TUKIKI nella lingua ufficiale del Madagascar vuol dire “sorridere” parola che diviene la chiave di questo nuovo importante concentrato di sport, sociale e prospettive future. Le Project Manager, sono due calciatrici Federica Cappella (Milan Femminile, Inter Femminile, Ausonia)  e Camilla che animano il progetto pensato sin dal 2014, dopo aver insegnato calcio ai bambini africani.

Dall’esperienza di quei sorrisi raccolti nel mondo spesso ignorato di chi possiede meno di noi, è nato TUKIKI che ha preso il via sui campi di un centro sportivo della zona di via Padova, nella periferia nord di Milano.
L’iniziativa è realizzata sotto l’ egida di Special Olympics Italia onlus e con il patrocinio di Regione Lombardia, l’ obiettivo principale dell’ idea, che è ormai entrata nel pieno della fase operativa, è quella di offrire attività ludico sportiva per un gruppo di ragazzi e ragazze con disabilità intellettive / cognitive.
Calciofemminileitaliano ha deciso di intervistare chi sta rendendo un sogno, una vera realtà di cui essere fieri, poiché la relazione d’ aiuto che TUKIKI sta costantemente proponendo è un forte veicolo di crescita per diversi atleti con disabilità cognitive, che ora più facilmente possono praticare sport in condizioni ottimali.

Federica e Camilla, prima di tutto vi facciamo i nostri sinceri complimenti. Progetto Tukiki: diamo insieme un calcio alla disabilità:ci spiegate meglio cosa avete progettato?
Progetto Tukiki – che si rivolge a ragazzi/e con disabilità intellettive – nasce per dare la possibilità di praticare sport senza barriere, con la gioia che tutti noi proviamo quando entriamo in campo ogni giorno!
Camilla e Federica, insieme all’ SSD Ausonia Femminile in collaborazione con Special Olympics Italia Onlus ed il patrocinio di Regione Lombardia, sono orgogliose di presentare “Progetto Tukiki: diamo insieme un calcio alla disabilità”, un’occasione preziosa per sottolineare come lo sport sia uno strumento di convivialità e divertimento in grado di annientare gli ostacoli e le barriere socialmente imposti.
Oltre alle virtù integratrici e socializzanti che permettono ad un gruppo eterogeneo di persone di costruire una squadra-comunità sulle solide basi di amicizia, fiducia e rispetto delle regole condivise, lo sport permette anche di favorire la maturazione, migliorare l’immagine di sé ed aumentare la sicurezza personale, aspetti importanti su cui lavorare, ancor più per chi soffre di disabilità.
Per tutti questi motivi, abbiamo quindi deciso di creare una squadra di calcio per disabili cognitivi di tutte le età, un progetto che si propone di perseguire quattro obiettivi importanti:
* Sviluppare le abilità motorie di base
* Sviluppare le abilità di coordinazione motoria * Incrementare le competenze personali
* Incrementare le abilità sociali e comunicative.
La nostra idea, il nostro progetto è quindi quello di formare una squadra, dove si possa stare insieme e divertirsi, con il mezzo ‘palla’ che aiuta a superare tutte le difficoltà di comprensione e socializzazione. Creare un luogo dove ogni bambino/ragazzo e genitore possa stare bene e andare via col sorriso!

Quale significato ha la parola TUKIKI?
TUKIKI in lingua malgascia significa Sorridi.
L’ho imparato recandomi per un mese in Madagascar circa un anno fa per volontariato. Quello che mi hanno lasciato e che mi è rimasto di loro è proprio il sorriso, la gioia di vivere pur non avendo materialmente nulla.
Ed è per questo che un Tukiki per me e Camilla deve essere la base, la chiave di questo progetto.
Un Sorriso sincero può significare felicità, gratitudine, solidarietà, gentilezza, tenerezza, simpatia, ottimismo, gioia, amore, approvazione, benessere, buon umore, piacere, accettazione, buona volontà, ed altre simili virtù!
Per noi Un Sorriso è come un passepartout: la chiave maestra che apre qualsiasi porta, il miglior strumento per abbattere barriere insormontabili.
Ed è quello che vogliamo fare, regalare Tukiki per poter, nel nostro piccolo, ‘cambiare il mondo’!

Immaginiamo che il reperimento dei fondi non sia semplice, come avviene la campagna rivolta ad ottenere le cifre necessarie anche solo a coprire le spese?
Per ora, inizialmente e poi si vedrà, non possiamo fare a meno di chiedere alle famiglie
una quota d’iscrizione annuale, appunto per coprire le spese.
Oltre a questo, Per ottenere le cifre necessarie ci stiamo muovendo in tutti i fronti, cercando sponsor, facendoli appassionare e sensibilizzare nei confronti del nostro progetto, iscrivendoci a bandi dove vengono messe in palio cifre utile per poter dare un ottimo futuro a quello che è e dovrà essere il nostro progetto. Insomma, qualsiasi tipo di aiuto è ben accetto.

Lo staff da chi è composto, ed esattamente che tipo di attività viene svolta?
Lo staff è composto principalmente da me, laureata in scienze motorie e laureanda in scienze dell’educazione, e Camilla, educatrice presso l’ associazione I Tetragonauti Onlus che Propone opportunità educative di formazione e crescita a contatto con il mare attraverso la condivisione di esperienze significative: il viaggio per mare, la navigazione a vela, l’educazione ambientale, l’acquaticità e la subacquea.

Nello specifico, il progetto è stato illustrato nel corso dell’Open Day, patrocinato dalla Regione Lombardia, che si è tenuto il 10 ottobre 2015 a Milano presso il centro sportivo Dindelli. Nonostante i traguardi siano ambiziosi, l’augurio è quello di poter essere di sostegno alle famiglie e di utilità ad ogni singolo atleta, per contribuire così a migliorare la loro qualità di vita e dare a tutti la possibilità di praticare lo sport più bello del mondo: il calcio! Il progetto “TUKIKI” si articolerà per otto mesi, da ottobre 2015 fino a maggio 2016, con cadenza bisettimanale e sessioni di allenamento della durata di due ore ciascuno, precisamente il mercoledì ed il venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.30.
Nello specifico, ogni sessione di allenamento sarà scandita tra le seguenti attività:
Accoglienza, ovvero ritrovo al campo sportivo alle 17.30, breve riunione (chiacchierata) e preparazione negli spogliatoi. Attività ludico/sportiva, ovvero allenamento nel campo a 5 sintetico dalle 18.00 alle 19.00. Chiusura, ovvero raccolta delle impressioni dei ragazzi sull’allenamento, comunicazioni e doccia.

Lei gioca ancora a Calcio, c’è l’ insegnamento di qualche suo “maestro del passato”, allenatore o insegnante, che riporta nella sua attività TUKIKI?
Sia io che Camilla giochiamo ancora, nonostante la vecchiaia, nella squadra SSD Femminile Ausonia. Personalmente di allenatori ne ho avuti tanti, vari e svariati, anche se le squadre e gli spogliatoi che ho vissuto sono stati pochi. Credo che il calcio possa darti e toglierti molto, sia a livello fisico, ma soprattutto umano.
Ho imparato tutto da questo sport, le regole, il rispetto, la convivenza, la gioia, i dolori, e i valori come l’amicizia. Ed è per questo che credo che ogni allenatore mi ha dato qualcosa, nel bene e nel male ho un ricordo di loro che mi porterò per sempre nel cuore, e anche se c’è stato qualcuno che mi ha quasi messo alle strette cercando di farmi appendere le scarpette al chiodo, subito dopo ho sempre trovato un altro mister pronto ad aiutarmi e farmi tornare quella voglia e quella gioia che solo un pallone mi può dare.
Ed è questo che voglia far arrivare ai nostri ragazzi, nonostante le difficoltà, nonostante chi incontri durante il tuo cammino, nonostante i mille problemi, non bisogna arrendersi, ci sarà sempre subito dopo, qualcuno o qualcosa per cui vale la pena continuare a crederci, e soprattutto sorridere.

La redazione di Calcio Femminile Italianosi congratula con le Project Manager Federica e Camilla, con la società Ausonia Femminile e con tutti gli enti che stanno supportando e seguendo questo fantasico e unico progetto di utilità sociale.

Per informazioni specifiche inerenti l’attività di TUKIKI,
potete contattare le responsabili ai seguenti numeri:
Camilla 339 5959157
Federica 345 1159659
www.facebook.com/Progetto-Tukiki-671818819620013