Photo Credit: Rahma Mohamed - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si aprono non nel modo miglior le porte della Poule Scudetto per l’Inter, uscita con una sconfitta di 1-2 dalla prima disputa della competizione contro la temutissima Roma. La formazione ospite ha subito centrato l’obiettivo con Wullaert al 6′, proseguendo con buoni intenti in ripresa ma rimasti solo tali: decisivi, infatti, i goal del pareggio e della definitiva rimonta delle padrone di casa che non hanno concesso alle ospiti la possibilità di conquistare i tre punti utili con conseguente diminuizione della distanza dalla confermatissima capolista Juventus.
Di seguito pagelle e valutazioni del gruppo nerazzurro per quella che è stata la prestazione domenicale compiuta.

RÚNARSDÓTTIR: 6 – Fa il suo, anche se non può nulla sul penalty calciato da Giugliano. Blocca con sicurezza nella prima fase (vedi tentativi di Viens e forte conclusione di Dragoni), agevolata dalla copertura del reparto difensivo della propria squadra.

BARTOLI: 6,5 – Si presta bene ad archiviare le lacune in difesa ed a sporcare le pulite linee di gioco avversarie; fondamentale la chiusura su traversone giallorosso a secondo tempo inoltrato, con anticipo di Pilgrim.

MILINKOVIĆ: 5 – Approccio troppo timido a quella che era una gara importantissima per il futuro più imminente della formazione. Visto che siamo in periodo carnevalesco, in tale circostanza un bel “ghost costume” sarebbe stato l’ideale.

ANDRÉS: 6,5 Ammonizione a parte, giostra con disinvoltura in quello che è da sempre il suo posto sul verde e si fa apprezzare per tenacia ed imponenza in un esordio che, se non fosse stato anche per lei, sarebbe stato di media ancor più decrescente.

MERLO: 6,5 – Una garanzia. Non si fa pregare quando c’è da mostrare il fisico.

PAVAN: 5 – Evidente il suo tentativo di arginare la manovra giallorossa, ma sicuramente non brilla per reattività.
Sostituita al 60′ da una Cambiaghi un po’ scarica (almeno comparando stavolta alle solite).

CSISZÀR: 7 – È il primo nome interista riportato sul giallo dal direttore, coperto però da una generale prestazione di qualità tecnica, senza dimenticare il perfetto assist a Wullaert sfoggiato appena dopo sei minuti dall’avvio di gara.
Sostituita da una Karchouni (84′) che si propone sul finale con un destro di rara potenza, terminato fuori dallo specchio e per questo incapace di impensierire le opposte giallorosse.

MAGULL: 5,5 – Al tre Fontane nel mood “è capace ma non si applica”. In questo frangente risulta debole nella gestione dell’attacco avversario, seppur ordinata in reparto, ma non è abbastanza per una centrocampista che solitamente si fa notare per reti ed assist.

SERTURINI: 6,5 – Si ripete diverse volte dalla distanza tra il 27′ e il 29′, facendo leva sulla imprevedibilità. Un atteggiamento che funge da “sprone” a tutto il gruppo, purtroppo “incerottato” dalla Roma in troppi punti da rivedere.

WULLAERT: 7 – Lascia un segno bucando la porta nei minuti iniziali e gestisce ottimamente le ripartenze, anche in solitaria.
Al suo posto Bugeja al 75′ che spacca con un mancino a giro.

SCHOUGH: 5,5 – Evidente la sua difficoltà ad inserirsi ed incanalare la traiettoria d’incontro con la voglia di costruire. Probabilmente soffre troppo l’agonismo delle padrone di casa che hanno bisogno di ben altro per stare al tappeto.
Dal 46′ Detruyer che subentra con un atteggiamento non particolarmente congruo al bisogno momentaneo della squadra.

GIANPIERO PIOVANI: 6 – Il tecnico non è riuscito ad evitare lo slalom di scenario con la pluripremiata Roma (si prende in considerazione il risultato in parità tra le medesime ad inizio campionato, sfociato, successivamente nel riscatto delle nerazzurre in fase di ritorno).

Secondo tempo? Troppo monologo giallorosso, colore di nuovo al centro dell’attenzione; diverse, invece, erano le aspettative proprio della panchina milanese (dopo una sosta e dalla seconda in classifica ci si aspettava ben altro, per intenderci) che puntava ad un esordio di potenza inequivocabile.
Non così incisivo anche qualche cambio effettuato che non ha dato la linfa mancante alla sua squadra.

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