Photo Credit: Cesena FC Femminile

Il Cesena sta per cominciare la sua sesta stagione in Serie B, ma prima di affrontare questo nuovo campionato, le bianconere hanno avuto il primo vero test stagionale, affrontando e vincendo per 2-0 in casa del Ravenna, risultato che ha consentito l’accesso delle cavallucce agli ottavi di Coppa Italia.
Questa vittoria può essere è un buon viatico per il Cesena che, alla prima, sfiderà il Parma, ma dalla panchina possono contare su una persona di sicuro affidamento: stiamo parlando di Alain Conte, nuovo allenatore del club romagnolo e, che in passato, è stato l’artefice del miracolo San Marino Academy, portando le titane dalla Serie C alla A.
La nostra Redazione ha raggiunto Alain per risponderci ad alcune domande.

Alain cosa significa per te allenare una squadra di calcio?
«È certamente una passione che sfocia nella professione quanto a impegno e dedizione. Trovo gratificante lavorare di staff per raggiungere degli obiettivi, credo che questa sia la parte migliore del mio lavoro».

Come sei entrato nel mondo femminile del calcio?
«È capitata l’occasione diversi anni fa, perché nella squadra dove giocavo c’era un Settore Femminile e ho iniziato così il mio percorso di formazione da allenatore. Senza dimenticare successivamente diversi anni splendidi nel Settore Giovanile, prima di ritornare nel calcio femminile nel 2018».

Cosa ti ha portato ad allenare quest’anno il Cesena?
«La proposta del Cesena era stimolante, per valori, obiettivi e ambizioni. Cesena è un club del mio territorio, di cui sono tifoso da sempre e rappresenta una città che vive il calcio con grande passione grazie a tifosi straordinari. Impossibile rifiutare questa proposta».

Che gruppo hai trovato al tuo arrivo?
«Abbiamo cambiato molto in sede di mercato, lavorando di concerto con il direttore e lo staff tecnico. Sono rimaste alcune ragazze del gruppo storico e abbiamo aggregato cinque ragazze provenienti dal nostro settore giovanile. Un gruppo comunque disponibile al lavoro».

Quali sono le tue prime impressioni sulla squadra dopo le prime settimane precampionato?
«Le ragazze si sono messe a completa disposizione del mister e dello staff. Ho trovato un clima molto positivo e di grande umiltà. Credo siano ingredienti giusti per un percorso positivo. Siamo solo all’inizio, ma per me questi sono valori fondamentali».

Lunedì c’è stata la prima vera partita, e il Cesena ha battuto 2-0 il Ravenna, garantendosi l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia. Cosa ti è piaciuto nella prestazione delle ragazze? E cosa bisognerebbe rivedere secondo te?
«Partita scorbutica, come ogni derby che si rispetti. Il campo di San Zaccaria sicuramente invita più alla battaglia che al gioco di qualità, ma ne è venuta fuori una partita interessante con un copione abbastanza chiaro. Ci abbiamo provato per novanta minuti e siamo riusciti a portarla a casa, primo derby vinto dal Cesena contro il Ravenna. Sicuramente mi è piaciuto l’atteggiamento e lo spirito, poi chiaramente essendo una prima partita ufficiale per un gruppo nuovo, dovremo migliorare sintonia e meccanismi tattici. Ora però abbiamo l’onore di affrontare agli ottavi le campionesse d’Italia della Roma a Cesena, e credo sia una bella notizia per i nostri tifosi».

La Serie B sta per ripartire, e il Cesena andrà in casa del Parma, una delle candidate alla vittoria finale. Come stanno le ragazze in vista di questo grande match?
«Sicuramente non vediamo l’ora di iniziare questo nostro percorso, consapevoli che la partenza è bella tosta. Ci stiamo preparando con grande determinazione e umiltà ad affrontare una delle principali candidate al titolo, guidate da un ottimo allenatore e supportate da una società importante. Le ragazze stanno lavorando per farsi trovare pronte a questo difficile primo appuntamento».

Che Serie B ci aspettiamo quest’anno?
«Una serie B estremamente competitiva, difficile. Questo campionato merita sicuramente una vetrina importante perché lancia molte giovani, cresce italiane ed è affascinante. La pecca è che ne vince solo una e per chi arriva allo spareggio è comunque un esame difficile. La speranza è che rimanga un campionato vivo fino alla fine per tutte le lotte».

Chi può vincere, secondo te, questo torneo?
«Io credo che Lazio, Parma e Ternana partano come favorite, anche se per motivi diversi l’una dall’altra. Ovviamente nell’arco di una stagione può succedere di tutto e ci possono essere anche delle sorprese. Ma credo che quelle tre squadre saranno protagoniste fino alla fine».

Il tuo percorso da allenatore è legato alle annate col San Marino Academy, la squadra che incontrerai da avversaria durante il campionato, dove hai portato le sanmarinesi dalla Serie C al palcoscenico della massima serie.
«San Marino rappresenta un capitolo importante della mia carriera da allenatore. Sono rimasti molti rapporti di stima e di amicizia, che conservo con piacere. Tra l’altro per fatalità contro l’Academy sarà la mia centesima panchina tra A, B, C e Coppa, pertanto sicuramente un giorno particolare per me. Ho grande rispetto e auguro loro di intraprendere un ottimo campionato».

C’è stata una partita, in cui eri sulla panchina del San Marino Academy, che ti ha lasciato ricordi indelebili?
«Sulle oltre cinquanta vittorie le partite speciali sono state molte, probabilmente la partita più  significativa è stata quella vinta con l’Hellas Verona agli ottavi di Coppa Italia, che ci permise di battere una squadra di A e andare a giocare i quarti di finale al “Tre fontane” contro la Roma, come unica squadra di Serie B».

Cosa sta mancando al calcio femminile dopo l’eliminazione prematura dell’Italia ai Mondiali di quest’estate e dell’uscita anticipata della Juventus dalla Women’s Champions League?
«Inutile dire che ci sia un momento di crisi che coinvolge il nostro calcio. Quello maschile come quello femminile. Nello specifico credo sia arrivato il momento di alzare veramente l’asticella, lasciarci alle spalle abitudini che non permettono al nostro movimento di crescere e puntare tutto su competenza, merito e motivazioni. Senza dimenticare che è nei nostri settori giovanili che si coltiva il futuro, per questo le società vanno sostenute e aiutate anche ad offrire strutture e tecnici adatti ad un percorso ambizioso di crescita. Ora serve riprendere credibilità, il professionismo fine a sé stesso non porta a nulla, occorre costruirgli attorno una cultura del lavoro e della professionalità importante».

Che cosa vorresti dire alle tue ragazze del Cesena a poche ore dal via del campionato?
«Di lavorare con dedizione ogni giorno, difendere i valori che condividiamo, portare in campo con personalità il calcio che vogliamo esprimere. Partendo sempre dai presupposti di umiltà e fame, che sono i due elementi che ti permettono di arrivare al traguardo, nello sport come nella vita. Così facendo spero che possano far divertire i nostri tifosi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesena FC Femminile ed Alain Conte per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.