Verona è la città dove si avvicenda l’amore più tormentato nella storia della Letteratura. Il motivo dell’inganno che pervade il tragico finale del dramma di Giulietta e Romeo non è una novità introdotta da Sir William Shakespeare, ma un elemento comparso, per la prima volta, più di mille anni prima nei testi letterari dell’antica Hellas, Ellade o più comunemente Grecia. Immaginandoci una giornata di fitta pioggia, la stessa che caratterizzò il suo primissimo allenamento all’età di 8 anni, proviamo a rifugiarci sotto al balcone di Via Cappello e a scrivere due righe su un talento che, col numero 27 alle spalle, veste diligentemente i colori gialloblù nel centrocampo dell’Hellas Verona.
Classe ’98 e di origini fiorentine, Irene Lotti ha avuto il coraggio, riprendendo un aforisma attribuito a Cristoforo Colombo, di perdere di vista le rive dell’Arno per attraversare geograficamente il nostro Paese, da Ovest verso Est, e raggiungere la città scaligera dove attualmente rincorre il suo sogno di giocare a calcio. Il “centrocampismo” di Irene si compone di qualità, visione di gioco, intuizione e altruismo, il tutto condito da un’intensa carica agonistica. Nelle palle contese abbina alti livelli di aggressività e tecnica che le permettono di recuperare e poi gestire correttamente il pallone: i suoi contrasti, considerando nel complesso recuperi di palla, intercettazioni su verticalizzazioni ed anticipi sulle avversarie dove sfrutta la propria capacità intuitiva e la velocità di gambe, sfiorano infatti il 76% di successo.
Dotata di un buono stacco da terra, salta cercando di colpire di testa i palloni alti provenienti dai rinvii del proprio portiere o dal portiere avversario, quindi non teme i duelli aerei. Nella sua zona di campo è facile ritrovarsi pressate o circondate quando si è in possesso palla: in questi casi riesce a non perdere il dominio della sfera e a proteggerla, sfruttando lucidità e abilità tecniche nel dribbling, per poi cederla nel momento in cui si accorge di una propria compagna libera da marcature.
Mezzala dalle velleità offensive che può giocare senza distinzione nel centro-sinistra e nel centro-destra, Irene non si nega mai alle compagne divenendone un punto di riferimento. In sostegno alla difesa, si propone in ricezione del pallone al momento della costruzione del gioco e presenzia la propria area di rigore nei calci d’angolo a sfavore, contribuendo così ad allontanare il pericolo. Allo stesso modo supporta, in interdizione, le compagne della metà campo andando in raddoppio di marcatura.
Sa calciare con tutti e due i piedi alla ricerca del gol, anche dalla distanza, o di un assist per mandare a segno le centravanti, come quando, nel corso dell’azione, si trova lateralmente nei pressi dell’area avversaria e mette in mezzo cross davvero interessanti.
 
Avete mai visto, nelle giornate piovose, le gocce che scorrono sui vetri dei pullman o sui finestrini delle auto, confondersi le une con le altre? Ecco, se avete lacrime da spendere, uscite da sotto il balcone e spendetele adesso, così avrete modo di confonderle sul viso con lo scorrere delle gocce piovane. La pioggia incessante di oggi fa da sfondo a una retrocessione, quella del Verona, che avrà sicuramente fatto male a tante delle sue protagoniste e che avrà portato molta tristezza, ma questa tristezza non deve sfociare in pianto. Così come il tragico finale dell’opera di Shakespeare coincide con l’inizio di una leggenda, questa retrocessione non rappresenta una fine, ma l’inizio di un nuovo capitolo da scrivere con l’entusiasmo e il sorriso di sempre, con maggior consapevolezza e con il vantaggio non indifferente dell’esperienza maturata nella massima categoria calcistica.
Irene, alla fine del XVI secolo saresti stata di fondamentale importanza per salvare Giulietta e il suo Romeo dall’infausto destino che il drammaturgo inglese aveva designato per loro, perché il tuo talento e la tua interpretazione del ruolo in mezzo al campo avrebbero messo d’accordo tutti, perfino i suoi Montecchi e Capuleti. E pure il suo Amleto avrebbe avuto meno dubbi…

Il teatro dei talenti chiude il sipario e vi aspetta prossimamente su Calcio Femminile Italiano con una nuova attrice protagonista.