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Mauro Lucarini, Perugia: “A settembre ci aspetta un campionato di Serie C impegnativo”

Photo Credit: AC Perugia Femminile
Con il torneo giovanile che si è disputato in Svezia e che ha visto trionfare l’Under 17 biancorossa, oltre alla coppa disciplina e al premio per la miglior giocatrice del torneo, si è chiusa ufficialmente la stagione delle ragazze del Perugia Calcio.
“È stato un anno impegnativo – spiega il vice presidente Mauro Lucarini nonchè responsabile femminile – perché ci attendeva una vera e propria ripartenza con tutte le incognite del caso e mi sembra che come primo anno possiamo ritenerci soddisfatti”.
Una ripartenza che è iniziata dalla prima squadra. “Ripartire dall’Eccellenza non è stato facile ma abbiamo puntato sulla voglia di riscatto di alcune ragazze che già c’erano nella scorse stagioni a cui si è aggiunta la freschezza di altre giocatrici più giovani. La vittoria del campionato e della coppa Italia sono state la degna conclusione per l’impegno che tutti quanti, in campo e fuori, hanno messo sin dall’inizio. Un ringraziamento sincero va a tutti i tecnici e rispettivi staff di lavoro”.
Tanti i traguardi raggiunti, dai grandi alle varie Under. “Oltre le vittorie citate prima – prosegue Lucarini – vanno aggiunte la coppa disciplina sia in campionato che in Coppa Italia, i secondi posti ottenuti in campionato dall’Under 17 e Under 15, il raggiungimento della fase nazionale della Danone Cup da parte dell’Under 12 e i vari premi ottenuti al torneo in Svezia. I riconoscimenti sul piano comportamentale ci gratificano perché è un obiettivo sul quale puntiamo molto. Da sottolineare anche i buoni numeri ottenuti dalla Scuola Calcio con tante bambine che si sono avvicinate a questo sport”.
La mente però è già proiettata alla prossima stagione. “A settembre ci aspetta un campionato di Serie C molto impegnativo. Ora godiamoci il meritato riposo, a fine agosto riprenderemo l’attività ma il nostro obiettivo non cambia: più che vincere vogliamo creare entusiasmo e attrarre sempre più ragazze all’interno del mondo biancorosso”.

T&T Royal Lamezia, ecco il primo colpo: Marianna Pepe

Arriva il primo rinforzo in casa biancoverde è la pugliese Marianna Pepe.
Portiere classe ’95, ha militato quattro anni nella Polisportiva 1980, mentre lo scorso anno era a San Marino.
La Pepe, tifosa milanista, quindi un piacere per il presidente Mazzocca, affiancherà Yas Toledo Milani nel ruolo di portiere, in attesa di un eventuale terzo portiere a completamento della rosa degli estremi difensori.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente e le abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerla un po’ meglio.
Cosa ti ha spinto a scegliere la Royal?
Ho seguito il Lamezia in questi anni e specialmente in questi playoff per la vittoria del campionato. Mi piace la determinazione e la squadra sembrava avere le idee ben chiare ed un obiettivo preciso che è stato centrato in pieno.
Sono abbastanza certa di poter trovare la stessa determinazione anche in questa stagione che sarà ancora più complicata di quella precedente!
Conosci qualche giocatrice della squadra biancoverde?
Non ho avuto il piacere di poter conoscere di persona nessuna delle ragazze della rosa… ma guardando qualche partita direi che Julia Ferreira è una delle giocatrici che più mi ha impressionato, a mio parere prontissima per la serie A.
La serie A, cosa ti elettrizza e cosa ti fa paura?
Sarà un onore e un piacere immenso poter partecipare finalmente a questo campionato che ogni anno diventa sempre più competitivo e con giocatrici di altissimo livello. La paura è al momento un’emozione che non percepisco ma credo che arriverà anche il momento in cui dovrò affrontarla e naturalmente superarla!
Quali sono i tuoi obiettivi per il prossimo anno?
Per il prossimo anno l’obiettivo principale è naturalmente quello di poter essere il più possibile d’aiuto al raggiungimento della salvezza cercando sempre di aumentare il mio bagaglio di esperienza personale in campo e fuori!
Sono sicura che potrò apprendere tanto dal mister e dalle mie nuove compagne!
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, persona che gioca a football, persona che gioca a calcio e testo
 COMUNICATO LAMEZIA

Portogallo: le cinque giocatrici da tenere d’occhio

Il Portogallo ha percorso più di 65 mila chilometri e ha giocato 13 partite nelle qualificazioni per la Coppa™ del Mondo femminile FIFA per la prima volta. Ora che hanno completato quell’odissea, la parte di Francisco Neto è affamata di più. Guidate dalla stella Jessica Silva, e con le aspettative molto attese dalla 20enne sensazione Kika Nazareth, le portoghesi sono determinate a continuare a sorprendere e arrivare alla fase a eliminazione diretta, nonostante siano sorteggiate in un gruppo difficile contenente Stati Uniti e Paesi Bassi. La FIFA sceglie cinque giocatrici portoghesi da tenere d’occhio alla Coppa del Mondo femminile FIFA Australia e Nuova Zelanda 2023™.


Jessica Silva

Posizione: Data di nascita: 11 dicembre 1994 La più grande stella del calcio femminile portoghese e la prima giocatrice del paese a vincere la UEFA Women’s Champions League, un’impresa che ha raggiunto nel 2020 con l’Olympique Lyonnais. Questo è stato il punto più alto fino ad oggi di una carriera di club che ha portato Silva dal Portogallo alla Svezia, alla Spagna e agli Stati Uniti e viceversa. Al suo ritorno a casa nel 2022, ha realizzato un sogno di famiglia firmando per il Benfica, l’amato club del suo defunto padre e nonno, entrambi abbonati. Intrattenitrice naturale con la palla tra i piedi, Silva è una matchwinner che può dribblare gli avversari con facilità o lasciarli agitati sul pavimento con uno shimmy setoso. Il suo viaggio fino a questo punto non è stato facile, anche se le gravi ferite che ha subito lungo la strada l’hanno solo resa più forte.


Carole Costa

Posizione: Difensore Data di nascita: 3 maggio 1990 Nessun giocatore portoghese ha trascorso più tempo in campo da quando Neto è subentrato come allenatore nel 2014 di Costa. Ha anche goduto di più tempo di gioco durante le qualificazioni per Australia e Nuova Zelanda 2023 rispetto a qualsiasi sua compagna di squadra ed è stata capocannoniere congiunta della sua squadra con l’attaccante Diana Silva con cinque gol. Uno di questi gol è stato il più importante nella storia della nazionale femminile del Portogallo e ha sigillato la vittoria per 2-1 nello spareggio intercontinentale contro il Camerun che ha portato le portoghesi alla loro prima Coppa del Mondo femminile. Anche se il posto di Costa nei libri di storia è sicuro, vuole di più.

Esperta e piena di carattere, è la leader difensiva del Portogallo.

Dramma, celebrazioni e reazioni: la storia della qualificazione del Portogallo
Scopri come il Portogallo ha superato i play-off in Nuova Zelanda per qualificarsi per la sua prima Coppa del Mondo femminile FIFA, come ha celebrato quel risultato e cosa hanno da dire le loro giocatrici.

Ana Borges

Posizione: Terzino destro Data di nascita: 15 giugno 1990 Sebbene Borges appaia nella lista della squadra portoghese come attaccante, negli ultimi anni è stata schierata principalmente come terzino. Attaccante nei suoi primi giorni, può operare su entrambi i fianchi ma è più efficace a destra. È nella posizione di terzino destro che chiuderà una delle carriere più celebri del Portogallo alla Coppa del Mondo. Nessun giocatore ha vinto più presenze per la squadra nazionale del versatile capitano dello Sporting CP, che offre ritmo e capacità di superare le persone.


Kika Nazareth

Posizione: Centrocampista offensivo Data di nascita: 17 novembre 2002 Il principale quotidiano portoghese, Expresso, ha celebrato il suo 50 ° anno di esistenza pubblicando una lista di 50 persone che rappresentano il futuro del paese. Tra loro c’era Kika Nazareth, la 20enne sensazione del Benfica vista da molti come la “ragazza d’oro” del calcio femminile portoghese. È felice di accettare quel tag, ma preferisce sostenerlo con azioni sul campo piuttosto che parlarne. La scorsa stagione, ad esempio, ha segnato 15 gol e fornito otto assist per aiutare il suo club a vincere il terzo titolo consecutivo.

Precocemente talentuosa, la centrocampista offensiva ha fatto il suo debutto internazionale all’età di soli 17 anni ed è garantita per eseguire magie ogni volta che entra in campo.


Tatiana Pinto

Posizione: Centrocampista Data di nascita: 28 marzo 1994 Pochi giocatori sono così richiesti sul mercato dei trasferimenti in questo momento come Pinto. Dopo aver contribuito con 12 gol e tre assist per aiutare il Levante a conquistare il terzo posto nel campionato spagnolo dietro Barcellona e Real Madrid e qualificarsi per la Champions League della prossima stagione, il centrocampista ha deciso di lasciare il club. Da allora è stata collegata ad alcuni dei più grandi abiti d’Europa. Il numero 8 tende a spuntare ovunque sul campo, aiutando sia in difesa che in attacco. Il suo gioco di collegamento sulla destra con Borges e Silva fornisce al Portogallo una delle sue principali minacce offensive.

COMUNICATO FIFA

Mondiale 2019: ancora un successo per gli USA, l’Olanda tiene solo un tempo in finale

La fase a gironi

Giulia Domenichetti: “Le Azzurre hanno voglia di fare bene, importanti le motivazioni delle veterane e la freschezza delle giovani”

Nelle ore scorse abbiamo raggiunto in esclusiva Giulia Domenichetti.
L’ex calciatrice della Nazionale apre la chiacchierata parlando dell’avventura ormai alle porte dell’ Italia al Mondiale:
Non ho dubbi che le Azzurre abbiano tutte molta voglia di fare bene, di dimostrare di essere calciatrici di livello. Le giovani portano freschezza ed entusiasmo, indispensabili, ma in queste manifestazioni non vanno sottovalutate le motivazioni delle veterane, per le quali magari potrebbe essere l’ultima competizione internazionale. È un fattore che peserà e può alzare il livello. Giochi in maniera diversa, sai che non puoi permetterti di finire con i rimpianti”.
Sul girone delle ragazze della CT Bertolini il tecnico reduce dall’ esperienza al San Marino ci confida:
“L’opinione comune dice che possiamo giocarcela. In un Mondiale però gli equilibri sulla carta penso valgano poco. Dipende da troppi fattori, ad esempio, come ci si arriva a livello mentale, a livello di infortuni, di forma fisica, di entusiasmo, di serenità. La prima partita è sempre un terno al lotto, bisogna spezzare il fiato e anche la tensione, spesso anche gli episodi possono indirizzare considerevolmente una competizione del genere. Sarà importante partire bene”.

L’ex centrocampista, con trascorsi tra Senigaglia, Torres e Florentia, evidenzia poi la crescita delle nostre giovani:
“C‘è una forte spinta dal basso con le giovani che stanno emergendo, talentuose e fisicamente e tecnicamente preparate. Il livello medio è cresciuto e questo crea più competizione e più selezione. In Serie A arrivano sempre più straniere però quindi penso sarà soprattutto la B a dover farsi carico della crescita del vivaio italiano. Serve coraggio e lungimiranza nel puntare su questi profili e dargli anche l’ambiente giusto e gli strumenti per continuare il percorso di crescita, molti club lo stanno già facendo”.
La Domenichetti, che vanta 87 presenze in maglia Azzurra tra il 2005 ed il 2014 con 6 reti all’attivo, sul torneo poi aggiunge:
“Mi piace molto il calcio che esprime l’Inghilterra, di grande intensità, e la qualità della Spagna. Sono curiosa di vedere il Giappone. Per quanto riguarda le azzurre, penso che lo staff conosca meglio di tutti le giocatrici, il loro percorso, il loro stato di forma e la loro utilità rispetto alla loro idea. Quello che magari sarebbe indispensabile per me può non esserlo per qualcun altro. In molti hanno già espresso la loro opinione, personalmente non penso sia necessaria anche la mia, ora serve solo tifare Italia”.

La classe ’84 nata ad Ancona sottolinea poi l’importanza di Francia 2019:
Quel mondiale ha segnato un punto di svolta. L’esplosione di una crescita importante anche per l’entusiasmo che ha saputo creare. Ora sarebbe il momento della continuità, e della stabilità. Molta più attenzione, molte più aspettative anche, molta più critica. Penso sia un momento delicato per le ragazzine che crescono ora, con molte più possibilità e di conseguenza con molte più aspettative e pressioni”.
La chiusura della Domenichetti è sui ricordi da calciatrice:
“Sicuramente penso di aver vissuto esperienze ed ambienti con grande senso di appartenenza e di comunità. Penso alla Torres degli anni d’oro, ovviamente, e al San Gimignano. Cose che restano tutt’ora e che alimentano una squadra e chi la vive, che permettono di ottenere risultati anche sopra gli standard. Cose che non dovrebbero passare in secondo piano mai. Dico sempre che un giocatore felice è un giocatore migliore.
Quando si è in qualche modo innamorati dell’ambiente in cui si lavora diventa tutto speciale”.

Giorgia Motta: “Contenta per la crescita di Durante, confido nelle giovani convocate dalla CT”

Nelle ore scorse abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Giorgia Motta.
L’ex calciatrice, che in carriera ha vestito anche la maglia Azzurra 24 volte, apre sul girone dall’Italia sul quale ci dice:
“La Svezia è la favorita ma credo che l’Italia non debba più considerarsi una sorpresa ma debba tentare di giocarsela con tutte le avversarie del girone perchè ha tutte le potenzialità per farlo”.
L’ex, tra le altre, di Torres, Fiorentina e Mozzanica, sulla Nazionale invece sulla rassegna alle porte sottolinea:
“Sicuramente le ragazze stanno lavorando al meglio per arrivare al 100% a questo appuntamento. Mi riferisco non solo alla preparazione pre – mondiale ma anche alla stagione appena conclusa, dove sicuramente ogni giocatrice ha cercato di rendere al meglio in previsione della manifestazione. Mi aspetto un evento entusiasmante e mi auguro di vedere qualche ‘sorpresa’ tra le nazionali storiche”.

Tra le ragazze della Bertolini la Motta ha la sua “preferita” come ci confida:
“Delle convocazioni si è già parlato tanto. Sicuramente l’esclusione di Gama e Galli mi ha particolarmente colpito perchè sono due atlete e due persone che stimo moltissimo. Mi piacerebbe vedere giocare Durante perchè nel suo anno a Verona è stata fondamentale per la nostra salvezza e perchè sta dimostrando il suo valore stagione dopo stagione. Mi auguro anche che le ragazze più giovani aggregate al ‘gruppo storico’ riescano a regalarci qualche bella sorpresa”.
Il tecnico, con un recente trascorso nello staff del Verona, sposta poi l’attenzione sulla visibilità dedicata al calcio femminile:
“La visibilità al nostro movimento è senza dubbio fondamentale e sempre più persone sii stanno affacciando al calcio femminile. Tuttavia ritengo che non debba diventare una ‘forzatura’ o un obbligo, altrimenti si ottiene l’effetto contrario. Sono convinta che sia un mondo da scoprire poco a poco per apprezzarlo pienamente ed appassionarsi fino in fondo”.

La classe ’84 veronese sulla salute del movimento in rosa, invece, sottolinea:
“Credo che in questi 4 anni siano migliorati soprattutto il livello sul campo e la visibilità del movimento (che sono due elementi che vanno di pari passo). L’arrivo di tante giocatrici straniere di alto livello ha inoltre migliorato la fisicità e la mentalità anche nelle nostre atlete, soprattutto nelle più giovani. La serie A di quest’anno ha sicuramente evidenziato un equilibrio che ha permesso di mantenere alta la concentrazione fino all’ultima giornata permettendo a tante ragazze di mettersi in luce”.
L’ex difensore chiude, infine, con alcuni momenti legati al calcio femminile:
“I ricordi sono moltissimi, soprattutto legati alla Torres, che mi ha fatto crescere come giocatrice e come essere umano, e a Verona che rappresenta la mia famiglia e i miei colori. Devo ammettere però che l’emozione che suscita indossare la maglia della propria nazione ed ascoltare l’inno è qualcosa di assolutamente indescrivibile e che sicuramente si risveglierà il 24 luglio mentre tiferò per le nostre ragazze”.

Mondiale 2023 alle porte: il prossimo anno le Olimpiadi con 12 nazionali femminili presenti, due gli slot per le europee

Mancano circa 48 ore alla partenza dei Mondiali femminile 2023 che vedrà la finale fissata il 20 di agosto. Nel 2024, invece, un’altra manifestazione farà da vetrina al calcio femminile, ovvero, le Olimpiadi di Parigi, con il torneo in rosa in programma dal 25 luglio al 10 agosto.

Le Azzurre non hanno mai disputato la fase finale di un’Olimpiade avendo mancato l’accesso alle sette manifestazioni che hanno visto il calcio femminile presente.
Niente da fare per le edizioni di Atlanta ’96, Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020.
In Francia saranno presenti 12 nazionali femminili, proprio come 4 anni fa in Giappone: solo due gli slot liberi per i team europei, oltre a quello riservato per le padrone di casa transalpine. Per guadagnare l’accesso alla fase finale a cinque cerchi sarà fondamentale arrivare in finale nella prossima Nations League, che partirà in autunno per finire nella primavera del prossimo anno.

A sperare saranno le 15 nazioni inserite nella Lega A insieme alla Francia ovvero Italia, Scozia, Inghilterra, Svizzera, Portogallo, Germania, Galles, Svezia, Spagna, Islanda, Olanda, Norvegia, Belgio, Austria e Danimarca. Le varie selezioni ricoprono le migliori 16 posizioni del Ranking Fifa tra le compagini europee.

Girone A: Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Scozia
Girone B: Francia, Norvegia, Austria, Portogallo
Girone C: Germania, Danimarca, Islanda, Galles
Girone D: Svezia, Spagna, Italia, Svizzera

Negli altri continenti questi invece i restanti 9 posti per l’Olimpiade: due gli slot per Africa, America centrosettentrionale, Sudamerica e Asia mentre uno per l’ Oceania.
Non ci sono limiti d’età nel torneo femminile di Parigi 2024 che vedrà un totale di 216 atlete, 18 per squadra.

Vietnam: cinque giocatrici da tenere d’occhio

Il Vietnam ha ricevuto un sorteggio eccezionalmente difficile nella fase a gironi alla sua prima Coppa™ del Mondo femminile FIFA, con la sua sezione che include entrambe le finaliste della precedente edizione del torneo.

Oltre agli Stati Uniti e ai Paesi Bassi, affronteranno anche un Portogallo entusiasmante e l’allenatore Mai Duc Chung avrà bisogno che i suoi giocatori di punta siano ai loro livelli ottimali se la sua squadra vuole lasciare il segno Down Under.

Qui, la FIFA punta i riflettori su cinque di questi individui chiave …


Tran Thi Kim Thanh

Posizione: Portiere Data di nascita: 18 settembre 1993

Il fatto che il Vietnam partecipi ad Australia e Nuova Zelanda 2023 è in gran parte dovuto alla forma sensazionale di Thanh alla Coppa d’Asia femminile AFC 2022.

Il suo atletismo e i suoi riflessi acuti hanno attirato l’attenzione durante tutto il torneo e ha fatto più salvataggi di qualsiasi altro portiere.

La qualificazione alla Coppa del Mondo alla fine si è ridotta a due partite di spareggio contro Thailandia e Taipei Cinese – e Thanh ha prodotto prestazioni impeccabili mentre il Vietnam ha vinto entrambe le partite per assicurarsi il posto nella vetrina globale.


Nguyen Thi Bich Thuy

Posizione: Centrocampista Data di nascita: 1 maggio 1994

Da quando ha fatto il suo debutto in Vietnam da adolescente 10 anni fa, Thuy è maturata in uno degli interpreti più influenti della squadra nazionale.

È responsabile di aver segnato uno dei gol più significativi nella storia del calcio vietnamita, con il suo colpo vincente contro Taipei cinese che ha sigillato la prima qualificazione della nazione per una Coppa del Mondo maschile o femminile.

Questo sforzo decisivo ha offerto un assaggio della sua impressionante qualità, con Thuy che controlla sapientemente un passaggio radente prima di portare a casa una conclusione enfatica.

In un’intervista con la FIFA, ha rivelato la sua convinzione di poter raggiungere il picco di forma Down Under e aiutare il Vietnam a brillare sul più grande palcoscenico del gioco.


Tran Thi Thuy Trang

Posizione: Centrocampista Data di nascita: 8 agosto 1988

Vietnam captain Trang brings experience and leadership to the team and has been described by coach Mai Duc Chung as a “role model to our young players”.

An inspiring figure in the heat of battle, the 34-year-old midfielder’s tireless work-ethic and fighting spirit is infectious. Faced with elite opposition at Australia & New Zealand 2023, Trang’s composure on the ball will also be key to Vietnam retaining possession and easing pressure.


Nguyen Thi Thanh Nha

Posizione: Data di nascita anticipata: 25 settembre 2001

All’età di 21 anni, Nha è in prima linea in un’entusiasmante giovane generazione di giocatori vietnamiti.

La sua corsa diretta e l’astuzia spesso mettono in secondo piano le difese avversarie, e andrà alla Coppa del Mondo in alto dopo aver segnato nella partita per la medaglia d’oro ai Giochi del Sud-est asiatico di maggio. Il bel colpo di curling dell’attaccante ha sigillato una vittoria per 2-0 in Vietnam sul Myanmar.

La versatilità di Nha la rende anche una risorsa preziosa per l’allenatore Duc Chung. È ugualmente a suo agio quando opera da entrambi i fianchi o da un ruolo centrale.


Huynh Nhu

Posizione: Data di nascita: 28 novembre 1991

Veloce, abile e un finalizzatore clinico, l’attaccante pionieristico del Vietnam fornisce la principale minaccia offensiva della squadra.

Nhu è la capocannoniere di tutti i tempi del suo paese – ha segnato quasi un gol a partita a livello internazionale – e l’anno scorso è diventata la prima giocatrice vietnamita a far parte di un club professionistico europeo.

Nhu ha firmato per la squadra portoghese Lank Vilaverdense e, nella sua stagione di debutto, ha segnato sette volte e servito due assist.

COMUNICATO FIFA

Simona Parrini saluta l’Empoli: “Un viaggio che non avrà mai una fine ma delle nuove mete da immaginare”

Nelle ore scorse Simona Parrini, ex difensore con trascorsi anche in massima serie, ha salutato l’Empoli dopo l’avventura alla guida dell’Under 17 toscana. Il tecnico classe ’88, infatti, tramite social ha postato:
Squadra: Etimologicamente questa parola deriva da squadrare, dal latino: quadrare, ovvero rendere quadrato. Fare quadrato significa proteggere, unirsi e restare compatti. Prendersi per mano e lasciarsi guidare…questo ha contraddistinto il NOSTRO PERCORSO. Ogni piccolo passo ha contribuito a trovare la nostra strada. Ogni ostacolo ci ha permesso di cercare il modo di superarlo. Ogni errore ci ha stimolato a crescere. Ogni lacrima ci ha reso più forti. Ogni sorriso ci ha reso più consapevoli. Ogni dettaglio lo ha reso un viaggio da custodire e ripercorrere, nella testa e nel cuore. Un viaggio che non avrà mai una fine…ma avrà sempre delle nuove mete da immaginare. 22.06.2023″

Lo stesso club ha ricambiato, sempre tramite social, cosi la Parrini:
“Cinque stagioni da calciatrice, con la promozione in Serie A nel 2016-17 e nel 2018-19, il percorso da allenatrice che inizia da seconda in Primavera e prosegue alla guida dell’Under 17 vincendo il campionato nel 2021-22 e per due volte consecutive la Coppa Toscana
Grazie per questi otto anni Simona”

Alessia Guidotti, Pescara: “Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato…”

Nelle ore scorse Alessia Guidotti ha reso noto che nella prossima stagione non sarà in forza al Futsal Pescara.  La centrale classe ’87 interrompe cosi un rapporto ultradecennale con le abruzzesi, cominciato sotto la denominazione di Montesilvano. Questo il post social della stessa calcettista:

“Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato ma la vita è ciò che ti accade mentre stai facendo altri progetti quindi oggi sono qui a scrivere questo post per comunicare che nella prossima stagione non sarò più una giocatrice del Pescara / Montesilvano ! 21 anni sono tanti .. forse qualcuno direbbe anche troppi ma Nonostante il finale inaspettato volevo ringraziare tutte le persone con cui ho condiviso gioie e dolori , vittorie e sconfitte e tanto tanto tanto altro .. nn metto i nomi di nessuno perché probabilmente mi dimenticherei di qualcuno dato che siete davvero tanti .. È’ stato bello crescere con voi. Sarete sempre una parte di me. Ci vediamo presto sul campo”.

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