Gli Stati Uniti sono usciti dal Gruppo E imbattuti e al secondo posto dopo aver vinto 3-0 contro il Vietnam nella gara d’esordio della Coppa del Mondo, seguita da un emozionante pareggio per 1-1 contro l’Olanda e dal pareggio con il Portogallo. La Svezia ha ottenuto la prima testa di serie nel Gruppo G dopo aver vinto tutte e tre le partite. Oggi le due squadre si sono affrontate al Melbourne Rectangular Stadium di Melbourne/Naarm, in Australia, alle 19:00 AET del 6 agosto (5:00 ET; FOX, Telemundo, Universo e Peacock) per un posto ai quarti di finale del torneo.

Ad inizio primo tempo nessuna delle due squadre ha preso il controllo del gioco. La Svezia è sembrata leggermente più sicura di sé con la palla, ma tutti i segnali hanno indicato una partita molto ravvicinata tra queste due potenze del calcio femminile. La prima occasione della partita porta il nome di Smith che, servita da Morgan, non trova lo specchio della porta. La palla finisce tra i piedi di Sullivan, che da fuori area calcia con un tiro di destro, che finisce a lato del palo sinistro. Al 22′ calcio d’angolo per la Svezia, Asllani cerca l’incursione nella retroguardia statunitense, Naeher respinge. La prima metà si conclude con un’occasione ghiotta per Rodman che da corner serve Horan al centro dell’area e il capitano colpisce di testa la traversa.

Nella ripresa Fox mette un cross dalla destra e Morgan lo tocca. Lascia il posto a Horan, che è al limite dell’area svedese, e lei perfora un tiro. Musovic si tuffa per tenerlo fuori e compie un’ottima parata! Poco dopo una mossa ben lavorata dagli USA trova Smith in area di rigore con acri di spazio, il portiere del Chelsea spegne ogni tipo di tentativo. Sebbene gli Stati Uniti abbiano creato la maggior parte delle occasioni della partita, le ragazze di Vlatko Andonovski non sono state in grado di trovare il fondo della rete poiché si sono ritrovate dinnanzi più volte l’opposizione dell’estremo difensore svedese, apparsa oggi imbattibile. Dopo i 120 minuti supplementari, la sfida si è decisa ai calci di rigore.

Ad aprire le danze è Andi Sullivan che di lato con decisione piazza la sfera nell’angolino. Anche Naeher va dalla parte giusta, ma il rigore di Rolfö va a buon fine. Dopo è il turno di Horan che batte Musovic: ancora una volta il portiere indovina, ma ancora una volta il tiro dal dischetto è tirato troppo bene. Rubensson calcia in rete subito dopo, Mewis fa lo stesso. Il primo errore è commesso da Björn che manda il suo tiro dal dischetto sopra la traversa, anche Rapinoe sbaglia. La Svezia ha avuto così la possibilità di pareggiare… ma non coglie l’opportunità: Naeher para il tiro di Blomqvist ed è match point per gli USA. Smith clamorosamente non trova la rete e manda la palla fuori bersaglio. O‘Hara dopo per USWNT… e colpisce il palo! La Svezia ha la possibilità di vincere, è tutto nelle mani di Hurting. Sembrava che Alyssa Naeher avesse deviato il tiro di Lina Hurtig, ma l’assistente arbitrale ha mostrato che la palla in realtà è rotolata indietro di alcuni millimetri oltre la linea di porta, regalando alla Svezia la vittoria per 5-4 ai rigori dopo un pareggio senza reti negli ottavi.

Dopo aver eliminato i quattro campioni del mondo dal torneo, la Svezia affronterà il Giappone nei quarti di finale di Auckland la prossima settimana, giovedì 11 agosto. Le giapponesi, ricordiamo, si sono aggiudicate un posto nei quarti battendo ieri la Norvegia.

Tabellino

• SVEZIA: Musovic Z., Bjorn N., Ilestedt A., Eriksson M., Andersson J., Angeldal F. (dal 7′ pts Bennison H.), Rubensson E., Kaneryd J. (dal 36′ st Jakobsson S.), Asllani K. (dal 36′ st Hurtig L.), Rolfo F., Blackstenius S. (dal 7′ sts Blomqvist R.). A disposizione: Enblom T., Falk J., Janogy M., Lennartsson S., Sandberg A., Schough O., Seger C., Sembrant L. Allenatore: Gerhardsson P..
• USA: Naeher A., Fox E., Girma N., Ertz J., Dunn C., Sonnett E., Sullivan A., Rodman T. (dal 21′ st Williams L.), Horan L., Smith S., Morgan A. (dal 9′ pts Rapinoe M.). A disposizione: Kingsbury A., Murphy C., Cook A., Demelo S., Huerta S., Mewis K., O’Hara K., Sanchez A., Thompson A. Allenatore: Andonovski V..
• Ammonizioni: al 4′ st Asllani K. (Svezia D) al 13′ sts Ertz J. (USA D).
• Sequenza rigori: [1] Rolfo F. gol (Svezia D), [2] Rubensson E. gol (Svezia D), [3] Bjorn N. fallito (Svezia D), [4] Blomqvist R. fallito (Svezia D), [5] Bennison H. gol (Svezia D), [6] Eriksson M. gol (Svezia D), [7] Hurtig L. gol (Svezia D) [1] Sullivan A. gol (USA D), [2] Horan L. gol (USA D), [3] Mewis K. gol (USA D), [4] Rapinoe M. fallito (USA D), [5] Smith S. fallito (USA D), [6] Naeher A. gol (USA D), [7] O’Hara K. fallito (USA D).

L’Olanda, vice-campione del mondo nel 2019, ha sconfitto il Sudafrica per 2-0 a Sydney e si è unita alla Spagna nei quarti di finale della Coppa del Mondo. Davide contro Golia: da una parte le olandesi, finaliste dell’ultimo Mondiale, candidate alla vittoria finale e autrici di una prestazione eccellente contro il Vietnam (7-0), al termine della fase a gironi. Dall’altra la sorpresa sudafricana, che ha scoperto la concorrenza e ha gestito l’impresa di estrarsi da un girone G che comprendeva Svezia, Italia e Argentina.

Le “Oranjes”, prime nel proprio girone davanti agli Stati Uniti, hanno superato le campionesse d’Africa in carica, 54esime nel ranking FIFA. Dovevano fare affidamento sulla loro efficienza offensiva. Dal 9′, su calcio d’angolo, Jill Roord, che ha fatto parlare la sua altezza, ha aperto le marcature con un colpo di testa dopo un tentativo respinto dalla parigina Lieke Martens, a cui poi è stato annullato un gol per fuorigioco al 54′.

Gli infortuni di Jermaine Seoposenwe e Bambanani Mbani hanno costretto Desiree Ellis a rimescolare le carte in tavola prima di quanto avrebbe voluto. Con il passare del tempo la squadra è entrata in partita e ha rappresentato una minaccia costante in transizione. Le migliori occasioni del primo tempo sono arrivate grazie al ritmo di Thembi Kgatlana, che ha costretto Daphne van Domselaar a diverse parate e che, da sola, ha devastato la difesa a tre dell’Olanda. L’attaccante del Racing Louisville ha avuto tre o quattro occasioni prima dell’intervallo, con la sua velocità mozzafiato, la qualità delle sue chiamate dalla profondità e la sua capacità di dribblare chiunque. Ma, a differenza degli incontri contro Argentina (2-2) e Italia (3-2), dove aveva segnato il gol della qualificazione nei minuti di recupero, Kgatlana non è riuscita ad accorciare le distanze.

Il raddoppio, infatti, è arrivato al 68’: servita in profondità dall’attaccante del Paris Saint-Germain, Lineth Beerensteyn arrivata al limite dell’area vede Swart fuori dai pali e tenta la conclusione. Nonostante il tiro non sia stato particolarmente forte, il pallone le scivola dalle mani, sancendo il 2-0. Il Sudafrica avrebbe potuto riaprire la partita al 72’ con la conclusione rasoterra da appena dentro l’area di Linda Motlhalo. Ancora una volta però van Domseelar ci arriva e si salva in angolo.

Lo storico percorso della Banyana Banyana si è dunque fermato al Sydney Football Stadium, ancora tutto sold out. L’efficienza offensiva della formazione di Andries Jonker e la solidità della difesa, che si è piegata ma mai affondata, hanno avuto la meglio sulla “Banyana Banyana”, ma come dall’inizio del Mondiale, le sud africane sono state spesso pericolose in contropiede, spinte dai 40.230 spettatori presenti. Le olandesi (FIFA 9) incontreranno la Spagna (FIFA 6) nei quarti di finale venerdì prossimo a Wellington.