per il tifo e l’adrenalina delle ragazze, della semifinale contro il Francoforte. In Europa conoscono bene il Verona. Ricordiamoci che eravamo terzi nel ranking europeo. Questa è la dimensione del Verona». Longega ha sempre seguito le gare delle ragazze gialloblù, così come il calcio femminile in generale nel corso delle stagioni che purtroppo hanno visto lentamente scivolare il Verona nella situazione attuale. «Vorrei mi avessero chiamato, anche solo per chiedere un consiglio, un’idea, io avrei e avrei avuto piacere. Spero le ragazze finiscano il campionato in modo decoroso».