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Il Giappone (un po’ sfortunato) esce a testa alta – Statistiche e considerazioni

Sarà la Svezia a sfidare la nazionale spagnola in una semifinale che si preannuncia ricca di colpi di scena. Le gialloblù hanno staccato il pass per l’ultima gara prima dell’eventuale fase finale, prevista per il 20 agosto.
Nonostante il Giappone abbia siglato ben 14 goal durante il mondiale d’Australia e Nuova Zelanda (un vero e proprio record personale in una singola edizione del torneo), non è riuscita a passare davanti alla formazione svedese, che ha attaccato fin da subito ed ha trovato il vantaggio prima della fine del primo tempo. Da premiare la perseveranza delle nipponiche, che hanno siglato l’1-2 dopo un rigore concesso ma sbagliato al 76′. Nulla da rimproverargli, se non qualche intercettazione mancata in fase d’attacco; ottime le mosse da goal (seppur mancati, complice anche un po’ di oggettiva sfortuna).
Tra la formazione svedese molto brave Angeldahl e Ilestedt sulle ribattute; propositiva la solita Asllani, nonostante non sia riuscita a raggiungere alcuna rete personale. Efficace la difesa in area di rigore.

Lungo il recupero (sono 11 i minuti concessi) ma il risultato è rimasto invariato: seppur fermato, tanto di cappello per il Giappone che è riuscito a farsi spazio tra le migliori ed a dare del filo da torcere ad una delle papabili candidate alla vittoria finale.

Trento, conferma per Linda Tonelli e Giulia Rosa

crediti fotografici: Daniele Panato/Ufficio Stampa Trento Calcio Femminile
Linda Tonelli: La prima riconferma in casa gialloblu.
 La prima dichiarazione della stagione “Questa stagione ho deciso di rimanere a Trento perché in questi anni ho visto la società porsi e raggiungere obiettivi sempre più importanti. Dall’anno scorso ci sono stati molti cambiamenti che possono stimolare e dare forza nuova all’ambiente. Il gruppo quest’anno é competitivo e molto giovane, quindi dà la possibilità a chi come me ha qualche anno in più di crescere in personalità e responsabilità.
 Giulia Rosa: un’altra riconferma in casa gialloblu.  Al cuor non si comanda.
“Indosso questa maglia da tantissimi anni e Trento è ormai diventata la mia città. Ho visto la società crescere sotto diversi punti di vista e insieme a lei sono cresciuta anche io sia come persona che giocatrice. Alle nuove vorrei trasmettere il legame con la città ed essere un punto di riferimento. Il gruppo è giovane, c’è tanta voglia di fare e raggiungere importanti obiettivi.”

Le Rojas espugnano l’Olanda e accedono alla semifinale – Statistiche e considerazioni

La nazionale spagnola, per la primissima volta in un mondiale femminile, vola in semifinale: è questa la notizia di oggi. Presso il Wellington Regional Stadium in Nuova Zelanda, la vittoria per 2-1 che ha buttato giù l’Olanda (rimasta imbattuta nelle precedenti competizioni), in pareggio nel recupero della prima frazione di gioco.
668 i passaggi effettuati dalla formazione spagnola, considerando i tempi supplementari; altro dato che evidenzia la prestazione positiva di una nazionale che ha dominato.
Le Rojas devono questo trionfo a Salma Paralluelo, autrice della rete della vittoria al 111′: la più giovane tra le marcatrici (soli 19 anni), che ha sicuramente fatto la differenza, può considerarsi la migliore in campo.
Considerazione positiva anche per Mariona, che, dopo aver fatto il proprio lavoro (è stata lei a trovare il vantaggio) ha lasciato lo spazio ad Alexia Putellas: sufficienza per quest’ultima che non si è mostrata come d’abitudine, facendo fatica a mettere una pezza sui piccoli errori in fase di passaggio. Peccato anche per la troppa foga iberica in fase iniziale, che ha portato il primo cartellino giallo ad Hernández, ora diffidata e costretta a saltare la prossima gara.

Dall’altra parte il top gara rappresentato da Van der Gragt, che ha tenuto testa fino all’ultimo secondo di gioco, rimettendo in sesto il risultato in un momento di speranza ormai invisibile per le atlete arancio. Tanto fisico e grinta per la numero 3, che ha dimostrato grande versatilità considerando il ruolo di difensore che ricopre. Leggerissimo flop, però, di van Domselaar, nel secondo tempo: calo in parata, forse normale, dopo ben 12 blocchi durante il primo! Difesa dei pali un po’ faticata (e ci sta, considerando il pressing spagnolo), con qualche uscita in ritardo.
La nazionale olandese era indubbiamente in grado di arrivare alla vittoria, peccato per il poco tempo a disposizione dopo la rimonta opposta.

Sarà la Svezia, che superando il Giappone per 2 reti a 1, a volare in semifinale contro la Spagna

La Svezia supera all’ Eden Park il Giappone, per 2 a 1 ed accede alle Semifinali. Giappone e Svezia che si sono affrontati per la quarta volta ai Mondiali femminili, con le asiatiche che hanno vinto la sfida più recente (3-1 in semifinale nel 2011), dopo aver perso le prime due con un punteggio complessivo di 0-10; hanno visto la rivincita della Svezia nel momento più importante dell’intera competizione.

Gara che si sblocca alla mezz’ora quando il difensore Ilestedt, alla sua quarta rete personale in questo Mondiale Australiano, mette a segno il vantaggio per le Svedesi. Le ragazze di Peter Gerhardsson mettono pressione alle avversarie e sfiorano il raddoppio con Blackstenius nel finale. La ripresa trova con il “var” un fallo di mano in area che assegna un rigore netto, a favore ancora delle Svedesi, e dagli undici metri Angeldahl raddoppia.

Giappone che ha disputato i quarti di finale della Coppa del Mondo femminile per la quarta volta: ha perso 4-0 contro gli Stati Uniti nel 1995, prima delle vittorie per 1-0 contro la Germania (2011) e l’Australia (2015); hanno segnato 14 gol nella Coppa del Mondo femminile 2023, scrivono un record in una sua singola edizione del torneo. Nella competizione in corso ha segnato almeno tre gol in tre delle quattro partite, tante quante nelle precedenti 33 gare nel torneo.

Gara in dominio assoluto, dopo il doppio vantaggio, per la Svezia che dopo aver messo al sicuro il passaggio turno gestisce palla e campo senza avere troppi pensieri. Il Giappone si propone con tenacia in avanti ma non riesce a ritrovare il coraggio di avanzare il baricentro ed a  provare riprendere il match. Neanche il rigore molto generoso, concesso al 75′ a favore delle asiatiche, entra in rete: colpisce la traversa e rientrando in campo nessuna calciatrice è reattiva da siglare a rete, sprecando una grossa occasione per riaprire la sfida.

Solamente al 87′ il Giappone, con Hayashi di piatto destro, mette a segno la rete della bandiera. Rete che è giunta tardi, e nonostante i dieci minuti di recupero e con la squadra riversata tutta in avanti, non ha cambiato le sorti per le asiatiche.

La Svezia al suo 7° quarto di finale della Coppa del Mondo femminile, solo USA e Germania (entrambe 8) hanno disputato più match in questa fase del torneo, può così dopo questa vittoria accedere alle semifinali dove affronterà la Spagna (vincente sui Paesi Bassi) e si candida sempre più quale favorita alla fase finale.

Le formazioni scese in campo:

Svezia (4-2-3-1):  Musovic – Bjorn, Ilestedt, Eriksson, Andersson – Rubensson, Angeldahl – Kaneryd, Asllani, Rolfo – Blackstenius.

Giappone (3-4-3): Yamashita – Takahashi, Kumagai, Minami – Shimizu, Hasegawa, Nagano, Sugita – Fujino, Tanaka, Miyazawa.

Res Roma: ufficiali Sara Massimi e Giulia Antonelli, in entrata Nicole Fabbroni

Credit: Res Roma
La Res è lieta di annunciare l’acquisizione delle prestazioni sportive per la stagione ’23/’24 di
Sara Massimi e Giulia Antonelli. Entrambe romane, hanno scelto la RES come loro prossima casa. Un caloroso benvenuto a Sara e Giulia.
La Res è lieta di annunciare l’acquisizione delle prestazioni sportive per la stagione 23/24 di
Nicole Fabbroni.
Difensore del 2001 cresciuta calcisticamente nell’Empoli Ladies e con un passato al Chievo Women. Diamo il benvenuto a Nicole.
Ieri presso la nostra Linkem Arena si è disputato un bellissimo match amichevole con un College americano del Wisconsin. Ringraziamo le atlete scese in campo, lo staff e i manager.

Futsal Pistoia: arriva Lilla Torma, conferma per Giorgia Badalassi

Al 4 anno in maglia arancione con la sua tenacia renderà la vita difficile a tutti i pivot del campionato. È con enorme piacere che presentiamo il rinnovo di Giorgia Badalassi!

 

*Torma grande acquisto del Futsal Pistoia Femminile*
Il Futsal Pistoia femminile prende forma con un’acquisto di grande qualità e esperienza: il portiere ungherese Lilla Torma , lusso per la serie cadetta. Torma in nazionale ungherese ha raggiunto la final four nelle ultime due edizioni degli europei. Classe 1995, è reduce da tre stagioni nel Debreceni, una delle migliori formazioni magiare. Molta la curiosità per vedere all’opera per la prima volta in Italia Lilla Torma, cha ha accettato la seconda divisione italiana avendo declinato una offerta dalla Serie A. Un colpo ragguardevole che si candida a spostare gli equilibri. “Devo imparare l’italiano (si esprime nella sua lingua e in inglese) e non vedo l’ora di conoscere la città di Pistoia” Ci vediamo presto!
Sono le sue prime parole da arancione

COMUNICATO FUTSAL PISTOIA

Spezia Women: poche conferme, molte giovani e qualche pezzo da 90

Photo Credit: Hajar Maarouf

Iscrizione perfezionata per lo Spezia Femminile che da questa stagione si chiamerà Spezia Women, staff dirigenziale e tecnico in concerto con il patron Armando Conte sta lavorando per allestire una squadra che possa far divertire, e soprattutto navigare nell’alta classifica questo è l’obiettivo.
La rosa si sta delineando, pochissime le conferme, molte giovani e alcuni pezzi da 90, che dovranno aumentare il tasso tecnico della squadra. Parola d’ordine per tutti è ” fame di vittorie” e voglia di mettersi ogni giorno in gioco.

Kadidiatou Diani, Francia: “Felice di aver contribuito alla vittoria della squadra”

Poco spazio quello lasciato dalla formazione francese in occasione della sfida con il Marocco: martedì, infatti, si è consumata l’eliminazione della nazionale rossoverde che, di conseguenza, ha offerto il pass dei quarti di finale alle Bleues. 4-0 il risultato finale che non ha lasciato dubbi. Tra le marcatrici della giornata l’attaccante Kadidiatou Diani (suo il primo goal al minuto 15) che, durante un post partita, ha rivelato: “Abbiamo controllato molto bene il gioco. Sapevamo di dover fare bene per poter andare avanti, ed eccoci qui. Ho cercato di fare del mio meglio per aiutare le mie compagne e sono molto felice di aver contribuito alla vittoria con un goal. Ora ci aspetta l’Australia; sarà un gran bel match“.

Il Futsal Pescara diventa Montesilvano: rinnovano Alessia Valendino e Giorgia Verzulli

Credit Photo: Antonio D'Avanzo
Alessia Valendino continua a crescere col GTM Montesilvano.
 Altra conferma in casa biancazzurra: la giovane ma esperta giocatrice pugliese confermata senza alcun dubbio dalla società.
 “Anche quest’anno indosserò una maglia che mi rende orgogliosa”.
Continuano i rinnovi: Giorgia Verzulli ancora biancazzurra
 Anche per questa stagione Giorgia Verzulli sceglie i colori del GTM Montesilvano. Appartenenza e dedizione: con grande entusiasmo da parte della dirigenza, la calcettista continua a sposare il nostro progetto.
 “Onorata di fare parte di un club così prestigioso che da sempre rappresenta l’Abruzzo ai massimi livelli del futsal”.
COMUNICATO GTM Montesilvano 

Cortnee Vine: voglio rendere tutti molto orgogliosi di essere australiani

Cortnee Vine ha iniziato a giocare a calcio con suo fratello quando aveva cinque anni. Nel 1999, avere una carriera da calciatrice professionista non era la norma, ma questo non le ha impedito di affiggere i suoi sogni di grandezza nella Coppa del Mondo sul retro della porta della sua camera da letto.
Vine si è destreggiata tra più sport durante la sua infanzia. Oltre al calcio, anche l’atletica era tra i suoi preferiti, ma a 15 anni ha scelto di dedicarsi completamente alla palla rotonda, dopo che il suo allenatore di allora le ha suggerito di fare un provino per entrare nella sua prima squadra femminile.

Il decennio successivo è stato un turbine: Vine è stata selezionata dalla Queensland Academy of Sport, prima di fare il suo debutto nella A-League Women per i Brisbane Roar a 16 anni. In seguito ha giocato con i Newcastle Jets, i Western Sydney Wanderers e i Sydney FC, prima di fare finalmente il suo debutto nella nazionale maggiore in occasione della AFC Women’s Asian Cup del 2022.

“A dire il vero, non credo di essermi mai fermata a riflettere sull’intero processo. È stata una follia”, ha detto l’attaccante nata a Shepparton.
“Passare dal Sydney FC all’essere selezionato [per la squadra dei Matildas in Coppa d’Asia] e poi partire per l’estero, è stato il primo viaggio internazionale che ho fatto dai tempi dell’U20 [Young Matildas].
Andare a Dubai con le ragazze per il pre-camp, non sapere se sarei entrato in squadra e poi superare quel processo ed essere selezionato per la Coppa d’Asia è stato fantastico”. 

La Coppa d’Asia di quell’anno fu da dimenticare per le Matildas, che furono sconfitte ai quarti di finale dalla Corea del Sud. Ciononostante, Vine ha imparato alcune lezioni preziose che l’hanno trasformata nella calciatrice che vediamo oggi.
“Ovviamente la Coppa d’Asia non è stato il torneo ideale per noi, ma abbiamo imparato molto. Per essere il mio primo torneo, è stato un buon assaggio di quello che è il calcio internazionale”, ha detto.

L’inserimento nella nuova routine di giocatrice della rappresentativa australiana è stato un gioco di prestigio per la 25enne, che sta ancora imparando a gestire.

“È stato pazzesco. Il primo anno in cui ho fatto parte della squadra, abbiamo avuto così tante partite internazionali e ho trovato davvero difficile passare dal giocare a livello internazionale al tornare a casa e riprendere la normale vita quotidiana”, ha raccontato Vine.
“La vita di campo è molto diversa. È tutto molto strutturato, quindi ho trovato difficile tornare nel mio ambiente, dove ho dovuto ricominciare la vita normale. Sto ancora imparando a destreggiarmi tra l’ingresso e l’uscita dal campo. Questo ha reso tutto un po’ più vorticoso, perché non c’è molto tempo per sedersi e riflettere.”

La combinazione di tutto ciò che è accaduto così velocemente e la natura umile di Vine hanno fatto sì che in alcuni momenti si sia chiesta se fosse abbastanza brava per far parte dell’organizzazione delle Matildas.
“Con il calcio internazionale, ho sempre pensato che la tua posizione non è mai garantita. E non credo che dovrebbe mai esserlo. Tutti dovrebbero essere un po’ stressati dall’idea di essere selezionati”, ha spiegato.
“Il solo fatto di aver fatto parte della squadra nell’ultimo anno non significava molto quando c’era questo enorme torneo [la FIFA Women’s World Cup 2023™]. La selezione si basa su chi sono le migliori 23 giocatrici in questo momento, quindi non do mai per scontato di essere selezionata e la penso così per tutte le selezioni”.

L’atteggiamento di Vine nei confronti della selezione per la Coppa del Mondo non era diverso, anche se questa sarebbe stata la prima volta che l’avrebbe scoperto di persona, durante il ritiro pre-torneo. Dopo aver ricevuto la buona notizia, a Vine è stato chiesto se pensava di far parte della squadra.
Con le lacrime agli occhi, ha risposto: “No. Credo che dal video si capisca che ha significato molto per me. Non avrei mai pensato che sarebbe successo”, ha detto.
“Anche se era uno dei miei obiettivi ed è qualcosa per cui ti impegni, non sei mai pronta a sentire che si sta avverando. Andare a una Coppa del Mondo è davvero una delle cose, se non l’unica, che ho sempre voluto fare nella mia carriera”.

La cruda emozione è stata la dimostrazione del sollievo che Vine ha provato nell’apprendere di essere stata selezionata. Finalmente ha potuto mettere a tacere i dubbi che aveva sul fatto di essere “abbastanza brava”.

“È stato difficile per me credere di farne parte. Che ero una delle migliori 23 giocatrici d’Australia”, ha detto.
“Mi sforzo sempre di essere perfetta e non mi sentivo tale. È così che la vedo. Ma non mi sento mai perfetta e credo sia questo il problema. Si può sempre cercare di essere bravi in qualcosa, ma non credo che nulla sia mai perfetto e questo è un aspetto con cui ho dovuto fare i conti. Credo che questa possa essere la mentalità di un atleta: si può sempre fare meglio. Il tocco può essere migliore, la corsa può essere migliore e posso lavorare di più. È un ciclo infinito di voglia di migliorare. È un grande gioco mentale”, ha continuato Vine.

“Dopo essere stato selezionata, ero così svuotata ed esausta. Non credo di essermi resa conto di quanto [in termini di emozioni] stessi trattenendo durante il processo di selezione. Essere selezionata per questo obiettivo di una vita, che avevo in testa da quando avevo 12 anni, e che non solo era una Coppa del Mondo, ma una Coppa del Mondo sul suolo di casa, lo ha reso ancora più surreale”. 

Con quattro partite di Coppa del Mondo alle spalle, Vine si sente più sicura di sé e del suo posto in squadra, ma il fatto di dare il meglio per le sue compagne di squadra è ancora un fattore determinante.

“Do molta importanza a ciò che pensa la mia squadra. Desidero molto essere rassicurata, incoraggiata e incoraggiata sul campo”, ha detto.
“Prima della partita con l’Irlanda, tutti si sono stretti intorno a me. Alcune ragazze sono venute da me e mi hanno detto che mi sostenevano molto e mi hanno detto di fare quello che faccio, ed è sempre molto bello sentirselo dire.
Direi che dal punto in cui sono partita a quello in cui mi trovo ora, sono decisamente in una posizione migliore per quanto riguarda la mia posizione all’interno della squadra. I risultati ottenuti a livello internazionale mi fanno sentire meglio, perché sono qui e so di meritare di essere qui. Non mi sento fuori posto. Voglio solo migliorare di partita in partita”.

Vine attribuisce a sua madre il merito di essere la sua più grande sostenitrice, affermando che quando scende in campo, la sua famiglia, il suo compagno e i suoi sostenitori sono sempre nella sua mente.
La folla australiana è sempre entusiasta di assistere a un po’ di “Vine Time” e lei dice che il suo sostegno non passa inosservato.

“Il pubblico australiano mi spinge molto. Voglio davvero rendere tutti orgogliosi di essere australiani. Anche le ragazze [Matildas] in generale. Penso che sia sempre molto bello quando si ha un obiettivo comune”, ha detto.
Avere successo in questa Coppa del Mondo avrebbe un grande effetto a catena per il calcio australiano e questo è tutto ciò che voglio vedere per l’Australia. Realizzare qualcosa di speciale per tutti coloro che mi hanno sostenuto sarebbe un’altra cosa che non avrei mai sognato che accadesse”.

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