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Elena Linari: “Stagione indimenticabile, abbiamo riscritto la storia di questo club”

Nei giorni scorsi dopo la chiusura della stagione Elena Linari ha postato, tramite social, il suo pensiero sull’annata da poco terminata con la Roma. Questo il messaggio social della stessa calciatrice della Nazionale:

“Una stagione indimenticabile. Indubbiamente lunga e ricca di alti e bassi, ma che mai dimenticherò. Quel sogno che a luglio, quando abbiamo iniziato, ci sembrava così impossibile da raggiungere, piano piano, con sudore e sacrificio di tutte, siamo riuscite a prendercelo. Abbiamo riscritto la storia di questo club, vincendo 2 titoli nazionali su 3 disponibili, siamo arrivate ai quarti di finale di Champions, giocando prima all’Olimpico e poi al Camp Nou. Abbiamo realizzato tanti sogni e ci siamo tolte tanti sassolini dalle scarpe. Un Grazie speciale va alle mie compagne per tutte le ore e i momenti trascorsi insieme. Siamo state davvero una grande famiglia. Insieme abbiamo dimostrato di essere qualcosa di magico. E l’altro va ai nostri straordinari tifosi che non ci hanno mai lasciate sole. Difficilmente il 2022/2023 lo scorderò, anzi, purtroppo per mia mamma, avevo scommesso che se avessi vinto lo Scudetto, mi sarei tatuata ancora. E udite udite, non ha detto di no. Quindi stay tuned che presto arriva anche il tattoo”.

Team Scaletta: “Dopo tre anni, la coppa è nostra”

Quest’anno per noi oltre a quanto ottenuto in campo c’è stato un riconoscimento molto importante ed emozionante. Dopo averla conquistata, era il 26 Gennaio 2020, quest’anno abbiamo finalmente avuto l’emozione di tenerla tra le mani.
Abbiamo ricevuto il premio lo scorso 6 Marzo dal Presidente Regionale Sandro Morgana in occasione della cerimonia di premiazione della stagione sportiva 2021/2022.
La gioia è stata enorme per quelle ragazze che c’erano tre anni fa, che ci sono ancora oggi chi con gli scarpini ancora indosso e chi ci segue fuori dal campo e che adesso ha potuto alzarla finalmente al cielo. Grazie ragazze, oggi come allora, sempre insieme.
Contestualmente durante la stessa cerimonia, anche la nostra formazione di Serie C è stata premiata con il premio Disciplina.
Ringraziamo la Delegazione Provinciale di Messina nella persona del Presidente Leonardo La Cava, sempre disponibile e vicino
COMUNICATO TEAM SCALETTA

Claudia Mauri, Napoli: “Ho trovato una forza che solo voi siete riusciti a darmi passo dopo passo”

Credit: Napoli Femminile,

Nei giorni scorsi in casa Napoli a commentare l’annata che a portato alla promozione in Serie A è stata Claudia Mauri. Questo il post social diffuso a riguardo dalla stessa calciatrice in forza alle partenopee:

“Volevo dirvi grazie anche se per tutto quello che mi avete fatto vivere un grazie non sarà mai abbastanza. È impossibile descrivere le emozioni che mi avete fatto provare in tutto questo periodo così come le emozioni che sto continuando a provare anche mentre scrivo tutto ciò. Siete un gruppo che mi è entrato dritto dentro al cuore e che sarà impossibile non ricordare. È stato un anno difficile un anno che mi ha messo davanti tanti ostacoli da affrontare, forse un po’ troppo grandi e proprio per questo non pensavo di arrivare fino alla fine. Poi ho trovato una forza che solo voi Napoli, compagne, staff, società, tifosi, tutti quanti siete riusciti a a darmi stando al mio fianco dal primo all’ultimo secondo passo dopo passo. Mi avete fatto sentire a casa in una grande famiglia e come si sa in tutte le famiglie ci sono alti e bassi, discussioni, sorrisi, risate, pianti, gioie e noi abbiamo avuto tutto questo, ma siamo sempre rimaste unite e abbiamo camminato insieme lungo la strada, perché le famiglie questo fanno! È stato un anno difficile, ma siamo arrivate al nostro obiettivo, che ci ha fatte arrivare al limite dando tutte noi stesse, ma ne è valsa la pena… la Serie A è nostra! Grazie per avermi ridato tutto questo”.

Marco Palmieri, Sampdoria: “Salvezza? Si tratta di un mix incredibile di emozioni”

Photo Credit: Marco Montrone

Nei giorni scorsi la Sampdoria ha pubblicato un video sulla salvezza della formazione doriana appena raggiunta: in casa blucerchiata, tra gli altri, a parlare è stato Marco Palmieri Questo il commento del responsabile dell’area femminile delle liguri ai microfoni del club:
“Si tratta di un mix incredibile di emozioni, una stagione complicatissima che si è chiusa con una gioia incredibile. Un risultato raggiunto nonostante una marea di difficoltà. Le ragazze hanno dimostrato un cuore incredibile, lo dico con orgoglio perché la maglia della Sampdoria è tatuata come una seconda pelle. Loro hanno dato tutto con professionalità e attaccamento”.

Top Player FIFA Women’s World Cup 2023: Samantha Kerr, l’atleta Australiana più influente di tutti i tempi

Come la maggior parte delle famiglie australiane, anche quella Kerr era patita per il football australiano.
Era argomento alle cene, nei momenti liberi e in tv si guardava solo quello.

Samantha Kerr, come tutti i membri della sua famiglia, praticava questo sport. Era agile, veloce e non si arrendeva facilmente. Poi si fa male e la sua vita cambia.
Inizia a giocare calcio ma quel mondo non le piace, non capisce le regole, non sa cosa è il fuori gioco e non capisce perché le sue compagne non le passano la palla. Gioca sulla fascia perché è veloce, ma non si diverte. Non ne può parlare con la sua famiglia perché, come detto prima, loro vivono per il football australiano e sarebbe come parlare con uno straniero che non capisce la tua lingua. Si sente sola ma continua a giocare ed anche se un po’ acerba, dimostra di saperci fare tanto che il suo ex Allenatore della Nazionale Australiana, Tom Sermanni, la fa debuttare nel 2009, quando Sam aveva solo 15 anni e 150 giorni, in una partita persa 5-1 contro la nostra nazionale Italiana.

Inizia così  la storia calcistica di Samantha Kerr, cecchino implacabile che ormai da anni delizia tutti con le sue reti e le sue acrobazie per renderle uniche. Le sue statiche sono quelle di una giocatrice fuori dal comune: dal 2019 è il capitano dell’Australia, con oltre 100 presenze con le Matildas; è diventata capocannoniere di tutti i tempi del calcio australiano, sia femminile sia maschile, con oltre 60 reti, e sempre nel 2019 segna una tripletta al Mondiale di Francia e diventa l’unica Australiana a detenere questo record.

Da quando è entrata a far parte del suo primo club professionistico, il Perth Glory, nella competizione australiana A-League Women, Kerr ha vinto quasi tutti i premi individuali offerti e continua a riceverne ogni stagione, dimostrando ripetutamente di essere una delle giocatrici più in forma e più forti del calcio femminile Mondiale.

Tra goal in rovesciata, di testa, di precisione, da fuori area, a pallonetto e con le sue celebrazioni con tanto di backflip, Kerr si è presa tutto: una medaglia dell’Ordine dell’Australia, la chiave della sua città natale -Perth-; è l’unica calciatrice ad aver vinto il “golden boot” in tre diversi campionati nazionali e vanta il record di marcature di tutti i tempi per l’Australia e per la National Women’s Soccer League (NWSL) americana.
Quando gioca, Samantha Kerr è imprevedibile: ha una coordinazione quasi sempre perfetta, con le giuste posture, sa sempre quando calciare in porta, come calciare, che movimento fare per aiutare le sue compagne di squadra.  Forse è per questo che è diventata la calciatrice più pagata della storia, quando ha firmato per il Chelsea, con un ingaggio da 600 mila dollari più 2 milioni di bonus.

Samantha Kerr però non è solo calcio: è l’atleta femminile migliore e più influente dell’Australia; è la voce di numerosi giovani della comunità LGBTQ+ che in lei vedono coraggio, voglia di non arrendersi e lottare per i propri diritti.

Nel 2021, infatti, Kerr ha fatto ufficialmente coming out, confermando la sua relazione con Kristie Mewis, giocatrice della Nazionale Statunitense di calcio. Le due sono molto aperte sui propri social e i fan impazziscono per la coppia.

Le piace essere un role model, per aiutare migliaia di ragazzi e ragazze ma anche i bambini.
Con uno sguardo particolare alla sua Australia, ha fatto uscire in commercio una serie di fumetti per i più piccoli, in cui al centro c’è lei e la sua passione per il calcio.

“Attraverso questi libri, spero di condividere alcune delle mie storie personali di crescita, dell’oltrepassare i limiti e dell’inseguire i miei sogni. Non vedo l’ora di portare con me i lettori in questo viaggio”

Il capitano delle Matildas è inoltre protagonista di Birthplace of Dreams di Nike, un nuovo cortometraggio che racconta la sua storia, quella che parte da lontano, quando ancora non esistevano premi e copertine: 4 minuti in cui Sam si racconta, si apre, si confida e cerca di trasmettere a tutti gli spettatori valori come il coraggio, la voglia di arrivare e il non arrendersi mai.

Proprio con questa voglia di dimostrare e di arrivare, è diventata la prima donna ad essere presente su una copertina Mondiale del famoso videogioco FIFA, sedendo vicino a Mbappé e condividendo così la copertina con lui. Steph Catley era sulla copertina della versione australiana di Fifa 16, prodotta nel periodo della Coppa del Mondo femminile 2015. Alex Morgan è apparsa nell’edizione americana e Christine Sinclair in quella canadese. Ma nessuna donna ha mai partecipato a un’edizione globale.

Il suo primo eroe sportivo è stato Ashley Sampi, un ex giocatore di football australiano, indigeno:  non poteva essere altrimenti, non quando nasci con l’idea di voler giocare ad un determinato sport per tutta la vita e poi devi cambiare i piani a causa di quella stessa vita che si mette in mezzo.

La storia sportiva di Sam è una storia che ha radici lontane e che si è sviluppata in premi, riconoscimenti e tanto talento per uno sport che non aveva considerato ma che ormai è diventato il centro da cui parte tutto.

 

 

Gotham FC e SL Benfica stringono una partnership strategica

Gotham FC, squadra americana della National Women’s Soccer League, e SL Benfica, club portoghese del Campeonato Nacional Feminino, hanno annunciato una partnership volta a promuovere lo sviluppo del calcio femminile e ad espandere la propria presenza globale.

Il Gotham FC avrà accesso alle conoscenze e alle metodologie di fama mondiale dell’SL Benfica, che vanta una delle migliori accademie giovanili del mondo. Attraverso la collaborazione e la condivisione delle competenze, Gotham FC può migliorare i suoi sistemi di sviluppo delle giocatrici e rafforzare ulteriormente il vantaggio competitivo del club nella NWSL.

Il Benfica, come parte del suo piano di espansione negli Stati Uniti, continua a intraprendere iniziative strategiche e questa partnership con un focus sul posizionamento strategico nella vivace comunità portoghese del New Jersey e New York. In questo modo, il Benfica mira ad approfondire le sue radici nella regione e ad attingere al ricco serbatoio di talento e passione per il calcio, acquisire preziose conoscenze e intuizioni dal panorama del calcio femminile nordamericano.

Oltre a creare future opportunità di transazione con le atlete, la partnership apre anche potenziali strade di crescita, collaborazione e opportunità commerciali fuori dal campo. Uno degli elementi chiave della collaborazione è l’istituzione di un accordo di preferenza, che consente al Benfica di identificare e reclutare giocatrici di talento del Gotham FC per giocare in Europa. Questo accordo reciprocamente vantaggioso offre eccezionali opportunità alle giovani di ottenere visibilità, sviluppare le proprie capacità e potenzialmente prosperare nel mercato del calcio europeo.

Inoltre, la partnership presenta una serie di opportunità di comunicazione che consentiranno a entrambi i club di sfruttare la forza del marchio dell’altro. L’SL Benfica mira a ottenere una leva internazionale nel mercato del calcio femminile in rapida crescita, mentre il Gotham FC può attingere al prestigio e alla reputazione del Benfica come potenza del calcio europeo.

Speciale FIFA Women’s World Cup 2023: Brasile

La Nazionale di calcio femminile del Brasile attualmente occupa la nona posizione del FIFA Women’s World Ranking. C’è anche un po’ d’Italia per quanto riguarda l’esordio della squadra verdeoro, poichè la prima partita internazionale della Seleção ebbe luogo a Jesolo il 22 luglio 1986 in occasione del Mundialito ’86, ossia un torneo a invito precursore del campionato mondiale. Le brasiliane si batterono contro la nazionale statunitense ma, purtroppo per loro, la partita si concluse per 2-1 a favore delle americane.
Il 1991 è l’anno del primo mondiale femminile ufficiale indetto dalla FIFA e si svolse in Cina. Il 1991 è un anno fondamentale per la Nazionale brasiliana e per la storia del calcio femminile: grazie alla loro vittoria nella prima edizione del campionato sudamericano, il Brasile riuscì ad avere accesso anche alla prima edizione del primo campionato mondiale femminile di calcio che si tenne nello stesso anno in Cina. Il Brasile non conquistò l’ambita coppa finale ma si poté comunque ritenere soddisfatta di aver portato a casa la medaglia di bronzo.
A seguito di questo, ci fu un vuoto per ben quattro anni e solo a partire dal 1995 riprese le attività grazie all’edizione di quell’anno del campionato sudamericano. Nonostante la sua inattività il Brasile risultava in quegli anni una delle squadre più forti, tanto che il campionato sopracitato lo vinse senza problemi potendo così guadagnare nuovamente l’accesso ai mondiali. Purtroppo sul fronte internazionale le cose non andarono bene a questo giro: nel mondiale svedese, di fatto, le brasiliane uscirono solo alla fase a gironi.
Rimboccatasi le maniche, non si fece di certo deludere dal risultato tanto che l’anno dopo partecipò alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta (Stati Uniti) che conclusero al quarto posto battute dalla Norvegia.
I successi delle verdeoro continuarono con i vari campionati sudamericani che oltre a portar loro successo in patria le portava automaticamente al Mondiale. Il mondiale del 1999, svoltosi negli USA, portò finalmente la prima medaglia al collo: ebbe una rivalsa sulla Norvegia che anni prima le aveva concesso il quarto posto, in questa occasione fu proprio l’opposto, la medaglia di bronzo questa volta aveva i colori della Seleção . Nel 2004, in occasioni delle Olimpiadi di Atene, arrivò anche la prima medaglia olimpica ossia la medaglia d’argento.
Tra un successo in patria e internazionale, la Nazionale ha continuato il suo percorso in questi anni continuando a crescere, tra vittorie e sconfitte. Nel 2015, in vista dei giochi olimpici del 2016, la federazione brasiliana decise di creare una cosiddetta “Nazionale permanente” (o “Seleção permanente”) sullo stile della nazionale statunitense. Vennero così reclutate 27 calciatrici che avevano come scopo primario quello di dedicarsi solamente alla Nazionale ricevendo uno stipendio base da parte della federazione, con la possibilità di incrementarlo per le calciatrici di maggior fama internazionale. Nel 2016 i giochi olimpici ebbero luogo proprio in Brasile ed è alqaunto inutile sottolineare che questa novità della “Seleção permanente” e i giochi olimpici in casa loro fossero due cose collegate. Purtroppo non ottenne il risultato sperato finendo al quarto posto e facendo terminare così anche l’esperimento della nuova nazionale.
Nel 2019 il Brasile si ritrova a giocare il Mondiale in Francia ma anche in questa occasione mandò giù un boccone amaro poiché si fermò agli ottavi.
Arriviamo ai giorni nostri. Inserita nel Gruppo F con Francia, Giamaica e Panama. Proprio con quest’ultima aprirà il suo Mondiale il 24 luglio (ora italiana 13), a seguire se la vedrà con l’altra big del suo gruppo, la tempestuosa Francia con tutte le problematiche che sta avendo attualmente ( match previsto per il 29 luglio alle ore 12 italiane). Infine il mese di agosto si aprirà con lo scontro Brasile – Giamaica, il 2 agosto alle ore 12 italiane.

Marta Vieira da Silvia, o più comunemente solo Marta, è il fiore all’occhiello della Seleçao verdeoro. Centrocampista, classe 1986, ha vinto per ben cinque volte di fila il FIFA Women’s World Player of the Year (dal 2006 al 20101) e nel 2018 ha portato a casa anche un Best FIFA Women’s Player (2018), per un totale di sei affermazioni come miglior giocatrice del mondo.
Un’altra veterana, classe ’85, è sicuramente Cristiane Rozeira de Souza Silva, anche in questo caso conosciuta solamente come Cristiane. Il percorso di Cristiane inizia con la Nazionale Under-19 con la quale conquista insieme alle sue compagne il quarto poisto ai mondiali di Canada 2002 ad appena quindici anni. Fattasai notare nel corso degli anni per le sue precoci capacità, sarà il Commissario tecnico Gonçalves a chiamarla nella Nazionale Maggiore, inserendola nella rosa delle 20 convocate per il Mondiale degli Stati Uniti 2003. Dal 2019 a guidare la Seleçao c’è anche un pizzico si Svezia: l’allenatrice Pia Mariane Sundhage. Nata nel 1960 ad Ulriceham (Svezia), Pia vanta un curriculum calcistico esemplare grazie al fatto di essere stata l’allenatrice della nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti d’America dal 2008 al 2012, vincendo con essa due medaglie d’oro ai giochi olimpici del 2008 e del 2012 e una d’argento al campionato mondiale 2011. A dimostrazione ulteriore del suo talento, nel 2012la FIFA le ha conferito il “FIFA World Coach of the Year” riservato agli allenatori di calcio femminile.

Renzo Ulivieri: Alleniamoci alla speranza – ecco il corso per detenuti – tecnici

«Nelle ultime settimane sono stato a Paola, a Trani e infine a Bergamo, a presentare il progetto. E tutte le volte mi tornavano in mente le parole della nostra cara, bella Costituzione; in particolare, in questo caso, quelle dell’articolo 27: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Il vero senso, semplice, di questa iniziativa dell’Assoallenatori, condivisa col Settore Tecnico della Figc e con la Lega Dilettanti, in fondo risponde proprio a questo monito di civiltà». Renzo Ulivieri, presidente Aiac, non fatica a spiegare cosa ha spinto lui e l’Associazione dei tecnici italiani, a diventare il motore di «Alleniamoci alla speranza», ora entrato nella fase operativa. Si tratta di una proposta formativa, rivolta a una novantina di detenuti, selezionati dalle direzioni dei tre penitenziari coinvolti, che seguiranno il corso (156 ore) per conseguire il patentino di allenatore Uefa D, necessario per allenare nelle categorie dilettanti adulti.

L’idea iniziale, illustrata lo scorso 28 luglio a Palazzo Madama a Roma dall’ex senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, già direttrice dell’istituto penitenziario di Trani, ha dunque preso corpo. Il protocollo di inclusione prevede lezioni teoriche e pratiche dei docenti del Settore Tecnico, che inizieranno tra maggio e giugno prossimi. L’agibilità è stata garantita dai direttori degli istituti pilota: Emilia Boccagna a Paola, Giuseppe Altomare a Trani e Teresa Mazzotta a Bergamo.

Proprio a Bergamo ieri si è concluso il tour preliminare di presentazione mentre è in via di definizione un altro progetto, sul tavolo del nuovo Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano. In questo caso il protocollo riguarderà giovani detenuti degli istituti di Bari, Roma e Firenze, che saranno allenati da tecnici Aiac (previste tre sedute settimanali e tornei organizzati con regole autoimposte).

La UEFA lancia il programma FootbALL per la diversità e l’inclusione nel calcio europeo

Il lancio di FootbALL segna l’inizio di un vasto programma per l’inclusione e le pari opportunità nel calcio europeo attraverso una stretta collaborazione con tutte le parti interessate, in modo da promuovere un cambiamento sociale positivo.

Il programma si fonda su tre pilastri – Campagna, Piattaforma e Attivazione – che uniscono tutte le iniziative, gli eventi e le campagne di sostenibilità sociale della UEFA.

La nuova iniziativa si basa sull’impegno costante della UEFA a sfruttare il calcio come catalizzatore per promuovere un cambiamento positivo nella società, con un messaggio semplice ma importante: nel calcio, tutti sono i benvenuti.

FootbALL stimolerà nuove azioni educative e amplificherà quelle esistenti, come il programma Outraged, informando il pubblico sulle azioni compiute dalla UEFA, dalle organizzazioni affiliate e dai partner calcistici per l’inclusione e l’uguaglianza nel calcio europeo.

Il programma contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi della strategia di sostenibilità della UEFA, che ha il compito di ispirare, attivare e accelerare l’azione collettiva a sostegno della sostenibilità sociale e ambientale nel contesto del calcio europeo.

Il presidente UEFA Aleksander Čeferin è convinto che il calcio ha il potere di favorire un cambiamento positivo: “Il calcio, con il suo linguaggio universale, può rompere le barriere e unire i cuori. Inclusività e apertura sono le chiavi che sbloccano il vero potenziale del nostro sport. Aprendo le braccia a tutti, indipendentemente dal background, dal genere o dalle capacità, il calcio crea un campo da gioco equo in cui tutti si sentono benvenuti, rispettati e valorizzati. Con l’iniziativa FootbALL, intendiamo promuovere un ambiente in cui il talento prospera senza discriminazioni e i sogni non hanno confini“.

La campagna video per il lancio di FootbALL racconta le storie di alcuni membri della comunità calcistica provenienti da background diversi e con ruoli diversi nel calcio: da arbitro a portiere, da tifoso ad allenatore. Vuole sfidare i preconcetti dello spettatore sui protagonisti e dimostra che, nonostante le differenze e le qualità uniche, tutti appartengono al calcio.

Un esempio è la storia di Linda Repetti, giardiniera allo Stadio Luigi Ferraris di Genova“La gente si stupisce perché non ci sono molte donne che fanno questo lavoro nel calcio; ho sempre lottato e lavorato duramente per avere questo ruolo”.

Nei prossimi giorni, i premi FootbALL inaugurali saranno consegnati alla federazione nazionale, al club, al giocatore e alla lega che avranno dato un contributo straordinario ai progetti di inclusione, uguaglianza e diversità nel calcio. Nella stagione 2023/24 e successive, il programma FootbALL sarà implementato ulteriormente nelle competizioni UEFA e a livello nazionale in stretta collaborazione con le federcalcio affiliate alla UEFA.

La FIGC aderisce alla campagna UEFA ‘Cleaner Air, Better Game’ contro l’inquinamento

In occasione della fase finale del Campionato Europeo Under 21, in programma dal 21 giugno all’8 luglio in Georgia e Romania, la FIGC aderirà alla campagna UEFA ‘Cleaner Air, Better Game’. L’iniziativa, che ha debuttato in occasione dell’ultima edizione dell’Europeo Under 21, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica, che secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità provoca oltre sette milioni di vittime all’anno. La scarsa qualità dell’aria ha anche un impatto negativo sulla salute dei calciatori, con studi che dimostrano che livelli più elevati di inquinamento atmosferico possono ridurre il ritmo delle partite fino al 15%.

La campagna ‘Cleaner Air, Better Game’ (aria più pulita, gioco più bello), che ha ricevuto anche il sostegno della Commissione Europea, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere un’azione collettiva per monitorare e ridurre le emissioni di anidride carbonica durante il Campionato Europeo Under 21. Dalle federazioni nazionali ai giocatori, ai tifosi, ai volontari e al personale, tutte le parti interessate sono incoraggiate ad adottare pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale attraverso una serie di iniziative che saranno organizzate nelle città ospitanti. Queste iniziative si concentreranno sulla gestione dei rifiuti, sulle misure adottate dalla comunità per la pulizia e sui programmi di promozione degli spostamenti sostenibili verso gli stadi. Attraverso la campagna, la UEFA invia un messaggio forte alla comunità calcistica e non solo, cioè che un futuro più pulito non solo è auspicabile, ma anche realizzabile con l’azione e l’impegno collettivo.

Per tutta la durata del torneo, la UEFA, insieme alle federazioni georgiana e rumena, darà priorità ai principi ambientali, sociali e di governance nelle operazioni dell’evento, in linea con l’approccio strategico delineato per il torneo. Sul fronte ambientale, gli organizzatori condurranno un’analisi sulla mobilità degli spettatori, monitoreranno attentamente le emissioni di carbonio dell’evento, ridurranno al minimo l’uso di generatori per le trasmissioni televisive e introdurranno contenitori per il riciclaggio e per sensibilizzare alla raccolta differenziata. La UEFA e le federazioni calcistiche locali organizzeranno anche un workshop sul clima durante la competizione per condividere le migliori pratiche e sviluppare soluzioni innovative per ridurre le emissioni di carbonio. Il workshop farà da piattaforma per il dialogo e la collaborazione sulle questioni ambientali nel calcio.

Infine, le nazioni ospitanti daranno priorità alla governance pubblicando la strategia di sostenibilità dell’evento UEFA nelle lingue locali, conducendo consultazioni con gli stakeholder, fornendo formazione al personale e ai volontari sui temi ESG (ambientali, sociali e di governance), lanciando una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento atmosferico e divulgando le proprie performance sui parametri ESG.

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