Giuseppe Abbondanza è l’allenatore di quel Napoli Femminile U19, che guida la classifica del girone B del campionato Primavera 2 a punteggio pieno. La vetta della classifica, per le azzurre partenopee, non è solitaria, ma in coabitazione con il Cesena Femminile U19.

Proprio la leadership del girone, farebbe pensare che l’obiettivo della compagina napoletana sia quello della promozione alla categoria Primavera 1. Anche mister Abbondanza, dal canto suo, è convinto che il traguardo prefissato possa essere quello: “Credo che la giusta dimensione del Napoli Femminile, considerando anche la fusione con la SSC Napoli, possa proprio essere il campionato maggiore” sostiene convinto “anche se sono sicuro che non sarà facile da raggiungere: ma nonostante la giovane età della squadra è giusto puntare alla vittoria”.

Anche il già citato Cesena, si trova a punteggio pieno dopo tre giornate disputate: sarà dunque una sfida a due, per la conquista della supremazia finale, oppure esiste la possibilità che qualche altra contendente possa inserirsi?

“Non conosco molto le altre formazioni che militano nel nostro girone” ammette il tecnico azzurro “ma considerando lo scorso torneo, il Cesena è sulla carta l’avversaria più accreditata. Noi speriamo di giocarcela sino in fondo con loro, ma pure il Pomigliano si è dimostrata un’avversaria che può creare fastidi a chiunque…”.

Il Pomigliano, per altro, è stata la rivale affrontata nell’ultimo turno e contro la quale il Napoli ha prevalso per 4-3. A tutti gli effetti si è trattato di un derby partenopeo: ma quanto può essere appagante, conquistare un derby?

“Vincere una sfida del genere fa sempre piacere, soprattutto quando si tratta di una gara così combattuta. Noi addetti ai lavori, però, dobbiamo essere bravi a stemperare gli animi, in particolare a livello giovanile, ricordando alle ragazze e prima ancora a noi stessi che il calcio resta un gioco: oggi si vince e domani si perde, ma l’importante è avere sempre il massimo rispetto delle avversarie”.

Quanto è stato insidioso, affrontare una simile sfida contro un’avversaria che, sulla carta e sulla base della classifica, avrebbe potuto essere considerata inferiore?

“Conoscendo mister Rosi (l’allenatore pomiglianese n.d.r.) sapevamo di dover affrontare una squadra aggressiva, che avrebbe lottato su ogni pallone. Ma forse, il fatto di aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 2-0 ci ha convinte troppo presto di aver già chiuso la gara” riconosce il nostro interlocutore “ma il fatto di essere riuscite comunque a portare il risultato a casa, ci aiuterà per il prosieguo della stagione, quando dovremo essere brave a restare sempre dentro la partita”.

La rosa del suo Napoli è una di quelle con l’età media più bassa: che rischi potrebbe incontrare, nel prosieguo del campionato, mister Abbondanza?

“I rischi maggiori sono quelli dovuti all’aspetto fisico, dove in alcuni match potremmo dover pagare dazio. Per questo dovremo essere brave a non farci coinvolgere in inutili battaglie calcistiche, cercando sempre di giocare il nostro calcio ed arrivare al successo tramite la prestazione”.

Le ragazze partenopee sono, appunto, piuttosto giovani, ma ce ne può già essere qualcuna capace di accedere alla prima squadra?

“Abbiamo qualche elemento di ottima prospettiva, che saltuariamente si sta già allenando con la prima squadra” conferma l’allenatore, che prosegue “Non mi piace fare nomi, però faccio un’eccezione con quello di Gabriella Langella, play del 2007, perché meriterebbe un’occasione nella nazionale di categoria ed invece è sempre poco considerata”.

Da napoletano, Giuseppe Abbondanza avrà sicuramente gioito per il recente scudetto conquistato dal Napoli nella serie A maschile: ma quel successo, che impatto può aver avuto sul calcio femminile, giovanile, campano?

“Negli ultimi anni, il movimento femminile è in grande ascesa, anche in Campania. La vittoria degli uomini di Spalletti ha sicuramente dato una ulteriore spinta in regione, dove in questa stagione ci sono state molte più iscrizioni nei tornei femminili”.