Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1549

La Francia archivia la pratica Marocco, con un secco 4 a 0, ed accede ai quarti di finale

La sfida degli ottavi tra la Francia e l’esordiente Marocco non ha portato soprese: un secco 4 a 0 per le transalpine, già chiuso nel primo tempo. La rete di Diani al 15′, seguita dal raddoppio dopo 5′ della compagna Dali, hanno chiuso le marocchine nella propria metà campo ma con poco e scarsa dinamicità a contrastare le avversarie, infatti al 23′ la Francia mette a segno con Le Sommer la rete che chiude una prima frazione praticamente perfetta.

La ripresa vede qualche bella azione del Marocco, con Ouzraoui, ma sempre con poca incisività per bucare la porta di Peyroud-Magnin e la Francia sempre pronta in contropiede a colpire a rete. Al 70′ la centro campista Eugenie Le Sommer, segna la sua doppietta di giornata, chiudendo la sfera di testa su assist di Becho, per il definitivo poker francese.

La Francia che ha sempre raggiunto la fase a eliminazione diretta della Coppa del Mondo femminile (ad oggi per la quarta volta), arrivando sempre a questa fase dall’edizione 2011 in poi; nelle ultime tre partecipazioni ha sempre superato almeno uno step nella fase alla eliminazione diretta. Dopo questa ennesima gara è rimasta imbattuta nella fase a gironi della Coppa del Mondo femminile (2V, 1N) per la seconda volta di fila (3V nel 2019), dopo non esserci riuscita nelle tre precedenti partecipazioni. La Francia ha segnato 12 reti (otto nelle tre gare del girone), mai così tanti in ciascuna delle cinque partecipazioni alla competizione, anche se non ha mai subito più dei quattro gol incassati finora in una fase a gironi (al pari del 2011).

La Francia ha perso solo una delle ultime 11 gare nella Coppa del Mondo femminile (8V, 2N), contro gli USA nei quarti di finale del 2019 (1-2). La Francia ha segnato in media 2.5 gol a partita nel periodo. La Francia che aveva segnato nel primo tempo solo in una delle sette precedenti partite nella fase a eliminazione diretta della Coppa del Mondo femminile, contro la Corea del Sud negli ottavi di finale del 2015, con due gol nei primi 10 minuti, contro il Marocco segna un nuovo record.

Alla squadra del Marocco, che saluta questa competizione, resta in ogni caso la seconda squadra africana a raggiungere la fase a eliminazione diretta alla sua prima partecipazione alla Coppa del Mondo femminile, dopo il Camerun nel 2015, che perse 1-0 contro la Cina negli ottavi di finale di quella edizione.

Ed adesso alle ragazze di Herve Renard toccherà il compito di confrontarsi contro le padrone di casa dell’ Australia (sabato 12 alle ore 9 italiane), in uno stadio già da tutto esaurito, per poter proseguire questo cammino Mondiale.

Le formazioni scese in campo:

Marocco (4-4-2): Er-Rmichi; Ait El Haj, El Chad, Benzina, Redouani; Ouzraoui, Nakkach, Chebbak, Tagnaout; Jraidi, Lahmari. All: Reynald Pedros

Francia (4-4-2): Peyraud-Magnin; Renard, Perisset, de Almeida, Karchaoui; Dali, Geyoro, Toletti, Bacha; Diani, Le Sommer. All: Herve Renard.

 

Simona Ginosa, Molfetta: “Ho tanta voglia di crescere e fare un salto di qualità”

Credit: Molfetta
Prosegue l’opera di costruzione del roster biancorosso da parte del direttore sportivo Marcello Martino. Il nuovo innesto è rappresentato da Simona Ginosa, laterale classe 2002, ex giocatrice del Flacco Venosa.
“Ho scelto Molfetta – dice Ginosa – perché ho tanta voglia di crescere e fare un salto di qualità, in una squadra che merita di essere lì tra le prime quattro e merita di vincere. Non vedo l’ora di iniziare questo percorso con questo grande staff e con delle giocatrici così forti.”
Ginosa parla poi della prossima stagione: “Mi auguro di prendere parte ad un campionato vincente, che possa portare a me e alla mia squadra grandi soddisfazioni. Inoltre mi aspetto di migliorare le mie prestazioni fisiche, in modo tale da dare il massimo contributo alla squadra. L’obiettivo che voglio raggiungere è quello di disputare un campionato di cui poter andare fiera, con la mia squadra, e di portare la Femminile Molfetta ai vertici della classifica.”
“Ringrazio la società per avermi incluso in questo bellissimo progetto e per aver creduto in me, ringrazio il presidente, il mister e tutta la dirigenza”, conclude Simona Ginosa.
COMUNICATO MOLFETTA

Federica Russo, Fiorentina: “Nuova stagione? Non dovrà mancare la coesione soprattutto nei momenti di difficoltà”

Nelle ore scorse Federica Russo ha raccontato il clima del ritiro della Fiorentina. Queste le parole rilasciate all’ufficio stampa toscano dalla classe ’91:
“Nuova stagione e quindi nuovi stimoli Il calcio è così, appena finisce una stagione si passa subito a quella successiva pensando a tutti i miglioramenti che puoi fare. Sicuramente ora ci sono ragazze nuove che sono arrivate e ci sono altre idee con uno staff diverso, non dovrà mancare la coesione soprattutto nei momenti di difficoltà. Questo per me è il punto principale dove puoi costruire qualcosa e portare a casa dei buoni risultati. Se c’è questo, allora si può far bene, anche perché la qualità delle ragazze c’è. Il mio ruolo non è facile, so di giocare poco ma so di dover essere sempre pronta quindi mi alleno al meglio. Siamo quattro portieri competitivi, ma c’è una competizione sana e quindi di conseguenza c’è sempre quel brava che si diciamo all’altra quindi si fa bene. Non nego che è dura comunque allenarsi e poi non giocare, però è un ruolo che abbiamo scelto di fare e accettare”. 

Le colombiane spezzano il sogno quarti delle Giamaicane: 1-0 al Melbourne Rectangular Stadium

Alle ore 10:00 italiane di quest’oggi, è andata in scena la sfida tra Colombia e Giamaica, valida per l’accesso ai quarti di finale del mondiale d’Australia e Nuova Zelanda. Al Melbourne Rectangular Stadium, si è consumata la sconfitta delle atlete guidate dal coach Donaldson, che fino ad inizio secondo tempo hanno difeso bene e, di conseguenza, concesso in modo poco concreto in termini d’attacco; il possesso palla piuttosto equilibrato ambo le parti ha proposto un effetto sorpresa continuo, interrotto al momento del primo ed unico goal della gara al 51‘: per la formazione colombiana, è stata Usme qui, ad insaccare, favorita dall’assist di Guzmán. In seguito al vantaggio, le avversarie hanno fatto fatica ad avanzare verso metà campo, arrivando al fischio finale senza pareggio né rimonta: è in questo modo che per loro si ferma la corsa alla Coppa del Mondo. Intanto la Colombia è la seconda squadra sudamericana, dopo il Brasile, a raggiungere i quarti di finale; per la prima volta, inoltre, batte una squadra CONCACAF, dopo un pareggio contro il Messico e due sconfitte contro le campionesse in carica degli Stati Uniti.

Astrid Gilardi, Como Women: “Sono entusiasta di mettermi in gioco ogni giorno per migliorare”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
La società Como Women ufficializza l’ingaggio della calciatrice Astrid Gilardi, in prestito dall’Inter.

Portiere classe 2003, Astrid muove i primi passi nel mondo del calcio con la scuola calcio maschile della Polisportiva Mandello, società del suo paese d’origine. Nel 2014 ha l’opportunità di esordire nel calcio femminile, giocando nel Real Meda. Dopo tre stagioni al Meda, nel 2017 si trasferisce nella squadra Primavera dell’Inter Women, esordendo poi in Prima Squadra. Viste le prestazioni in maglia neroazzurra, viene convocata nella nazionale italiana U16, per poi andare in nazionale U17 l’anno successivo. Nel 2022 viene convocata in nazionale U19, dove conta tre presenze. Per Astrid inizia ora un nuovo percorso con il Como Women, dove indosserà la maglia nr.1.

Con l’inizio degli allenamenti ha dichiarato: “Sono entusiasta di iniziare questa avventura e di mettermi in gioco ogni giorno per migliorare. Non vedo l’ora di iniziare e di dare una mano alla squadra per raggiungere i nostri obiettivi“.

Roma Calcio Femminile: il punto di fine stagione col direttore Giulio Casaroli

Credit: Roma Calcio Femminile
Con la chiusura dei Summer Camp che hanno avuto grandissimo successo la Stagione si può dichiarare ufficialmente finita. È il momento di stilare un bilancio e lo facciamo col Direttore Generale Giulio Casaroli.

 

Che stagione è stata quella passata? 

” Sicuramente una buona stagione che ci ha visto protagonisti in positivo su più fronti.

La prima squadra in serie C ha chiuso salendo sul podio, terminando al terzo posto in classifica con una squadra giovanissima e tante ragazze provenienti dal nostro vivaio. Motivo per noi di grande orgoglio perché deriva dal grande lavoro fatto da tutti.

Siamo Campioni d’Italia con la squadra Juniores Under 19, un obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione che grazie alla determinazione e volontà di tutti i nostri staff, siamo riusciti con grande soddisfazione a raggiungere.

L’under 17 è arrivata ad un passo dai quarti di finale, sfuggiti per un solo gol di differenza, con un grande campionato disputato e l’Under 15 ha condotto una calvacata vincente sfiorando anche qui per poco il passaggio ai quarti di finale.

A ciò va aggiunto tutto il grande lavoro fatto con la scuola calcio in generale.

Il merito di tanto successo è sicuramente delle ragazze e dei genitori che le hanno supportate, ma anche degli Staff sempre a disposizione, con grande professionalità e passione.”

Come si procede ora?

“È giusto ora che le famiglie e i nostri addetti ai lavori si godano le meritiate vacanze.

Non abbiamo bisogno di fare gli Open Day per il settore giovanile, conosciamo le ragazze del territorio e continuiamo a lavorare dietro le quinte per programmare al meglio la nuova stagione”

Marta Vergani, Real Meda: “Sono contenta di tornare a vestire questa maglia”

Photo Credit: Giada Morena - Real Meda

Il Real Meda è lieto di annunciare il ritorno tra le Black Panthers di Marta Vergani. Di ruolo difensore, nata il 20 maggio 1997 a Carate Brianza, Marta porta con sé una ricca esperienza e un notevole percorso nel mondo del calcio femminile.

Vergani ha iniziato la sua avventura nel calcio all’età di soli sei anni con l’Azzura Albiate. Dopo aver trascorso gli anni iniziali presso l’Albiatese, Marta ha fatto il suo debutto nell’ambito delle rappresentative regionali U15 femminili, in cui ha raggiunto la conquista del secondo posto. Dal 2011 al 2018, Marta Vergani ha indossato la maglia del Real Meda, scalando le diverse categorie giovanili fino a esordire nella prima squadra nel 2012 in Serie A2. Il suo impegno le ha permesso di accumulare una serie di esperienze significative, comprese convocazioni alle rappresentative nazionali U15 e U17.

La sua esperienza si è estesa anche oltre i confini nazionali, partecipando a competizioni internazionali come l’Europeo U17 e il Mondiale U17, per poi passare a vestire anche la maglia della Nazionale U19.

Nell’annata 2018/19 dopo 7 anni al Real Meda, passa all’Inter in Serie B, dove raggiunge la promozione alla massima serie. La stagione successiva si trasferisce al Ravenna, dove rimane solo un anno per poi passare alla Riozzese Como (diventata poi Como Women). Con le lariane ottiene la promozione in Serie A nella stagione 2021/22 e gioca l’ultima stagione prima di passare al Real Meda.

Le parole dirette di Marta Vergani riflettono il suo spirito resiliente: “Sono contenta di iniziare questa nuova esperienza ritornando a vestire la maglia del Real Meda. Il mio obiettivo è di rimettermi al meglio dopo l’infortunio che ho avuto ed essere pronta per dare il massimo a servizio della squadra e delle compagne, per raggiungere il più alto risultato possibile con questa società. A livello personale spero di crescere come calciatrice e come persona, perché da ogni esperienza c’è sempre qualcosa da imparare“.

Con il ritorno di Marta Vergani al Real Meda, la squadra accoglie un elemento di valore, arricchendo la formazione con la sua esperienza e determinazione.

Alessia Passarella, Brescia Femminile: “Un onore e un privilegio essere chiamata da una società così blasonata”

Photo Credit: Pagina Instagram Alessia Passarella

Alessia Passarella, portiere classe 2004, è un altro acquisto estivo del Brescia Calcio Femminile in vista della stagione 2023/24.

Passarella inizia a giocare a calcio all’età di sette anni nel Fontana Audax, squadra della provincia di Piacenza. Trascorre, poi, il periodo delle giovanili tra Milan, Riozzese e, infine, Sassuolo, dove è rimasta fino al campionato primavera.

Il portiere, 20 anni il prossimo 30 giugno, originario di Milano, trascorre la prima parte della stagione 2022/23 a Pavia, facendo il proprio esordio in Serie C, per poi trasferirsi a Lucca, dove gioca nella stessa serie, mentre, contemporaneamente, veste la maglia della Nazionale Under 20.

Per me essere stata chiamata al Brescia, in una società così importante e blasonata, è stato un onore e un privilegio e ricambierò la fiducia sul campo“. Queste le parole di Alessia Passarella in merito alla chiamata da parte del Brescia Calcio Femminile per la stagione entrante.

Chieti: si riparte dalle sorelle Di Camillo, Noemi Passeri e Ilaria D’Intino. Valentina Mazzieri primo innesto

Rinnovano le due colonne portanti del gruppo neroverde: Giada e Giulia Di Camillo.
Le due sorelle sono pronte a vivere un’altra Stagione di grandi emozioni.

Rinnovano due giovani del gruppo neroverde: Noemi Passeri e Ilaria D’Intino. Pronte a farci divertire sulla fascia sinistra del campo
Presentiamo il primo innesto in casa neroverde. La centrocampista Valentina Mazzieri, classe ’02, in arrivo dallo Spezia Women. Valentina benvenuta a Chieti

Gustavsson: “Questa sera sono molto fiero della maturità delle giocatrici”

La MVP Caitlin Foord e l’allenatore Tony Gustavsson sono stati a disposizione dei media dopo che le Matildas hanno sconfitto la Danimarca per 2-0 e sono passate ai quarti di finale della FIFA Women’s World Cup 2023™.

Caitlin Foord è stata la prima a prendere la parola. L’autrice del gol ha dichiarato che la sensazione più grande è stata quella di sollievo per aver portato a termine il lavoro e di poter essere libera di pensare alla prossima partita contro la Francia o il Marocco sabato.
“L’intero Paese ci sostiene, lo sentiamo e lo vediamo”, ha detto.

Con gli stadi pieni arrivano anche le aspettative e la pressione, ma Foord ha detto che la squadra era abbastanza sicura di sé da non sentirne il peso.
“Quando non si è preparati si sente la pressione, e noi ci sentiamo pronte. Ci sentiamo pronte per ogni scenario”, ha spiegato. “Ci godiamo le nostre prestazioni e ci basiamo su quelle”.

Le è stato chiesto del capitano, compagna di squadra di lunga data e amica Sam Kerr dopo che quest’ultima ha fatto la sua prima apparizione al torneo.
“Sam era ovviamente pronta a ottenere qualche minuto ed è stata una grande spinta per noi riaverla, non solo per noi ma anche per lei” ha risposto Foord. “Questo sogno era anche per lei. Per le squadre che verranno, è piuttosto spaventoso sapere che ora è tornata in squadra”.

È stato, poi, il turno di Tony Gustavsson. L’allenatore ha iniziato la sua conferenza stampa valutando la prestazione della squadra nel suo complesso.

“Prima di tutto, sono molto orgoglioso della maturità dei giocatori stasera”, ha esordito. “La Danimarca è venuta fuori e ci ha sorpreso. 4-4-2, pressing alto, non si è sottratta all’occasione. Sapevamo che Harder sarebbe stato difficile da affrontare nello spazio tra il centrocampo e la linea arretrata e credo che abbiamo faticato i primi 15 minuti. Nel calcio dei tornei, l’ho già detto, bisogna giocare la partita che si ha davanti e trovare il modo di vincere. Sono molto orgoglioso della maturità che le giocatrici hanno dimostrato stasera”.

Un infortunio di Steph Catley – che fortunatamente è riuscita a superare – a metà del primo tempo si è rivelato il catalizzatore che ha permesso allo staff tecnico di comunicare alla squadra modifiche tattiche che hanno contribuito a far girare la partita a favore dei Matildas. Mary Fowler è stata la chiave di questi cambiamenti. È stato il suo giro palla e il passaggio perfettamente calibrato a Foord che ha portato al primo gol, ed è stata molto coinvolta nel secondo. Gustavsson l’ha definita “di livello mondiale”.
“La Danimarca è stata abbastanza brava da costringerci a un blocco inferiore oggi, e bisogna uscire e risolvere la pressione iniziale”, ha spiegato l’allenatore. Lo facciamo attivando Mary [Fowler] come giocatrice di collegamento che può causare danni in contropiede. È lei la chiave di tutto”.

Questa vittoria sembra lontana dalle sfide che hanno affrontato le Matildas durante il torneo. Lo svedese ha parlato di “migliorare in un giorno” come mantra per lui e per la squadra durante le finali mondiali, per aiutarli a superare le battute d’arresto.
Una di queste sfide è stata ovviamente rappresentata dai numerosi infortuni che la squadra ha dovuto affrontare. Sam Kerr ha giocato i suoi primi minuti del torneo contro la Danimarca dopo aver subito l’ormai famigerato infortunio al polpaccio. Il Mister ha ringraziato il team di medicina e scienze dello sport delle Matildas per il lavoro svolto nel riportare in campo non solo lei, ma anche altre giocatrici.
Ha citato Alanna Kennedy, Emily van Egmond e Mary Fowler come esempi di giocatrici che sono arrivate alla Coppa del Mondo a corto di minuti, ma che grazie al lavoro dello staff del reparto arretrato hanno dato un contributo fondamentale al successo della squadra.

Tuttavia, visto il successo della squadra finora, si pone una domanda che tre settimane fa era quasi impensabile: come si inserisce Sam Kerr?
“Ciò che è stato buono e importante per questa squadra… è iniziato in alcune partite quando abbiamo giocato senza Sam”, ha risposto Gustavsson.
“Faccio un esempio: contro la Francia abbiamo giocato 30 minuti senza Sam nell’amichevole
. Siamo riusciti a vincere 1-0 senza Sam. Credo che questo abbia aiutato la squadra. Penso anche che abbia aiutato Sam, perché credo sia importante che una squadra abbia successo, non si può fare affidamento solo su un giocatore. Non lo dico per mancanza di rispetto nei confronti di Sam, perché sapete quanto mi piace lavorare con Sam e quanto dico che è il miglior attaccante del mondo. Il ritorno di Sam potrebbe essere una cosa positiva, nel senso che non dobbiamo pensare che sia lei a prendere il comando e ad avere tutto sulle sue spalle. È un lavoro di squadra e un torneo di squadra”.

In vista dei quarti di finale, Gustavsson ha sottolineato che, pur essendo soddisfatti della prestazione, come sempre ci sarà un’analisi completa della partita.
“Penso che una cosa che dobbiamo assolutamente migliorare in futuro è il nostro posizionamento e la nostra forma di difesa, e anche leggere meglio l’innesco del pressing”, ha spiegato. “Oggi non abbiamo generato tanto pressing come facciamo di solito. Dobbiamo migliorare questo aspetto. Abbiamo risolto il problema durante la partita ed è migliorato molto, soprattutto nel secondo tempo. Ma in termini di prestazione per 90 minuti in un quarto di finale, a prescindere da chi giocheremo, dovremo fare attenzione a questo aspetto e tornare a difendere come facevamo contro la Francia, l’Inghilterra o la Svezia e così via”.

Infine, ha citato l’affiatamento del gruppo come la chiave per aiutarli a superare un torneo di calcio spesso frenetico e veloce.

“È un gruppo unico”, ha detto. “C’è un senso di famiglia, c’è un cerchio stretto e un’unione che è unica e credo che si sia rafforzata ancora di più”.

DA NON PERDERE...